Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
opere non senza pregi. — LORENZO SANTI fu pure di Siena (n. 1783, m. 1839); sebbene, compiuti a Roma gli studj, passasse a Venezia, e nominato
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bella forma, sufficiente ampiezza, e rende molto bene la voce. — LORENZO NOTTOLINI (n. 6 maggio 1687, m. 12 settembre 1851) fu architetto e ingegnere
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. Teatro della Pergola (1857); il restauro della basilica di San Lorenzo, operato d’ordine del governo della Toscana nel 1860 e in fine molte altre
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Ma restaurare veramente la statuaria in Toscana era serbato a LORENZO BARTOLINI (n. a Savignano su’poggi di Prato il 7 gennajo 1777; m. in Firenze il
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Come Antonio Canova restituiva la vita all’arte statuaria richiamandola principalmente allo studio degli antichi modelli greci, Lorenzo Bartolini la
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figure colossali decorative. Si debbono a lui ancora la statua della Speranza alla cappella del Poggio Imperiale, e quelle di Lorenzo il Magnifico (1842
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eternare la bella ricordanza del bonificamento di quelle desolate Maremme. — LORENZO NENCINI fiorentino (n. 10 gennaio 1806) è anch’esso scultore di
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tempo, a noi basterà ricordare una delle opere sue tenute allora più belle, quella macchinosa cupola della basilica di San Lorenzo, certi dell’aver
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galleria de’ Pitti; e quelli della cupola della cappella medicea in San Lorenzo, che figurano storie del vecchio e del nuovo Testamento.
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tela stupenda che il Bezzuoli colorì per la chiesa del Crocifisso al Borgo San Lorenzo, vediamo chiaro nella mente questo avanzamento; nè ci par tanto
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Lorenzo, ove espresse i popolani di quella terra, che ringraziano Dio per essere stati liberati dal terremoto. Se quest’opera, degna di antico
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composizione, e brio di colore, la giostra di Lorenzo il Magnifico col Borromeo sulla piazza di Santa Croce, cavandone il soggetto dal poema del Pulci
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seconda maniera, meno ricca se vuolsi d’effetto, ma più vera, più nostra e maggiormente sentita, come gli Esuli Senesi, e il San Lorenzo. Molti sono i
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, nel 1601 mandato in dono a questo pontefice; e poi i famosi lavori per la cappella dei depositi medicei in San Lorenzo, che con magnificenza proprio
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San Lorenzo di Pietro da Cortona. Si devono pure a lui molti dei ritratti della serie degli uomini illustri nelle arti belle, data in luce a’suoi
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artista, abile assai nel lavorare alla maniera del lapis e della matita, è la morte di Piramo e Tisbe da Guido o meglio da Lorenzo De-la-Hire
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