Le Stelle. Saggio di astronomia siderale
L’Eliometro è uno strumento in origine destinato a misurare il diametro del Sole (Eλιος) ed era composto di due obiettivi distinti, e tale era quello
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valore della luce relativa di varie stelle. Questo strumento ha il difetto che se le fessure siano troppo strette produce un colore rossastro che nuoce all
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Oxford applicò a questo studio un magnifico Eliometro. L’Eliometro è uno strumento in origine destinato a misurare il diametro del Sole (Eλιος) ed era
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facilmente (quando vi sono) dirigendo lo strumento sull’orlo del Sole con fessura alquanto allargata. Dico quando vi sono, perchè esse non sono punto
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sere agitate e di molta scintillazione con un grande strumento, si vede la loro immagine diffusa, mal terminata, e circondata da raggi e quasi composta
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spettrali in mezzo al movimento delle ondate fu accertata al nostro stesso strumento da vari astronomi e tra gli altri dal chiarissimo sig. Prof. Respighi
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Vi sono però altri accessorii rivelati da questo strumento che esigono una spiegazione. Abbiamo detto che le ondate luminose vanno percorrendo lo
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contemporanei, poichè con un solo sguardo al prodigioso strumento restavano sciolte infinite questioni agitate da secoli su questa misteriosa
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vederli in un buono strumento competente, ricorrendo per molti altri al catalogo di tali oggetti che diamo appresso.
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notabili. Però quella uniformità non è che una illusione derivante dallo strumento, e con varii artifizi si può scoprire la loro organizzazione
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: perirà lo strumento che la misurò, passerà l’astronomo che la determinò e la sua generazione, ma il punto resta qual termine fisso di eterna stabilità
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VII. Lord Rosse col suo colossale strumento ha riconosciuto che queste ramificazioni sono tracce di archi spirali.
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. Per fare una buona osservazione non basta l’abilità dell’astronomo, si esige anche una grande perfezione nello strumento, e questi non si ebbero
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strumento chiamato circolo meridiano o strumento de’ passaggi. Consiste questo in un cannocchiale che è mobile esattamente nel meridiano, e osservano i
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può leggersi l’arco di rotazione, cui si è girato le strumento. Se si ha da determinare la posizione di una stella S rapporto ad un altra O, si
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mediante un indice che percorre un circolo graduato può leggersi l’arco di rotazione, cui si è girato le strumento. Se si ha da determinare la posizione di
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Dovendo gli astronomi determinare sovente la posizione degli astri fuori del meridiano, lo strumento sopra descritto non potrebbe servire. Allora si
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. Questa conclusione spaventò i suoi contemporanei, ma era la sola legittima, che ingrandiva a milioni di volte l’opera di Dio. Però il suo strumento
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naturale a giudicare una stella maggiore del vero, quando si faccia la sua stima a sola vista, senza l’aiuto di qualche strumento.
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abbiamo trovato traccia di linee lucide, forse anche in essa sono ancora vaste masse gassose agglomerate. Ma per questi studi uno strumento come il
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stesso oggetto nella stessa sera e allo stesso strumento, si hanno talora grandissime differenze. Nessuna meraviglia dunque che differiscano disegni
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quali ne rendono l’uso difficile ed incerto, onde ne ommettiamo la descrizione. Per fare le osservazioni ordinarie anche senza strumento; e soprattutto
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strumento.
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I prischi osservatori benchè sprovveduti d’ogni strumento di precisione, pure mediante il mezzo semplicissimo degli allineamenti presi o ad occhio
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Le sfumature intermedie sono innumerabili e non si possono descrivere; è mestieri prender pratica allo strumento.
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composizione della loro luce. Egli ripetè le sue osservazioni in America collo stesso strumento e concluse che il clima ha pochissima influenza sul risultato.
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laboratorio. Sì grande progresso della scienza è dovuto al piccolo strumento, lo spettroscopio. La luce qual viaggiatrice industriosa è quella che ci reca
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le luci dei corpi celesti erano identiche. Lo strumento da lui usato fu dapprima un teodolite con cannocchiale di sole 13 linee di apertura avanti al
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grandezza ed avente un angolo di 37° 40'. Con questo strumento ottenne spettri più vivi ed estesi. Riconobbe in Castore la stessa riga del verde che avea
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La figura qui annessa rappresenta la parte essenziale dello strumento. q m fig.6 è il prolungamento del tubo della Fig. 6 gran lente, p e il prisma
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I risultati ottenuti dal Donati con questo strumento furono pubblicati nel 1862 in una importante memoria nella quale erano figurati, descritti e
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La costruzione di questo strumento è notissima, pure non sarà inutile di darne qui un cenno. Esso è composto di due cannocchiali: uno K C fig. 9, che
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La costruzione di questo prisma appena venne conosciuta in Francia diè origine ad uno strumento che dovea avere gran parte nella scienza spettrale. L
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riflettere dentro allo strumento una luce artificiale, posta lateralmente. Il bottone B serve ad allargare e stringere la fessura.
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perfezione del nostro obbiettivo di Merz. Lo strumento fu ordinato immediatamente, ma esso non giunse che al decembre dello stesso anno. Intanto
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Gli spettroscopii a visione diretta sono più comodi, ma allungando molto lo strumento, in certi casi, per la strettezza delle cupole mobili possono
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mezzo di un pezzo OO', che permette tutti i movimenti intorno all’asse ottico dello strumento come un micrometro di posizione. Al tubo suddetto è
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Tale è lo strumento. Però ad intenderne bene certe particolarità per l’uso della spettroscopia stellare, sono necessarii alcuni schiarimenti.
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avere i mezzi da introdurre le luci artificiali dentro lo strumento col che si fa a meno di qualunque scala. Però attesa la debolezza degli spettri nelle
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poteva prendere comodamente anche solo col tempo dei passaggi! Come saggio della bellezza degli spettri ottenuti con questo strumento può vedersi quello
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Però, benchè sì eccellente, questo strumento è molto costoso, e non era sperabile che venisse molto diffuso, ed essendo non molto comodo per le
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Questo strumento è semplicissimo, ed è disegnato in sezione, nella fig. 15. Esso consiste in un prisma a visione diretta P, Q, P', Q', P" dietro il
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e sfumate. Da principio il celebre sig. Huggins, credette questo dovuto a difetto del nostro strumento, ma ora ha convenuto ancor esso della verità
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Queste figure danno una idea di ciò che si vede nel campo dello strumento: ora veniamo ad alcuni risultati più particolari.
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illusione, nè difetto di strumento, si provò da ciò che mentre col prisma obiettivo in β Gemelli le sue righe fine erano nettissime, in Sirio e α in Lira
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difficili e si richiede per l’impressione fotografica da 20 a 30m di tempo con immobilità assoluta dell’aria e moto perfetto dello strumento. Cosa ben rara
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