Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
per la squisita eleganza delle parti onorano la memoria del valent’uomo. Eresse anche in quella città un ponte presso il forte di Porta Murata, di
Pagina 12
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
miglia superiormente da Pisa nella istessa valle, e presso la terra di Montevarchi nel Valdarno superiore; opere tutte di bene intesa esecuzione
Pagina 18
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
ancora il ponte detto di Santa Trinità presso la fortezza vecchia, e devesi a lui il lodatissimo progetto per gli Spedali, secondo il quale si
Pagina 19
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
Toscana, che uno sull’Era presso Peccioli, lungo m. 122,562, su m. 10,214 d’altezza, ed a cinque archi; un altro sulla Possera per servizio delle
Pagina 20
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
abilità nel modellare in creta, fu per generosa protezione di una nobile famiglia allogato a studio in Firenze presso lo Spinazzi; indi passò a Roma a
Pagina 25
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
acconciarsi presso un lavoratore di alabastri in Volterra. Applicò quindi al disegno nell’Accademia fiorentina, e ben presto si dette a lavorare di
Pagina 27
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
’un cippo al cui piede sono alcuni volumi e un cigno vigilante, posa l’erma del traduttore di Milton, e gli sta presso dolcemente piegata la musa
Pagina 29
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
, a Siena la volta della Chiesa di Santa Maria della Misericordia, presso Livorno le pitture della cupola della Chiesa di Montenero e per Bologna
Pagina 43
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
XVIII ai dì nostri, può dirsi presso che nuovo, ben poco trovandosene nei libri. Ma comunque la brevità del tempo che ci fu assegnato (poco più di un
Pagina 5
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
presso il Bezzuoli e apprese da lui il gusto nel colorire. Il Savonarola che niega l'assoluzione a Lorenzo de’ Medici, e il primo incontro di Dante con
Pagina 57
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
mostrava non comune vocazione. Poi desiderando applicare all’intaglio in rame si allogò presso Ferdinando Gregori, di cui fu non ultima lode avere allevato
Pagina 65
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
frutto dalle sue belle fatiche, a trentaquattro anni fermò stanza a Brompton presso Londra. E sebbene colà avesse allora grido lo Strange, il Bartolozzi
Pagina 66
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
Ma quegli che avanzò tutti nell’arte, e meritò di essere annoverato tra i primi incisori d’Europa, è RAFFAELLO MORGHEN (n. a Portici presso Napoli il
Pagina 69