Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
di tipografia e poi l’altro grazioso degli Alberti sul canto di via del Fosso in faccia alle antiche case di codesta famiglia. —LEOPOLDO PASQUI pure
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abilità nel modellare in creta, fu per generosa protezione di una nobile famiglia allogato a studio in Firenze presso lo Spinazzi; indi passò a Roma a
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sul confine in atto di separarsi dalla famiglia, sono lavori che meritano lode non comune. — Francesco Giovannozzi di Firenze (n. 1802) e fratello del
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debbesi lasciare senza tributo d’onore GIUSEPPE CIPRIANI, per errore chiamato Gio. Battista, pittore di famiglia Pistojese (n. a Firenze nel 1732, m. 1785
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A Siena APOLLONIO NASINI, ultimo di questa famiglia di pittori (n. 1689, m. 1768), aiutò nelle opere Giuseppe suo padre e lo zio Antonio. Ma se bene
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. Fece poi con molto affetto e soavità una sacra famiglia; ma l’opera prediletta, quella in che voleva mostrare tutta la sua perizia, era un’amplia tela
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cieco con la sua famiglia, lavori condotti con bella verità. — Vincenzio Lami d’Empoli (n. 30 marzo 1807), studiò l’arte con amore. Il suo quadro della
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, che i miglioramenti ottenuti nel lavorar di commesso in sul finire del secolo passato e nel presente, devonsi in gran parte alla famiglia Siries
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Garacci; un’altra da Francesco Vanni detta dal volgo la Madonna della Poppa, quadro posseduto una volta dalla famiglia Orlandini di Siena; e il Martirio di
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colla famiglia, dallo Zuccarelli; Giove e Leda, e Narciso al fonte, dal Viera; l’Orlando e Olimpia e la Vergine del silenzio, dal Caracci; Didone sul
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1759, m. in Pisa 15 marzo 1838) fu nell’intaglio a bulino e all’acqua forte reputato valentissimo. Di famiglia assai chiara, sebbene travolta in
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disegni delle antichità ercolanensi fatti maestrevolmente da Elia suo fratello. Famiglia d’artisti era anche questa e tutti valenti. In breve il giovinetto
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incisione delle tavole patologiche del celebre Scarpa, e poi del famoso Giuseppe Longhi lombardo. Incise sotto di lui l'Erodiade del Luino, la Sacra famiglia
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nella Maddalena da Paolo Veronese, nel Bacio della Reliquia da Andrea, e nella Santa Famiglia da Raffaello, mostrò assai capacità nel maneggiare il
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