Le due vie
partenza per la speculazione pura, rivolta all’essenza.
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teorizzare l'opera aperta, i fraintendimenti riguardo alla natura, pretesa aperta, dell’opera di Joyce e di Kafka e addirittura sull’essenza «aperta» dell
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come essenza capace di rivelarsi. In quel momento stesso la coscienza storicamente determinata, che s’istituisce tramite, si riconosce anche come uno
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essenza, arte come recezione che ne fa la coscienza.
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formale che era. È chiaro che, per chi considera l’opera d’arte nella sua essenza, non ci può essere né moto sacralizzante né desacralizzante, in quanto
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struttura e dunque l’essenza. Ma per far questo avrò dovuto separare, nella sua originalità, il fenomeno che fenomeno-non-è dagli altri fenomeni
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L’essenza della fotografia non si deduce dal suo aspetto manifesto e utilitario, che sembra talmente esplicito da esimere da un’indagine più
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delle precipue intenzionalità e non la ricognizione dell’essenza, anche l’arte potè ingannarsi sulla propria essenza e credere, come accadde pur nel
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e a Bischof, si assiste di volta in volta alla riscoperta di quella obbiettività, che, come diceva Paul Strand (1917), è «la vera essenza della
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falsare, contrabbandando per vie traverse, l’essenza stessa della fotografia: il fatto non già di mancare, ma di non poter possedere una formulazione.
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Né qui si starà a dire che il cinema doveva restare muto o in bianco e nero. Il cinema deve solo non perdere di vista che la sua essenza è
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fenomenologica del processo potevano venire i lumi definitivi sull’essenza della fotografia e del cinema, non solo, ma anche dell’attuale sconvolgente fase delle
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Arrivati a questo punto, ma non prima, la speculazione può dunque salire di grado, e interrogarsi sull’essenza del fenomeno che-non-è-fenomeno e che
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folgorante dell’astanza che è poi l’essenza stessa della realtà pura. Per cui, a togliere al Caravaggio il Fanciullo con la cesta di frutta e il
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struttura come essenza dell’opera. La struttura tecnico-tettonica entrerà in considerazione proprio come modalità di realizzazione dell’opera nel mondo
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Proprio perché la struttura dell’opera come essenza si realizza nel procedimento tecnico, e questo non è che il mezzo per manifestarsi come epifania
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durante il corso di questa analisi è fatale che si venga ad una motivazione dell’opera d’arte come se l’essenza dell’opera d’arte stessa non fosse di
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psicologico, senza tenere conto del fatto fondamentale che, nella loro essenza, non sono state create per trasmettere un messaggio ma per determinare
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implicare una svalutazione della critica estetica, ovvero dell’indagine rivolta all’essenza 12. Il Panofsky distingue tre strati da interpretare, nell
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intacchi l’opera d’arte nella sua essenza.
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fra l’opera d’arte e l’essere-prodotto di un prodotto, viene a trovarsi stretta più da vicino l’essenza dell’opera d’arte, questa allora è definita
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intende essere una definizione dell’essenza dell’arte, ma semplicemente una definizione operativa; dove facilmente si riconosce l’analogo dello schema
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realtà senza esistenza: e questa è al tempo stesso la sua essenza. Una volta allora intenzionata come tale, recependola come opera d’arte, possiamo
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quella di messaggio. Si demanda allora se è consentaneo all’essenza dell’opera d’arte, che abbiamo concettualizzato come realtà pura, di rappresentare
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determinare il valore dell’opera. Originalità e ridondanza saranno tuttavia dei mezzi utili di distinzione quando non si rivolgano a tarare l’essenza dell
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, quasi in senso chimico, in sostanza conoscitiva, invece del darsi «in presenza» dell’immagine nella sua specularità o foneticità (secondo che è l’essenza
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’essenza del messaggio sta nell’informazione, non nel mezzo usato per trasmetterla, per quanto si produca in presenza (voce, scritto, o qualsiasi altro
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Si ha allora una inversione completa dei caratteri costitutivi dell’opera d’arte e del messaggio. Nell'opera d’arte l’essenza è data dal costituirsi
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fatto della religiosità dei due aggregati umani (e anche questa di essenza ben diversa) e il fatto che l’una e l’altra scultura è opera dell’uomo.» Fra i
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surrogare l’indagine prima sull’essenza. La confusione fra i due punti di vista può condurre alla mistificazione: ma d’altro lato, nell’estetica del Dewey
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, quasi un’antinomia irresolubile circa l’essenza della fotografia. In realtà, al primo avvicinamento, la fotografia rivela una struttura denotativa
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rientra strutturalmente nell’opera, sicché è componente da dovere essere rilevata e valutata in sede di critica rivolta all’essenza dell’opera, e non
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come rivolto all’essenza, e che costituisce il momento di individuazione dell’opera attraverso l’indagine sulla sua struttura.
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rientrano nel primo ramo e quali nel secondo. Sarà la struttura stessa dell’opera a indicare volta per volta in che consista la sua essenza, e quali invece
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, non è possibile salire oltre un’analisi di linguistica strutturale, che tocca la fenomenologia dell’opera ma non investe la sua essenza: quella per
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, perché, non trattandosi qui dell’opera d’arte nella sua essenza come realtà pura, ma in quanto tale dandola ormai per ammessa, e dovendosi ulteriormente
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