Le due vie
’esser fenomeno esibisce solo il tramite della sua essenza, al tempo stesso si legittima e la presa in considerazione di questo particolare oggetto nella
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’arte è fenomeno dominante e preoccupante proprio per quanto incida, e magari inavvertitamente, sugli stessi artisti. A questa feticizzazione e alla
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fenomeno sociale più grave del nostro tempo, la massificazione che è alienazione, riduzione dell’individuo ad un essere eterocomandato, spossessato, inerte
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istanza un oggetto del mondo esterno, è un fenomeno. Anche se si tratta di una poesia o di una musica, la cui fisicità è mediata dalla scrittura, una
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che con i conati dalla nuova figurazione e più col neo-dada, ma soprattutto col fenomeno dilagante (e in un certo senso di tutti gli altri riassorbente
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Ma per decidere che fenomeno-non-è io non potrò neppure confrontarla, come l’oro alla pietra di paragone, con la categoria suprema dell’arte, in
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Ora, la prima e fondamentale caratteristica di questa recezione dell’opera d’arte, appare proprio nell’evidenza che, al suo apparire come fenomeno
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Occorre ora esaminare se la qualifica di fenomeno-che-fenomeno-non-è spetti solo all’opera d’arte, anche se, per come ora ne parliamo, l’opera d’arte
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oggetto la cui fenomenicità è ricavata e circoscritta in un fenomeno più vasto, la materia da cui l’oggetto è tratto. Ma questa circoscrizione in seno alla
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’opera d’arte è: altrimenti consisterebbe solamente in un fenomeno fra i fenomeni, come ritorna ad essere, nella sua mera risultanza fisica, quando non
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La massificazione della cultura è infatti un fenomeno irreversibile, conseguente alla industrializzazione, ed è destinato ad aumentare ed estendersi
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Arrivati a questo punto, ma non prima, la speculazione può dunque salire di grado, e interrogarsi sull’essenza del fenomeno che-non-è-fenomeno e che
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simbolico, dalla parte del ricevente, ha corso solo per il ricevente e non tocca l’opera, che viene fatta ridiscendere a fenomeno in cui si accentua o si
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enunciato resulterà chiaro che nel primo caso si tratterà unicamente di un fenomeno riproduttivo, in cui l’oggetto, come si è spiegato differenziando l
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rilevate, fra pittura e fotografia e viceversa, tuttavia merita di analizzare in quali condizioni e per quali cause il fenomeno, fra i più ambigui per
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ridotta rispetto alla inesauribile ricchezza del fenomeno e perché, a parte gli schemi spontanei della percezione che filtrano quasi automaticamente la
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ha lo stesso fenomeno di una-versione pedissequa dell’oggetto, che non è presentito nell’imminenza con la quale lo introduceva il Caravaggio, e, sulla
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dell’opera dal fenomeno, avvertito, come è giusto, sin dall’inizio della speculazione sull’arte, e inevitabilmente collegato al problema della realtà e
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Ma in questo porsi altra dal fenomeno, costituendosi come in serie parallela, non in altro luogo si pone che nella coscienza, come da una coscienza
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, e in cui l’opera d’arte si pone costituzionalmente diversa dal fenomeno. Ma nella pur infinita casistica a cui la recezione dà luogo, risultano solo
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L’opera d’arte realizza una presenza; ma noi sappiamo che, nel realizzare una presenza, l’opera d’arte si pone al tempo stesso altra dal fenomeno. L
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immediata, eppure a questa presenza si connetterà la certezza del suo non-essere fenomeno, talché non potrà esservi ambiguità fra l’astanza dell
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, interrogare questo fenomeno che è la montagna, e cioè accantonare la sua presenza imminente, oggettivandola, per indagare come si sia formata, di quali
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dell’ipotesi esibisca istantaneamente la verifica dell’ipotesi stessa: l’ipotesi cioè non anticipa il fenomeno, ne spiega le modalità. Nel caso delle
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presumere le opere d’arte senza la categoria dell’arte, ma solo analizzare e descrivere una speciale intenzionalità che mira ad isolare nel fenomeno l
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percezione — il suo esser fenomeno — che un’opera d’arte contiene, non è volto ad un punto di arrivo perché il punto di arrivo di un’opera d’arte è l
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Senonché avviene qui un capovolgimento, perché quel tasso di disordine che caratterizza l’entropia di un fenomeno diventa, nell’informazione, l
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’illustrazione e che cosa porti al testo l’illustrazione, è incerto se l’immagine raddoppi certe informazioni che dà il testo, e accusi per ciò un fenomeno di
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, come categoria della relazione, concetto puro dell’intelletto, viene a porsi a priori, e, sciolta dal riferimento all’essere, torna al fenomeno, si
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escludersi e che sono indispensabili ambedue per fare il punto di due aspetti di uno stesso fenomeno, la cui determinazione è contraddittoria. Non sarebbe
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divengono così capaci di mettere in forma l’avvenire. Ora, il prender coscienza è evidentemente un fenomeno culturale, e per quel tramite possono introdursi
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