Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

254955
Saltini, Guglielmo Enrico 22 occorrenze
  • 1862
  • Le Monnier
  • Firenze
  • critica d'arte
  • UNIFI
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Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

finiva, anche qui secondo le tracce segnate dal Paoletti, i basamenti delle due logge che formano le ali della facciata esterna del palazzo, superando

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armoniosissima sala eretta al primo piano ad uso della Società Filarmonica. Lasciò il Leoni anche molti altri disegni. Quelli di due teatri, che uno per la

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(n. 6 dicembre 1798) venuto in Toscana da assai tempo, vi fece prima i due lodevoli disegni per un Camposanto da costruirsi alla chiesa di San Miniato

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Santa Maria Novella di Firenze, e gli altri due nel tempio di Santa Croce di questa istessa città, eretti al pollacco Michele Skotnicki, e al celebre

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aperta e regolare la piazza del Duomo in Firenze, si allogarono al Pampaloni due statue colossali da collocare in due nicchie appositamente lasciate in

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indefessamente se ne rese padrone, tanto da meritare nome tra i migliori. I suoi fregi e bassorilievi nel quartiere della Meridiana ai Pitti, i due

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). Fece due quadri per la Badia di San Michele in Pelago, un San Tesauro, e un San Pietro Igneo; la tela dell’organo per la chiesa di Santa Maria

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Non pertanto dalla scuola del Petroni, ma non già per le lezioni di lui, uscivano per recarsi a Roma a cercarvi perfezione nella pittura due

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’acqua forte, quasi diremmo improvvisati sul rame, sette esprimenti soggetti dell’Apocalisse di San Giovanni, e due il mentovato quadro di Pier

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Contemporaneo a questi due grandi artisti fu FRANCESCO NENCI d’Anghiari (n. 10 aprile 1781, m. in Siena il 4 marzo 1850). Ammaestrato in Firenze nei

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genere, guadagnando bella riputazione, che bastano a confermargli appresso di noi quei due della regia Galleria di Firenze: i padri Cappuccini che

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Ma i due artisti che sopra gli altri levaronsi per altezza d’ingegno, furono i figliuoli di Luigi Sabatelli, Francesco e Giuseppe, ambedue presto

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Beatrice sono due pregevoli suoi dipinti. — CARLO ADEMOLLO di Firenze (n. nell’ottobre 1825) è pittore di molto spirito e fa sperare ottima riuscita

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Quali fossero le condizioni di quest’arte nobilissima in Toscana intorno alla metà del secolo passato, lo dicono chiaro due monumenti allora inalzati

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, dipinta da Luca Giordano (1822-24); alcuni capolavori per le due grandiose pubblicazioni delle Gallerie di Torino e di Firenze, e spese insomma intiera la

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E degni di onorata ricordanza nella storia dell’incisione in Toscana sono i due Lasinio padre e figliuolo. — CARLO LASINIO di Trevigi (n. 10 febbraio

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, divenne artista piuttosto unico che raro. Le prime sue opere furono la Poesia e la Teologia, cavate da due tondi dipinti nel Vaticano dall’Urbinate, per

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fabbriche reali, e molte cose in patria operò. Basti ricordare la scala della Galleria degli Uffizi coi due vestiboli che alla medesima introducono; il

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E qui prima di ricordare la scuola del Morghen, vogliamo spendere qualche parola intorno a due celebratissimi artisti, che sebbene non Toscani

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la Bella di Tiziano e la Madonna della Seggiola. E di recente il solerte e valentissimo artista, ha intagliato due rami che ancora non sono di pubblica

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E primo ricordato tra i suoi allievi vogliamo che sia PIETRO NOCCHI di Firenze (n. 29 giugno 1823, m. nel dicembre 1857). Le due Madonne, una detta

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scaturiscono le acque purgative. Contemporaneamente fece il nostro architetto i due cortili alla Real Villa del Poggio Imperiale in prossimità di Firenze, e

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