Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
correggendo le molte ma non sempre sicure che già possedevamo, spargessero lume dove rimaneva ancora tanta incertezza. Meglio chiarire la esposizione
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cappella (1812) della villa del Poggio Imperiale, che già più volte abbiamo ricordato.
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’ingegneria e matematiche, venne in Firenze a cercarvi maggior perfezione, e fu allievo del celebrato P. Inghirami D. S. P. Nel 1829 era già ascritto ai
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l'Aquidotto, già, sebbene imperfettamente, ideato sotto il dominio francese dall’architetto Sambucy, e che dal colle di Guamo conduce l’acqua potabile
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, come il palazzo già Salviati rifatto intieramente pel principe Don Cammillo Borghesi nel 1821, e riuscito secondo la intenzione di lui, splendida reggia
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modulare la dolcissima aria del Bellini: "E se un’urna è a me concessa Senza un fior non la lasciate", che già soleva ripetere con arte sovrana e
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, e dal moto dei labbri, e da tutta la persona traspare la virtù del sapiente ragionamento. Ma già fino dal 1836 aveva esposto il Demi un suo gruppo in
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E anche vogliamo dire alquanto della ceroplastica, arte già fino dal secolo XIV praticata in Firenze per le figure votive, che si mettevano nelle
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Firenze e alla scuola toscana, la quale, spero non vorrà negarmelo alcuno, tiene anch’oggi il primato sopra d’ogni altra italica. Non chiediamo già
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legno ed avorio, che salite già in alto grado nel secolo XVI, rifioriscono oggi mirabilmente. Da qualche tempo si ammiravano in Toscana i lavori
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Non pertanto dalla scuola del Petroni, ma non già per le lezioni di lui, uscivano per recarsi a Roma a cercarvi perfezione nella pittura due
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normanni, gli esorta a domandare a re Giovanni la conferma della Magna Carta. Morte gl’impedi compiere questo dipinto già in molta parte condotto. Il
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Rimini, gran quadro condotto sopra un bozzetto del padre suo; poi terminò, rifacendola in parte, la tela che gli fa riscontro, cominciata già, come
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Mussini direttore dell’Accademia senese, e la sua scuola ha già dato valenti allievi. — ENRICO POLLASTRINI di Livorno (n. 15 giugno 1817) è anch’esso
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esso, i fregi che debbono ricorrervi e infine lo stesso paliotto, ove è espressa la cena di Gesù in Emmaus, sono già maestrevolmente condotti. E questo
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, morte lo rapi alla famiglia, agli amici, all’Italia, che già onorava in lui un figliuolo diletto. Questo artista guidato dall’altissimo ingegno suo
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’artisti, che già ha fatto sotto di lui due stupende pubblicazioni: la Galleria dell’Accademia di Belle Arti, e il San Marco dei Padri Predicatori
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