Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
cappella (1812) della villa del Poggio Imperiale, che già più volte abbiamo ricordato.
Pagina 11
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
semplici forme ma di monumentale solidità; una cappella dedicata alla Vergine nella chiesa dei Minori Osservanti a San Romano, e intraprese la riduzione
Pagina 12
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
; rammenteremo solo che fa in grazia sua, se furono scoperte le celebri pitture giottesche della cappella del palagio del Potestà in Firenze, di cui
Pagina 15
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
di assai gusto e sapere. Il monumento del vescovo Niccolò Marracci nella cappella della Madonna in Arezzo, quello del senatore Ippolito Venturi in
Pagina 26
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
figure colossali decorative. Si debbono a lui ancora la statua della Speranza alla cappella del Poggio Imperiale, e quelle di Lorenzo il Magnifico (1842
Pagina 31
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
le pitture della cappella del Sacramento nel Duomo della sua patria, e la sala elegantissima detta del Buon Umore, nella Accademia fiorentina di Belle
Pagina 45
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
, specialmente nella reai Cappella, e quelli della SS. Annunziata e di Sant’Ambrogio; ed a porgere più adeguata idea di quella sua strana fantasia, basti dire che
Pagina 46
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
pittore la commissione d’un altro gran quadro per la cappella della Madonna nella cattedrale d’Arezzo, esprimente il trionfo di Giuditta sull’ucciso
Pagina 46
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
galleria de’ Pitti; e quelli della cupola della cappella medicea in San Lorenzo, che figurano storie del vecchio e del nuovo Testamento.
Pagina 48
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
amarono di molto affetto; e quando fu commesso al primo il quadro della Giuditta per la cappella d'Arezzo, volle ad ogni modo che fosse allogato l’altro
Pagina 48
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
il migliore, quello della cappella del Poggio Imperiale esprimente l’Assunzione della Vergine. E meritano anche speciale menzione un suo cartone
Pagina 49
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
composizione. Ricordiamo la sala d’Ulisse ai Pitti, ove rappresenta quel saggio che ritorna ad Itaca sua, e la cappella Spinelli in Santa Croce di Firenze
Pagina 52
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
, nel 1601 mandato in dono a questo pontefice; e poi i famosi lavori per la cappella dei depositi medicei in San Lorenzo, che con magnificenza proprio
Pagina 63
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
); poi il magnifico altare per la cappella medicea che da molti anni si va con grande studio preparando. Le formelle per il paliotto, le fiancate di
Pagina 63
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
stampa della cappella di San Filippo Neri, e meritano lode quelle ricavale da alcuni quadri della galleria Cerini, e da qualche dipinto di Raffaello. Fu
Pagina 65
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
fatto a Roma per istudio, ebbe in patria l’ufficio di suo padre. Ricorderemo in breve le opere sue principali, come la cappella della Vergine nel
Pagina 7
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
nella nuova fabbrica dell’Accademia, dell’abside della cappella del palazzo della Crocetta, in cui Giovanni Mannozzi 1 avea dipinto a fresco la Fuga in
Pagina 9