Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
l'ampliamento della istessa Laurenziana, col fine di riunirvi tutti i manoscritti che nelle altre si conservano, e anche isolarla dai pericolosi contatti
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condusse con ammirabile sapienza. Cominciata però nel 1845, non gli concesse la morte immatura, che fu dolore di tutti, vederla compiuta.
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di tutti gl’italiani, ammaestrati finalmente, com’egli credeva, dall’esperienza a starsi d’accordo.
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fu in poco tempo ripetuta dall’artista quattro volte, e bene otto il fanciullo; che poi gettato in gesso a sodisfare il desiderio di tutti, vedi anch
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mentovato Luigi, è pure scultore ornatista di sommo valore. Si vedano il ricco festone e gli ornati tutti dell’imbasamento della statua di Leopoldo II
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Cellini, poi la testa del David di Michelangelo, e in fine le statue del Duprè, Abele e Caino, per la reggia de’ Pitti. Tutti questi getti sono di una
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ispeciali cartellini, affinchè tutti potessero di leggeri conoscerne Fautore. — Anche ANTONIO SERANTONI di Firenze (n. 1782, m. 15 agosto 1837
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comparata, che in gran parte sono opera sua, come tutti dovrebbero sapere, se almeno per la storia dell’arte, si ponesse a ciascun lavoro un
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meglio si faceva in passato. Vorremmo avere spazio e tempo per dare a tutti la debita lode e descrivere le cose più belle; ma per farlo
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tutti costoro avessero allora gran nome, oggi appena se ne ricordano le fatiche.
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lecito rovesciare nel fango chi operò e molto e bene, è piuttosto obbligo stretto di tutti far meglio.
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altri dipinti di minor conto, ma tutti ricchi di molti pregi; dopo colorì l’Anacoreta che sta leggendo, bellissima figura che fu l'ultima sua. Sebbene
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quadri del Pollastrini e tutti pregevoli; basti però accennare quelli che hanno levato maggior grido. La Resurrezione del figliuolo della vedova di Naim
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Ma se i sovrani della famigia de’ Medici ebbero tutti a cuore quest’arte, ci piace tuttavia confessare, che pei Lorenesi fece nuovi e importanti
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a questo valent’uomo, ci passeremo come abbiam fatto con tutti; ma non vogliamo tacere che l’istituto di Francia lo volle tra i suoi, perchè le
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Ma quegli che avanzò tutti nell’arte, e meritò di essere annoverato tra i primi incisori d’Europa, è RAFFAELLO MORGHEN (n. a Portici presso Napoli il
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appresso di tutti il desiderio nostro ardentissimo di deporre una fronda sull’altare di questa bella e gloriosa terra toscana, cultrice antica e
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