Le buone maniere
TORINO F. CASANOVA e C.IA, EDITORI LIBRAI DI S. M. IL RE D'ITALIA Via Accademia delle Scienze (piazza Carignano)
Le buone maniere
e inferiori Seconda edizione riveduta e ampliata 6° MIGLIAIO TORINO F. CASANOVA e C.IA, EDITORI LIBRAI DI S. M. IL RE D'ITALIA Via Accademia delle
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aperto il libro, come ispirazione generale. E con questo ho voluto dire che tutte le forme della buona educazione e del modo di vivere in società
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o ribrezzo. Non gesticolare troppo vivacemente in casa o fuori, non urtare col gomito, non provocare il riso con atti buffoneschi o villani o
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sembrata tutta esteriore, non è meno profonda e meno saggia di una vera scienza sociale, perchè c'insegna il modo di «rendere coloro che vivono con noi
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quello del marito. Il continuare a portare un titolo a cui il marito non ha diritto, mentre stabilisce quasi una superiorità verso di lui, cosa da
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Prima di tutto bisogna considerare la saggezza poi il modo di usarne: la virtù, poi la maniera di espanderla intorno a noi: la gentilezza, poi i
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raccogliersi in libertà. Ci sono taluni d'una così esagerata delicatezza che non potrebbero vedere nella loro camera un oggetto di toletta, il quale
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benevola sarà sempre usata verso il parere del padrone di casa, specialmente se è una signora. Usando la più precisa cura degli oggetti che vi sono dati
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Fino dall'antichità fu detto che il servo è un nemico pagato. Senza essere pessimisti possiamo dire che quel detto fu un apoftegma inappellabile
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, di cui il Decalogo ha perfino dato, fra tutti i comandamenti, la sanzione imperativa. Marito e moglie possono avere dei pareri differenti, delle
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Il mondo è ingiusto: la maestra ha uno stato subalterno in società non solo, ma spesso spesso non si chiama la maestra ma quasi con dileggio: la
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vive nel mondo e accetta dalla vita tutti i comodi, deve averne anche i disagi; e che ogni popolo, anche il meno incivilito, ha delle consuetudini che
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Dopo la nascita la cerimonia più lieta della vita è il matrimonio. Non è nostro compito di accennare ai preliminari. La nascita come le nozze, come
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Il capitolo è triste. Ma ogni nato deve morire, e benchè il De Maistre abbia trovato il modo d'ingannare la paura dicendo: gli altri son morti, ma
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per cui il buono, il bello, il vero si fondessero per la felicità del genere umano.
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. Prima il Natale; il Natale grasso e bonaccione, in cui la vecchiaia festeggia l'infanzia benedetta, l'infanzia giuliva anche fra i miseri cenci e fa
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ispirare i padri, affinchè al desco sfavillasse il favo più dolce, e nella coppa spumeggiasse il vino più generoso. La Strena divenne la strenna nostra
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vecchie usanze italiane avevano un'altra impronta e un altro andamento: la colazione al mattino, a mezzodì il pranzo, la merenda nel pomeriggio pei giovani
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: l'altra sugli usi della vita, di cui qualcuno è certo convenzionale e mutabile come la moda, ma di cui la maggior parte è il rispetto, si direbbe
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per non mettere a repentaglio qualche persona un po' sgarbata (ce ne sono anche di quelle) di fare qualche guasto e per non ingombrare il passo o
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. Meglio dunque non avere il salotto che averlo o in disordine o con apparenze di falso lusso; meglio averlo nudo che ingombro; meglio di tutto averlo e
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se non tutto l'uomo, almeno la parte esteriore di esso. L'ermellino al di fuori non ha mai tolto, è vero, l'asprezza del di dentro, come sotto il
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che è una cosa da nulla, abbassando il valore della cosa richiesta; o vogliono sapere gli affari vostri e qual libro leggiate e chi avete veduto in
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vi stende la mano per la limosina. Difatti non si comprenderebbe la diplomazia senza educazione esteriore; la carità senza sorrisi e senza lagrime; il
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ALLE SCUOLE ITALIANE Pag. 1 IL PERCHÉ DEL LIBRO » 5 PARTE PRIMA CAP. I. - Le massime della saggezza » 13 » II. - Le belle maniere » 21 » III. - La
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La parola scelta sarà dunque il principale studio che l'uomo farà di sè stesso. Il parlar bene è il primo elemento del pensar bene. Qualche volta c'è
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Dopo la parola e la voce viene immediatamente il gesto. Il gesto è la parola delle mani; e le mani sono le membra più nobili dopo il capo; si direbbe
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L'entrare a forza in un luogo, il non mettersi un passo dietro a chi è più di noi, il non salutare inchinando il capo o non tenendo il cappello in
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L'uomo è portato più al biasimo che alla lode, più al rigore che all'indulgenza, più al ripicco che al perdono. Ciò è il prodotto di quel falso amor
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La semplicità delle maniere, il carattere semplice, la vita semplice sono una delle forze meno apprezzate dal volgo, ma più irresistibili della vita
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d'ordine e di disciplina interiore, è la mancanza di rispetto verso i proprii simili, è il tesoro accumulato dall'avaro e profuso dall'erede che non ne
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la porta dice: il signore o la signora non c'è, bisogna ritenere che sia vero. Ci sia anche, l'abbiate voi stesso veduto ad entrare, è come se non ci
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feconda ci vuole il ponte dell'urbanità. L'uomo rnal garbato può essere un eroe: sarà ammirato, ma non amato nè avvicinato con piacere: la donna senza
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sociali o di posizione ufficiale, da doverne studiare il linguaggio o, a meglio dire, il significato per gli usi quotidiani del ben vivere. L'uso delle
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preferibilmente contenute in un solo foglio di carta, non tanto per non abusare del tempo di chi deve leggere, quanto per non incomodare il ricevente
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Il convitare è un'arte difficile, su cui il Raiberti, medico e filosofo bonario, scrisse un libro, che rimarrà nella nostra letteratura moderna e
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Se ogni uomo ha il dovere di essere urbano e di non mostrarsi violento, di adoperare modi gentili e all'uopo anche teneri, per la donna è una
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fanno il vero gentiluomo. La lealtà, l'integrità, la bontà, egli dice, qualità che non possono attaccarsi al petto del primo venuto come una croce od un
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in baldanza e una certa grazia innata, o acquisita da una educazione senza pedanteria e senza affettazione, che ne determina il fascino a prima vista
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