Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
forestieri. E oggi i nuovi documenti resi di pubblica ragione, e le studiate monografie di quegli artisti e di quelle opere, che abbisognavano di più
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
artisti che onorano di presente il paese.
Pagina 14
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
, e che pure fruttò ai due artisti l’onore del premio; e infine una fontana monumentale che si va costruendo a Prato, e il disegno della facciata di
Pagina 20
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
Maria Del Fiore. Starebbe ai nostri artisti compire il gran monumento d’Arnolfo, di Giotto e del Brunellesco; e se non rimarranno inferiori a sè nel
Pagina 24
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
da certe norme convenzionali, divenute oracoli per gli artisti; e guai a chi pensasse, per mo’ d’esempio, modellare un panno con gusto, senza avere
Pagina 24
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
sue opere fatti dallo stesso Canova tanto parco encomiatore. Se la fortuna avesse fatto gareggiare il Ricci con altri artisti di pari valore, forse
Pagina 26
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
Ora secondo il nostro costume seguiteremo prima a parlare degli artisti mancati alla vita, per accennar poi brevemente ai viventi. FRANCESCO Pozzi di
Pagina 31
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
Leopoldo I da valenti artisti toscani, ad imitazione di quelli fatti già da Michele Zummo di Sicilia; il primo che adoperasse la ceroplastica a
Pagina 39
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
riserva per le colpe del tempo, dalle quali non ebbe ingegno sufficiente a francarsi, può dirsi il Gherardini tra i buoni artisti d’allora. — GIULIANO
Pagina 43
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
Ecco quali furono gli artisti principali toscani o fattisi toscani educati alle vecchie scuole; quali i lavori meglio pregiati del tempo loro; quale
Pagina 46
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
, lo fece considerare come uno dei più grandi artisti del tempo, competitore degnissimo-del Benvenuti. Ed entrambi, vicendevolmente stimandosi, si
Pagina 48
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
Contemporaneo a questi due grandi artisti fu FRANCESCO NENCI d’Anghiari (n. 10 aprile 1781, m. in Siena il 4 marzo 1850). Ammaestrato in Firenze nei
Pagina 49
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
mente coloro che usciti appena da scuola si dicono artisti o letterati), i doni meglio preziosi della Provvidenza, hanno la sorte infelice della farfalla
Pagina 52
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
Ma i due artisti che sopra gli altri levaronsi per altezza d’ingegno, furono i figliuoli di Luigi Sabatelli, Francesco e Giuseppe, ambedue presto
Pagina 55
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
Passiamo ora agli artisti viventi, a quelli che operarono o tuttora si adoperano ad onore dell’arte italiana! Giuseppe COLLIGNON di Siena (n. 19
Pagina 57
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
disegni delle antichità ercolanensi fatti maestrevolmente da Elia suo fratello. Famiglia d’artisti era anche questa e tutti valenti. In breve il giovinetto
Pagina 69
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
E qui prima di ricordare la scuola del Morghen, vogliamo spendere qualche parola intorno a due celebratissimi artisti, che sebbene non Toscani
Pagina 70
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
Intanto dalla scuola del Morghen uscirono, com’era da sperare, artisti valenti e degni di un cosi chiaro maestro. ANGELO EMILIO LAPI fiorentino (m
Pagina 71
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
’artisti, che già ha fatto sotto di lui due stupende pubblicazioni: la Galleria dell’Accademia di Belle Arti, e il San Marco dei Padri Predicatori
Pagina 72
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
Nè tra gli artisti che in Toscana hanno atteso all'intaglio sul rame con amore, è da passarsi inosservato GIROLAMO SCOTTO, scolaro del Longhi, che
Pagina 74
Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
E qui torremo finalmente comiato, dolenti di aver poco e forse mal sodisfatto al merito degli artisti di cui osammo favellare. Non pertanto valga
Pagina 74