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posizione che finora non era stata chiaramente isolata, posta l’indistinzione fra i due generi di critica. Anche nei casi nei quali è stata fatta, e magari
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stabilita (il che è altrettanto importante) fra l’opera e un’epoca. Per quanto allora le dialettizzazioni possano divergere, si tratterà sempre di un
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La possibilità di contemporaneità fra il modo della creazione «chiusa» e quelli aperti diviene tuttavia sempre più difficile a realizzare, per il
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soggetta al dubbio e non si possa mai ritenere come esaustiva. È il caso, fra i tanti, di Mallarmé e di Kafka, le cui opere non possono dirsi aperte nel
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Tuttavia è chiaro che una distinzione così netta fra le opere aperte e quelle che sono solamente oscure 6 non si può fare dal solo punto di stazione
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Giunti a questo punto non sarà azzardato affermare che tutte le antinomie cui ha dato luogo il pensiero sull’arte derivano da una confusione fra i
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non avviene a livello dell’opposizione fra tecnica industriale e tecnica artistica, fra progettazione e antiprogettazione. Fra questi termini c’è
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Se opposizione deve ravvisarsi fra Informale e design, è opposizione anteriore al concretarsi come Informale e design; è l’opposizione al dirigismo
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Ma se la confusione che è stata fatta sinora fra i due punti di stazione e inoltre e soprattutto fra il secondo e il punto di vista (storicizzato
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popolo di Israele: storicamente porterebbe a falsare la storia, anche se concettualmente vi sia affinità fra la razza chiusa del popolo eletto e la
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voluto il Poggioli, fra avanguardia e arte moderna 24 non tiene conto del fatto che, se non vi è protensione verso il futuro, il titolo di
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che apparirà subito che l’opera d’arte non andrà estratta, isolata, messa fra parentesi, proprio perché essa stessa, come noi la riceviamo, risulta
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fra fotografia e pittura. Riprendiamo ora questo esame da un punto di vista fenomenologico, indipendentemente dalla duplice struttura di messaggio che
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ritrattistica di discendenza neo-classica purista per i dagherrotipi fra il 1837 e il 1845, impossibile non evocare Courbet per i calotypes di Hill e
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fotografo. E se è un caso che il più antico dagherrotipo sopravvissuto sia una Natura morta (1837), non è però un caso che fra le prime fotografie si
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meditare. Il sinecismo fra pittura e fotografia è continuato, e lungi dall’affievolirsi, si è spostato, in questa ultima fase, per un avvicinamento di nuovo
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rapporti fra fotografia e pittura anteriormente alla grande rivoluzione artistica segnata dall’affermarsi e svilupparsi del Cubismo. E ora, a distanza di
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della corrente esistenziale fra la cosa e il mondo. Al mondo, come spettatore, è allora dato inserirsi nell’opera, e non come opera in fieri, né come
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Naturalmente, se questo nelle sue grandi linee si rivela lo schema generale del rapporto fra pittura e fotografia, luna e l’altra anche nel periodo
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dal suo singolarissimo porsi fra i fenomeni ma è la condizione stessa del suo apparire come tale. Perché si eccettua originariamente dai fenomeni, l
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fotografica nel cinematografo, stabilendo un’opposizione recisa fra le due. Il ragionamento è il seguente: la fotografia induce non già ad una coscienza dell
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Questo assoluto parallelismo fra cinema e fotografia è confermato dal fatto che per il cinema, ancor più che per la fotografia si è avuto la gara per
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come presa d’immagine e della fotografia come restituzione di un’immagine in movimento nella sua durata temporale; e cioè la differenziazione fra
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Quando si è trattato del rapporto fra fotografia e pittura, abbiamo accennato alla calamitazione, per la pittura, verso la resa dell’oggetto
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rilevate, fra pittura e fotografia e viceversa, tuttavia merita di analizzare in quali condizioni e per quali cause il fenomeno, fra i più ambigui per
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collimazione reciproca, che, all’atto della recezione, avviene fra l’opera e la coscienza ricevente, perché, proprio in quel momento, la coscienza
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immediata, eppure a questa presenza si connetterà la certezza del suo non-essere fenomeno, talché non potrà esservi ambiguità fra l’astanza dell
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fra l’opera d’arte e l’essere-prodotto di un prodotto, viene a trovarsi stretta più da vicino l’essenza dell’opera d’arte, questa allora è definita
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sottolineare con forza l’autonomia dell’arte, dato che proprio in questo si rivela «l’unità contraddittoria fra la piena autonomia delle opere [sic] e la
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dell’informazione a quantità (d’informazione) è scaturita la distinzione fra informazione e significazione (significato), nel senso che non tutto ciò
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Shannon e Weaver oltre che di Wiener 27, che la separazione fra informazione e significato viene ad essere legittima solo nella formulazione della teoria
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Dal nostro punto di vista non conta tanto appurare l’opposizione presunta fra informazione e significato o quella fra ridondanza e originalità
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manchiamo. Il salto fra la scultura greca del V secolo e la scultura romanica non è possibile colmarlo con altri elementi in comune, che non siano il
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surrogare l’indagine prima sull’essenza. La confusione fra i due punti di vista può condurre alla mistificazione: ma d’altro lato, nell’estetica del Dewey
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Riassumeva allora il Rossi-Landi che la «differenza specifica del segno estetico sta in quelli fra i segni iconici che designano valori (ma non
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. Teyssèdre riconosce in queste antinomie il dramma stesso del pensiero moderno, diviso fra semantica e dialettica. Concordiamo nell’analisi, ma osserviamo
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e comuni intenzionalità si spartiscono fra gli individui». Tale modo di concettualizzare l’essere nel mondo «colloca la percezione nel contesto stesso
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esclusione non diniega anzi postula la differenza e la gradazione delle varie percezioni di uno stesso oggetto, fra le quali potrà sempre essersene data una
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, la distinzione fra immagine come immagine e immagine come segno non potrà intendersi preclusiva che, anche in questo secondo caso, e cioè all
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, e a diversi livelli, differenti messaggi, mette in evidenza un’opposizione fondamentale fra il costituirsi in presenza come realtà pura dell’opera d
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distintive, fra tanti che possono ricavarsi dagli organi vocali umani, sta proprio nel fatto che il nesso fra significante e significato non è un nesso
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si produce lo spartiacque fondamentale fra astanza e semiosi.
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(il lettore o l’ascoltatore) ima distinzione fra linguistica e poetica risulta allora impossibile. Per questo lo Jakobson può affermare: «dato che la
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. Piuttosto, l’unione inscindibile che nella parola è offerta dal nesso significante-significato, nell’opera d’arte si produce fra i mezzi che sono tramite
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Fra i parametri il cui uso va strettamente disciplinato riguardo alla esegesi critica dell’opera d’arte, a qualsiasi ordine questa appartenga, il
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Il problema allora è, se un contrasto simile fra le due meccaniche abbia o no portato ad un conflitto col principio di identità: ma è chiaro che, non
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Heidegger al principio di ragione di Leibniz, là dove osserva che vi è differenza fra ratio e conseguenza, causa ed effetto. Il facile scambio fra la
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Fra mimesi e catarsi, fra forma e contenuto, come fra sentimento e forma, che sono tre fra tante antinomie emerse di volta in volta nell’analisi dell
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trattare di quelle arti, sempre col pericolo di materializzare assai più che dialettizzare. Di qui anche il disaccordo di fondo fra i vari tentativi di
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giustapposizione e nella mancanza di dialettizzazione. Nel caso in parola si deve osservare che la dialettizzazione avviene proprio fra lo stile di Gentile e quello
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