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che mancano o sono scarsissimi nei due tipi precedenti. Come già dicemmo, tali spettri non sono realmente spettri semplici, essi sono composti di due
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Dietro tali fatti la spiegazione della scintillazione è ridotta a definire «qual sia la causa che produce l’oscillazione de’ colori nello spettro
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molto ingranditi e diffusi. Di tali anelli si ha un’idea guardando una stella fuori del fuoco del telescopio. Ora quest’imagine è in continua
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Tali comparse in mezzo alla mirabile stabilità della sfera stellata, quando accadono son fatti troppo singolari per non eccitare l’attenzione dei
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, ma pure potemmo verificare la presenza delle linee lucide. La presenza di tali righe è di grande importanza ed è un fatto che mette la scienza sulla
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Tutte queste si trovano nel Cigno, e il lettore avrà già da sè notato come questa costellazione sia feconda di tali oggetti singolari.
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Le stelle colorate in giallo-ranciato e rosso, in genere possono dirsi tutte variabili: tali sono α Orione che cambia irregolarmente quasi di una
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lascia ancora in sospeso la spiegazione di questi fenomeni, ma è già molto aver rilevato il parallelismo fra tali fatti.
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tanti milioni di miglia di distanza! Ma tali fatti sono anche più sorprendenti per un altro titolo. Essi ci rivelano che lo spazio è seminato da
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il latino. In pratica pareva sua intenzione d’indicare con tali lettere l’ordine stesso di grandezza; ma, sia per inavvertenza sua, sia perchè le
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vederli in un buono strumento competente, ricorrendo per molti altri al catalogo di tali oggetti che diamo appresso.
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interna la quale con tali mezzi trovasi molto complicata. Uno è quello di illuminare leggermente il campo del cannocchiale, col chè le parti più deboli
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sembra una coda di cometa attaccata alla stella, tali le tre linee stellari che partono dalla nebulosità in A. R. = 21h 32m 26s Decl. = − 23° 47' 59
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tali che fossero sicure entro un piccolissimo numero di secondi, tali moti si doveano confondere per moltissimi anni cogli errori di osservazione
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3.° Esaminando teoricamente tali movimenti è facile comprendere che essi possono essere o reali o apparenti, o l’uno e l’altro insieme. Nel primo
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non fossero che moti apparenti, e come dicono gli astronomi parallattici. Ma se una gran parte di tali movimenti è dovuta a tal cagione, certamente non
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A fine di riuscire nell’intento malgrado tali difficoltà, analizziamo separatamente i fatti, e cominciamo dal supporre immobili tutte le stelle
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tali moti apparirà nulla, mentre invece risulterà in piena evidenza il moto unico dovuto alla traslazione solare.
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a questi lavori tenne dietro quello diW. Struve che assegnò per tali coordinate:
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La vicinanza di tali corpi può derivare primieramente da un semplice effetto di prospettiva, in quanto che due stelle tra loro lontanissime si
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3a grandezza visibili entro 5 in 6 secondi di distanza e meno ancora, come ha dimostrato Struve. Ora di tali ne abbiamo più di un esempio, come α
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sensibilmente la stessa distanza per lunghissimo tempo. Tali sono le due succitate di α Centauro, le due di Castore, la γ (Gamma) della Vergine, ξ (xi) dell
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Onde è mestieri premunirsi da tali errori col moltiplicare non solo le osservazioni, ma anche con una conveniente e saggia riduzione. Non solo in
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Vi è però un caso che non si può esaurire con tali principii, ed è quando l’orbita vera si proietta in una linea retta, sulla quale il piano dell
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osservazioni di Herschel. Col tempo spariranno certamente tali differenze.
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erano influenzate dalla perturbazione prodotta da tali astri invisibili. I movimenti irregolari che manifestavansi in Sirio e Procione fecero credere
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devono esser retti da leggi speciali. Infatti perchè tali sistemi siano permanenti è mestieri che stando ferma la legge della gravitazione universale essi
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Una idea di tali sistemi può aversi dalle stelle che formano alcune nubecole isolate come quelle da noi già descritte (v. capo precedente § IX) e
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più facili queste misure, tali unità saranno forse una base generale e naturale de’ sistemi metrici perfezionati, nè ciò deve sorprendere, perchè vi è
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Fu appunto dietro tali studii che il celebre astronomo concluse: l’astronomia Cinese aveva avuto i suoi principii in un’epoca antichissima in cui l
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pure sul Sole, così la loro parallassi relativa è solo come 3 a 7. Ad onta di tali svantaggi pure le osservazioni di Venere fatte da Lacaille diedero una
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, poichè i nodi dell’orbita corrispondono ai luoghi ove il Sole è in Dicembre e in Giugno: avviene pertanto che in tali stagioni mentre una stazione m ha
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qualche cosa alla corte, con ciò stesso fu benemerito della scienza positiva, e non deve rimproverarsi per ciò, poichè senza tali concessioni
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Quindi siccome la parallasse di un secondo suppone una distanza di 206265 di tali unità, si richiederanno 3 anni, 224 millesimi per percorrerla
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a tali enormi distanze che le loro azioni reciproche devono esser minime ed insensibili, e perciò sono anche minimi i loro moti proprii apparenti.
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circostanza il numero sarebbe almeno 90 stelle per campo, e ciò anche lasciando fuori tutti quei campi in cui si offrono ammassi tali da dare più di 200
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crescente verso il centro in tal modo, che è impossibile non riconoscerle sistemi speciali. Tali sono i numerosi gruppi isolati nel cielo e moltissimi
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piccole; perchè, oltre quelle che sono realmente tali, vi si dovranno aggiungere tutte quelle che sono realmente grandi, ma appariscono piccole per
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perpetue in orbite chiuse perfettamente. Nè osta il dire che allora tali sistemi non sarebbero stabili, perchè forse colle collisioni loro questi astri
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nella Via Lattea si trovano già tali, che senza esser globulari sembrano dare idea di sistemi parziali.
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superiori a quella di Nettuno fra le più compatte e definite come sono le planetarie e le trovammo avere esse dimensioni tali che la nostra imaginazione
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quella del 1843 in Marzo. In tali circostanze la loro massa essendo penetrata da calore enorme, deve esser in parte volatilizzata, e per la rapidità
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Sciolta una volta la briglia a tali idee, si è venuto supponendo che molti mondi simili al nostro esistessero nello spazio, ma a noi ignoti, perchè
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cui si fanno que’ movimenti, che pure superano in velocità, molte volte, quello della nostra terra! Tali configurazioni però varieranno e allora
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In mezzo a tanta moltitudine pochi gruppi risaltano indicati dalla natura come spontaneamente congiunti. Tali sono le sette stelle presso al polo che
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al primo e che volgevasi direttamente alla stella. Per tali difficoltà nessuno vi fu che si occupasse di questi studi, tranne il Lamont che ripetè le
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Il numero più o meno abbondante delle macchie dipende dalla copia delle eruzioni solari, e quindi dalla attività interna dell’astro che produce tali
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chimica; sulla natura ed origine di tali spettri discorreremo appresso. Tali sono i quattro tipi principali che racchiudono quasi tutte le stelle.
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fenomeni che sono stati finora soggetto di tante congetture, ma di questi parleremo quando tratteremo di tali stelle. In queste principalmente e
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che hanno ottenuto fotografie di Sirio e di α Lira trovarono nel violetto e ultra violetto zone affatto diverse dal Sole. Tali osservazioni sono
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