Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
passo di più e poi invocheremo dalla Provvidenza un forte ingegno, che appropriatesi le moltiplici ricerche, gli studj indefessi, i lavori utilissimi
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opere non senza pregi. — LORENZO SANTI fu pure di Siena (n. 1783, m. 1839); sebbene, compiuti a Roma gli studj, passasse a Venezia, e nominato
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1849 gli Austriaci, distrussero barbaramente quanto veniva loro tra mano, e il patrimonio più caro del Gherardesca, i suoi studj e le sue memorie
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i suoi studj sotto il Paoletti e il Cacialli, quindi a Roma, e riuscì architetto e perito di non comune valore. Devonsi a lui l’ingrandimento della
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la Scultura era anche in più infelice condizione, avendo affatto perduto ogni traccia dei buoni studj. Uno sguardo agli ornati, ai bassorilievi, alle
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scultura. Dire quali fossero le sue prime opere, i suoi studj artistici, i viaggi che intraprese anche in regioni straniere non è da questo luogo; basti a
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il corso accademico, passò a perfezionarsi a Roma, e di là mandava come saggio di studj il gruppo Dafni e Cloe, che poi nel 1841 rifece quasi
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ai cultori di questi studj la storia dell’arte del tempo nostro, perchè se furon sempre da tenersi in poco conto le istorie contemporanee politiche e
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femmina; cose tutte eseguite con infinita cura e sapienza, e che servono agli studj chirurgici non meno che il vero. Gli oltramontani stessi, non troppo
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gli studj, fermò il domicilio, e operò. Che che ne sia, la patria serba di lui poche cose. Ricordiamo tra queste il quadro ov’è espressa santa
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giovinetti nei quali parvero riposte le speranze dell’arte toscana. Faceva ammirarsi il primo per aggiustatezza d’ingegno e perseveranza negli studj, il
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(1813), ove fu a compire gli studj, dipinse di grandezza naturale Francesca da Rimini con Paolo, quando vengono sorpresi da Lanciotto, e poi gli
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paese; ma sfornito di studj dell’arte, mal compresa a’ suoi tempi, in quelle molte vedute che fece di campagne svizzere ricoperte di neve, si
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, perchè seppe intagliare i suoi molteplici rami con perizia dell’arte e mirabile delicatezza. Fatti in patria gli studj del disegno, passò a Venezia sotto
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miseramente; dopo quel tempo qualche sano intelletto non ancora affatto guastato dalla corruzione universale, tentò riprendere i buoni studj, e questi
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architetto per iscienza e perizia non meno che per erudizione commendevole. E benchè facesse i principali studj negli stati romani, ove prese stanza
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