Le due vie
filologia di mettere a contributo le fonti dalle quali si può dedurre il genere di dialettica che di volta in volta si è stabilita, o perché non si è
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gratuito, avrebbero potuto dedursi dalle risultanze dell’analisi fenomenologica del processo creativo.
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desunzione della particolare «struttura» assunta dalle opere d’arte (figurative, musicali, letterarie) moderne, accade inevitabilmente di scivolare
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resultati ai quali giungono, dalle arti del passato, senza che si possa dire che hanno affossato l’arte che le ha precedute, neanche come si dice
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imprestato alla superficie piana della pittura, quindi alieno dalle due dimensioni peculiari dell’architettura. La sua rivalutazione attuale, al di là del
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. Infatti fin dalle origini più lontane il progresso industriale rappresentò anche il progresso culturale: dalla caccia e la pesca alla prima agricoltura l
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comunista, che hanno alzato la saracinesca — Jugoslavia e Polonia in modo particolare — già sta scomparendo a tappe forzate, sostituito dalle
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facendo, la pop-art venga a ristabilire, o a suggerire di ristabilire, il moto diretto del processo artistico è dimostrato dalle tappe finora
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a condizione che facciano inizialmente blocco, e, contrappuntati, non siano aggiunti. Che cosa sia il suono, infatti, dalle prime applicazioni, in
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riferimento alla particolare realtà sviluppata dalle opere d’arte. La irriducibilità dell’opera d’arte ad un concetto empirico non è un ostacolo a
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specifico dell’armonia dalla polifonia, come se questo sviluppo potesse constatarsi al di fuori o indipendentemente dalle opere d’arte. Proprio anzi
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‘ Freud arrivava a conclusioni che con tutta probabilità derivavano dalle analisi di se stesso e che perciò sono di grande importanza per lo studio
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nessuna rispondenza nell’astanza realizzata dalle due figure, che non sono affatto intercambiabili. La dialettica ridotta a contrappunto visivo, è
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continuare a trarre vicendevolmente l’arte dalle opere d’arte e le opere d’arte dall’arte. Dell’estetica si dovrebbe dunque parlare solo al passato e
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ritrova nei neopositivisti e semanticisti che, intendendo costruire una scienza dell’arte dal basso, dalle opere quindi e non da proposizioni
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formalistiche, o edonistiche, cogliendo la possibilità dell’arte nel fuoco stesso della coscienza e anche indipendentemente dalle opere d’arte, in quanto
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Di qui possiamo giungere ad una importante constatazione sulla natura del messaggio e dell’opera d’arte. L’uno e l’altra hanno in comune, dalle
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accezione è fondamentale fin dalle prime parole «l’opera d’arte, concretamente, è il modo in cui il prodotto opera con e nell’esistenza», e poi, portando
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È bene sottolineare però che, nella trattazione della teoria dei segni, Morris non si partì dalle opere d’arte, ma queste vennero a cadere come per
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In questo senso, «l’arte è comunicazione, ma non è una comunicazione personale, né tanto meno ansiosa d’essere compresa.» Infine, dalle assise di
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assoluto del percetto dall’oggetto, in questo suo porsi come realtà astante, e non esistenziale, è realtà e non messaggio, ancorché dalle connotazioni
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come quello che risulta di assunzioni e aspettanze, dalle quali dipende lo stesso percepito come tale. Ma la preminenza della realtà con cui il
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definitiva, resurrezione, e si sa che l’intelligibile è reputato come antipatico al vissuto. Così, dalle due parti, l’analogia è sentita come un senso
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avito, ma creando al tempo stesso un nuovo codice, la cui legittimità derivava a posteriori dalle opere e non a priori dalla teoria.
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dalle leggi statistiche una probabilità così elevata da permetterci di dire che il processo è, praticamente, determinato». 27. Con che si restringe
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oggettiva e della causazione adeguata, svolta da Max Weber 32, in applicazione alla storia, dalle basi di Von Kries. L’introduzione dei giudizi di
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conosce che il fattore del caso non può essere mai eliminato dalle occorrenze storiche.» Ma se in sede teorica neo-positivistica è facile sbarazzarsi di
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marxista, delle incertezze a cui dà luogo un metodo d’indagine pensato e svolto indipendentemente dalle opere d’arte, e a queste applicato d’autorità
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Quale resultato abbia raggiunto lo apprendiamo dalle parole di un filosofo marxista, Galvano della Volpe. Questi comincia intanto col premettere
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