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della via lattea e favorendo le idee di Ticone, questi appoggiò vivamente la notizia.
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Ticone credeva che la stella del tempo suo fosse formata dalla condensazione della materia nebulosa della via Lattea. Questa idea era ardita all
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Oltre le stelle brillanti si trovano in cielo molte macchie le quali ad occhio nudo sembrano semplici nebbie luminose; tale è principalmente la via
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La piccola nebulosa visibile appena ad occhio nudo che sta nella Via Lattea nel Sagittario presso la stella μ (mi), è un intreccio sorprendente di
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via lattea, dalla quale appena si separa, ed occupa uno spazio pari alla metà del disco lunare! Saremmo infiniti se volessimo anche solamente sfiorare
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nostri. Intanto per via quasi provvisoria si stabilì un criterio di differenza fondato sulla potenza degli strumenti più forti, e quelli che poterono
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materia non luminosa che accidentalmente siano proiettate sulla nebulosa: noi vedremo che simili casi si trovano sulla via lattea. Sulla nebulosa sono
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nella medesima opera, come la posta in A. R. 18h, 11m, Decl. − 16°, 15' ecc. Molte regioni infine della Via Lattea nel Sagittario danno tutte la riga
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studiare più addentro e per altra via il problema e cercare 1.° quale altro criterio si possa avere per conoscere la distanza relativa delle stelle: 2
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da essi.W. Herschel tuttavia cercò di risolverlo, e riuscì non solo a tracciarne la via, ma anche a darne un risultato soddisfacente.
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alla maggiore in 59 anni, e via discorrendo.
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altre innumerevoli se ne incontrano nella Via Lattea detti comunemente bei campi stellati.
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La via tenuta dal primo Herschel è solo indiretta. Egli usò per ciò il suo telescopio a riflessione di 20 piedi di lunghezza focale, e 18 pollici di
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le stelle visibili nei grandi strumenti possono dirsi un 20 o 30 milioni, le realmente esistenti sono molto di più: la sola Via Lattea in alcuni siti è
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altri 8 anni, e da esso al 1874 105 anni, e il prossimo avverrà nel 1882 e via progredendo 122 anni appresso, e gli altri con simile periodo. Questa
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facilmente riconoscere, colla Via Lattea; però non dista molto da essa, anzi segue per un gran tratto il ramo precedente di essa Via che dopo la separazione
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Distribuzione delle stelle minori. Via Lattea.
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Il maggior numero delle stelle piccole sta evidentemente sulla Via Lettea. L’andamento di questa zona è stato tracciato diligentemente con tutte le
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La Via Lattea non forma propriamente una zona continua, ma è una serie di chiazze luminose nelle quali le stelle sono più o meno condensate. Queste
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direbbero pezzi di Via Lattea staccata e isolati nel firmamento, e la loro costituzione è tutta pure di stelle per lo più avvolte in nebbia Chi più
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Prendendo separatamente gli scandagli fatti nel mezzo della Via Lattea alla posizione ove essa traversa l’Equatore, si trova per ciascun campo sulla
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1.° Le stelle sono più copiose quanto più ci accostiamo alla Via Lattea ove la densità loro è massima.
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° e 20° tanto al Sud quanto al Nord della Via Lattea, come si trova delineata nelle carte di Lubbock ed ha trovato
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, e alle 17or è di 557, e quindi la Via Lattea è più uniforme dal lato di 6or che da quello delle 18or. Tuttavia, lasciando da parte per ora la
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1.° Un salto o diminuzione notabile di densità dopo due gradi di larghezza, il quale spiega perchè la Via Lattea appaia così stretta, cioè circa 4
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siano egualmente condensate verso la Via Lattea, ovvero se le piccole vi siano in proporzione più compatte. A queste domande rispondono i lavori di
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2.° La grande sproporzione fra i due estremi, onde nel piano della Via Lattea si avrebbero stelle trenta volte più numerose che al polo, anche stando
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però seguire il corso tortuoso della Galassia, onde molti campi cadendo fuori della Via Lattea il numero è diminuito, talchè tenendo conto di questa
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Qui si vede a colpo d’occhio che domina una maggior frequenza di stelle nelle regioni II e V in cui la zona è attraversata dalla Via Lattea più che
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quasi tutte sono state notate; di più la Via Lattea, ove sega l’Equatore, non si dilata per le 4 ore abbracciate dalla estensione della regione e
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1.° Che le stelle sono più frequenti presso al piano della Via Lattea che non nelle altre direzioni del cielo e che la densità va crescendo
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fossero di nuovo riassunte non riferendole all’equatore come ha fatto Struve, ma riferendole rigorosamente e direttamente alla Via Lattea come piano
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larghe chiazze della Via Lattea, che sembrano globulari in amplissima scala. Volendo infatti che ivi le stelle fossero poste alla stessa distanza tra di
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un sistema di Via Lattea formato di un grande strato di spessezza relativamente sottile e biforcato dal lato del Sagittario, e formato in sezione
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numerose speculazioni che si sono fatte sulla struttura della Via Lattea come parte principale dell’Universo. Keplero fu il primo a considerare la Via
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i loro sistemi non siano forniti di un centro prepotente che dia loro una stabilità indefinita, come voleva Lambert. Dall’esser poi la Via Lattea
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nella Via Lattea si trovano già tali, che senza esser globulari sembrano dare idea di sistemi parziali.
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Così pure ci pare giusta l’idea del signor Proctor che considera i fori della Via Lattea presso la Croce Australe e nel Cigno, quali indizi che la
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I primi speculatori dissero la Via Lattea un anello, altri un disco spaccato in due; ma nessuna di queste forme può spiegare neanche in maniera
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È singolare che mentre le Nebulose ellittiche sono disposte a preferenza intorno ai poli della Via Lattea, le Nebulose irregolari invece siano sull
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Le Nebulose costituiscono un sistema che forse è indipendente dalla Via Lattea. Una delle cose più importanti è lo studio della loro distribuzione
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da ciò che le Nebulose ellittiche formano associazioni indipendenti della Via Lattea.
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Si credette per un gran tempo che la Via Lattea non fosse se non una di queste Nebulose, ma la natura gassosa di queste e la struttura stellare dell
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Comete riceverà col tempo nuova luce dallo studio delle meteore cosmiche, seguendo la via già in parte tracciata dal signor Prof. Schiaparelli. Ma nei
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dei quali riuniti formano la Via Lattea.
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5.° La Via Lattea è una zona che è formata da un enorme agglomerato di masse complicate di stelle che possono riguardarsi ciascuna come composta di
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8.° La massima parte di queste masse nebulose, a condensamento graduato, si presentano in regioni indipendenti della Via Lattea e sembrano formare
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sono uniformemente distribuite nello spazio, ma sono più numerose e più dense non solo apparentemente, ma anche realmente nel piano della Via Lattea. Le
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dette di prima grandezza, le minori di seconda e via discorrendo fino al numero di sei gradi distinguibili. L’occhio nudo si ferma a questo, il resto lo
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leggere la bussola usano un debole lume a trasparente nella rosa dei venti. Il chiarore generale del cielo però include quello proveniente dalla via lattea
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