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incandescenti sotto forti pressioni, o tutto al più sarebbe solcato da righe più lucide. Nelle ecclissi solari si è potuto vedere questo strato
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sfumatura scura. Talchè la sostanza sembra anche qui carbonio: in α Ercole la zona larga unica sarebbe divisa profondamente colà ove già si vede una piccola
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rosso proporzionalmente scarso, e paiono come vedute attraverso un velo verde. Sarebbe ciò effetto della massa nebulosa attraverso alla quale sarebbero
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superbo fatto la cui spiegazione non è ancora scevra da tutte le difficoltà. Noi abbiamo aspettato a trattarne in questo luogo perchè la sua analisi sarebbe
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essere, e soltanto essa sarebbe ad insufficiente temperatura per dare spettro lineare. 4.° Finalmente essi trovansi quasi tutti sulla zona delle
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, perchè si sarebbe condensata in istelle, non è ancora abbastanza solida. Una stella molto viva, ecclissando la Nebulosa, la fa sparire: così
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celeste in direzione a quel moto perpendicolare, sarebbe di 3",508 in 70 anni in Asc. R. e 0",800 in declin e di 3",597 nel circolo massimo Op. cit. pag
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Però anche questo sarebbe un criterio non infallibile, perchè potrebbe essere che i moti proprii si manifestassero solo con piccolissime differenze
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stati recentemente molto mutati dalsig. Hind. (v. il quadro superiore) La parallasse accettata ora sarebbe = 0",928, e la massa del sistema = 1,79 quella
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moti maggiori che le piccole, onde se non sarebbe difficile trovare due stelle uguali in grandezza con moto uguale o poco diverso (come 61 Cigno), è
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cielo sono congiunte tra loro con legame fisico; e forse non sarebbe esagerato il dire la metà. Vedi l’opera di Struve più volte citata Stellarum
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la moltitudine loro ciò sarebbe stato impossibile, o sarebbe stato troppo lungo ne contava una proporzione. Queste enumerazioni egli chiamò star
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sarebbe 93250m, cioè minor del vero.
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grado sarebbe 93250m, cioè minor del vero. . Gli antichi nulla ci hanno lasciato di più preciso. Vero è che se crediamo a recenti studi egiptologici il
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Attese queste diversità nei meridiani, sarebbe stato più ragionevole prendere come si pretende che facessero gli Egizi la 10 milionesima parte del
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perfetta sarebbe la lunghezza delle onde luminose emesse nella radiazione di certe sostanze elementari, come per es: l’Idrogeno, il Sodio ecc. ma l’estrema
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'TP eguale a cost1 SP alla quale sarebbe veduto da un osservatore nel Sole, poichè la direzione delle due rette condotte dal Sole e dalla Terra al punto
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’equinozio corrispondeva vicino alle Pleiadi, cioè 1460 anni avanti l’èra volgare, il che non sarebbe molto lontano dall’epoca della costruzione della
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congiunzione inferiore viene a un terzo circa della distanza della Terra al Sole, quindi la sua parallasse sarebbe tripla di quella del Sole. Ma Venere non ha il
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orologio, e un cannocchiale, e un secondo in arco di parallasse sarebbe dato per due o tre minuti di tempo. Talchè questa parallasse per piccola che
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Sole, mentre questo contatto non sarebbe ancora visibile per l’osservatore posto nel centro della Terra. Si avrà dunque per ciò un ingresso accelerato
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circa 30m in tempo, onde se l’osservazione dei contatti potesse riuscire esatta a 10" di tempo, la parallasse lo sarebbe a 0," 05 ossia mezzo decimo di
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tale ritardo nella pubblicazione di questi lavori, dovendosi ridurre non solo le osservazioni de’ passaggi diretti di Venere sul Sole, il che sarebbe
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dipende da un errore che nelle misure ordinarie sarebbe pari alla grandezza di un capello veduto (se fosse possibile) alla distanza di 40 metri, perciò
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3.° Che questo moto non era dovuto alla parallasse, perchè da questa la stella sarebbe stata spostata in un piano passante per la direzione del Sole.
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campo del cannocchiale principale. Senza questi aiuti sarebbe impossibile far le misure delle stelle vicinissime, poichè il moto diurno della sfera è
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legge fotometrica, e il loro splendore medio è tale quale sarebbe se una stella di ordine superiore fosse allontanata del doppio, col che essa
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appena il diametro di 0", 0093, cioè non arriverebbe al centesimo intero di secondo; onde non sarebbe misurabile. L’intensità della sua luce sarebbe
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conoscere la natura, e sarebbe tempo perduto l’occuparvisi intorno: l’altro è la troppa timidità di congetturare, perchè così si perde il frutto delle
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conseguenza diretta, la quale sarebbe che il nostro Sole è più presso al limite della massa galattica dal lato delle 6or che da quello delle 18h, e volendosi
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circostanza il numero sarebbe almeno 90 stelle per campo, e ciò anche lasciando fuori tutti quei campi in cui si offrono ammassi tali da dare più di 200
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Prima di passar oltre diremo che sarebbe grandemente desiderabile che questi lavori fossero ripresi da capo, che le cifre delle densità stellari
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suo piano; talchè a distanze 0,86 che corrisponde a 60° di elevazione sul piano galattico, la densità sarebbe appena 0,005 di quella del piano e le
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notato da Struve. Il limite delle stelle visibili ad occhio nudo fino alla 6.a grandezza, secondo Heis, sarebbe in tutto il cielo = 6800, il che dà D.h
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Ma oggidì che il sistema stesso solare è tanto modificato e riconosciuto così svariato, sarebbe ozioso il voler continuare sulle loro pedate. Infatti
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diametro dell’orbita della terra sarebbe impercettibile. Appena potrebbesi scorgerne una pari a quella di Giove e di Saturno: vedemmo molte esser
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unità il viaggio della luce nel tempo di tre anni e un quarto (quale sarebbe per una stella che avesse un secondo di parallasse), ma questa distanza
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16.° Sarebbe però bene angusta veduta quella di voler modellato l’Universo tutto sul tipo del nostro piccolo globo, mentre il nostro stesso
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sarebbe già estinta. L’attività è fondata sulle differenze di energia nelle diverse regioni, e questa energia tendendo sempre a livellarsi ed eguagliarsi
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un astro, che posto alla distanza stellare, sarebbe di sesto ordine! Cioè come quelli che sono appena visibili ad occhio nudo.
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profittando dei lavori fatti nell’ultimo quarto di secolo, ma questo sarebbe lavoro gigantesco e di enorme spesa.
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settima. Il loro numero totale sarebbe di 5421 nel cielo visibile a Münster che è 0,8 della sfera intera, onde, supponendo che nel resto le stelle
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Da questa appariva che una stella di prima grandezza allontanata del doppio, triplo, quadruplo sarebbe comparsa di seconda, terza, quarta grandezza
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Wollaston, d’onde quella del Sole ad α Centauro sarebbe come 21955009000 a 1, e siccome di α Centauro si conosce la distanza, si calcola che il suo
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, sarebbe almeno imprudenza il concludere la variabilità di Vega dal silenzio di Arato.
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birefringente ad una lamina cristallina a doppia refrazione, come sarebbe un Polariscopio di Arago: egli avrà in esso tutte le gradazioni possibili
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molta importanza: il pretendere di conoscere la loro natura materiale e composizione chimica si sarebbe creduto un assurdo; fortunatamente ciò non è
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la massa di flint sarebbe stranamente difficile ad aversi. Per comodità di trovare le stelle abbiamo montato sul corpo del grande cannocchiale un
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. Era persuasione comune che per fare un prisma da servire per un obiettivo di nove pollici ci sarebbe voluta una massa di flint enorme, ma dalla
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certamente meraviglie inaspettate; soprattutto se questi strumenti si collochino in siti opportuni, come sarebbe per esempio sull’Etna o altri monti elevati
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