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facilmente (quando vi sono) dirigendo lo strumento sull’orlo del Sole con fessura alquanto allargata. Dico quando vi sono, perchè esse non sono punto
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Quando la macchia sta proprio sull’orlo del Sole essa ci si presenta per taglio, e realmente è invisibile, ma dalle leggi della rotazione solare si
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ordinariamente un fenomeno assai singolare. Quando la macchia sta proprio sull’orlo del Sole essa ci si presenta per taglio, e realmente è invisibile, ma
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’assorbimento della luce della fotosfera solare, prodotto da queste masse vaporose eruttate dall’interno. Queste masse quando sono all’orlo, sono visibili
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fatto poi che alcune, come Aldebaran e Arturo si accostano al terzo e mostrano traccie di zone quando si vedono di color rosso carico, prendendo così lo
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, tranne Venere in casi eccezionali e specialmente quando ha fase assai stretta.
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raggio che lo percuote senza mutar posto affatto. Altrettanto succede quando si vede un lume lontano attraverso un prisma gigante, come per esempio quelli
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così si produce quel moto progressivo. Ma siccome il moto delle onde spettrali è incerto e spesso contrario quando i venti sono forti, è evidente che
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Tali comparse in mezzo alla mirabile stabilità della sfera stellata, quando accadono son fatti troppo singolari per non eccitare l’attenzione dei
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stella fu studiato quasi esclusivamente dal signor Huggins che ne diede la figura qui sopra 31. Quando giunse a noi la notizia essa era assai indebolita
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sia associato un periodo più lungo di 88 anni che ne varia i massimi e la loro durata di circa 25 giorni. Nella sua piena luce è gialla, ma quando è
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dello spettro. Quando sono nella massima luce sono gialle; le loro righe sono fine, e lo spettro si accosta al secondo ordine ben deciso, ma quando
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Tutti questi oggetti possono esser decomposti con mediocri ingrandimenti. Galileo quando scoprì tante meraviglie formò il concetto di dare de
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accadeva alla Nebulosa di Argo quando la stella η (eta) era di prima grandezza; ora che è divenuta di quarta la nebulosità vi è marcatissima. Si è detto
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primi osservatori ora sono dentro. Ma ciò secondo noi mostra troppa fiducia negli antichi disegni, quando l’arte di questi lavori non era così
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Comete. Nell’infanzia della scienza, quando la sfera celeste si concepiva una vôlta solida le stelle erano necessariamente stimate fisse, e per giunta
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questi movimenti, e perciò l’importanza di questi fatti è assai grande. Ma essa apparirà maggiore quando avremo studiato questi moti in relazione di
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Per comprender questo, è mestieri presupporre che quando le stelle non siano collocate tutte ad una stessa distanza, cioè fissate sopra una sfera
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Questa grande scoperta è dovuta pure aW. Herschel. Quando questo astronomo ebbe perfezionato i suoi strumenti fino a poter penetrare più di tutti i
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rovescia; onde la compagna è al Sud apparente, quando realmente sta al Nord.
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soddisfa al perimetro trovato, e quando ciò si verifichi la curva sarà una ellisse e se la curva venga aperta si vedrà se sia un iperbola secondo il
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Vi è però un caso che non si può esaurire con tali principii, ed è quando l’orbita vera si proietta in una linea retta, sulla quale il piano dell
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Ma in realtà anche il semplice contare le stelle non è facile. La vista si confonde, e quando si è al trarre delle cifre precise il loro numero
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eccentrici di primo e second’ordine pei pianeti, la Terra seguitò ad esser sempre il centro di tutti i moti. Le menti non si quietarono se non quando
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elongazioni. Sia (fig. 54) S il Sole V il pianeta T la Terra Fig. 54 : tirando una retta TV tangente all’orbita del pianeta supposta circolare, quando il
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distanza angolare del pianeta al Sole, ossia misurare l’angolo di elongazione PTS. Suppongasi ora che si abbia un’altra osservazione fatta quando il
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indiretto di osservare la distanza di un pianeta della Terra. Scelse a questo effetto il pianeta Marte, che quando sta nella opposizione viene ad una
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Fra i pianeti che nella combinazione de’ loro movimenti si avvicinano alla Terra più del Sole trovasi Venere: questa quando sta nella sua
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Il metodo di Halley consiste nell’osservare il tempo che impiega il pianeta ad attraversare il disco solare, quando stando esso nella congiunzione
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) essendo inclinato all’ecclittica EE, il passaggio Fig. 62 non sarà proiettato sul Sole salvo che quando Venere sta o nel nodo N delle due orbite, o
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entrata, se non quando esso è già accaduto, e l’uscita essendo sempre incerta, atteso le ondulazioni del lembo solare. Restano dunque veramente utili i
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È manifesto che questa specie di collo Fig. 71 o legamento nasce da una diffusione dell’orlo solare, e che il vero contatto non è quando Venere
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di 2,203, per la sua eccentricità veniva in certe opposizioni ad una distanza dalla Terra un poco minore di quella del Sole, quando essa stava nel suo
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tutti i punti dell’orbita della Terra, tanto quando Giove era nell’opposizione, che quando era nelle vicinanze delle congiunzioni, per quanto
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, fu sorpreso quando al muoversi della barca vide la pioggia scendere tanto obliquamente verso di lui che fu costretto ad internarsi dentro il casotto
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La grandezza del Creato è una di quelle idee che spaventano la piccola mente umana. Quando si annunziò la prima volta, che rotte allo spazio etereo
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Tutti gli astronomi posteriori a Galileo tentarono la determinazione della parallassi, e quando Flamstead, Roemer e Picard ebbero scoperta la
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tale assunto. Tuttavia se ciò è vero per un numero limitato di poche stelle, la cosa è diversa quando si tratta di un numero molto grande di esse e
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grandezza quando siano i movimenti ridotti alla sola componente perpendicolare al raggio visuale. Ciò malgrado anche qui ci viene in aiuto la regola di
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24.° Nè siamo ancora alla fine delle maraviglie, lo saremo soltanto quando cesseremo di studiare. Fu già un tempo in cui tutto il sistema solare si
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ed appariva anzi molto inferiore quando se ne esaminava lo spettro: allora appena era uguale a Regolo. Una luce elettrica regolare fatta con pila di 50
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e dalla luce zodiacale ed è spesso avvivato da debole Aurora Boreale il che rende difficile separare ciò che spetta alle sole stelle. Quando spunta la
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, la quale quando è tirata da diverse sostanze, col suo diverso colore dà un campione fisso, senza il quale l’osservatore è obligato a ricorrere solo
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Benchè avessimo letto la memoria di Donati ove parla del prisma obiettivo di Fraunhofer, noi realmente non ne fummo colpiti, e quando facemmo questa
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cercatore è disposto in modo che quando la stella è nel campo del primo, girando l’equatoriale in ascensione retta, la stella viene nel campo del cercatore
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, sfumate, che quando è completo sono in numero di nove disposte come altrettante colonne scanellate vedute in fuga e aventi la luce illuminante dal lato del
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posto relativo che esse hanno su questi spettri quando si ricevono ambedue sulla fessura, col meccanismo già descritto del piccolo prisma posto avanti
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variabile, le zone diventano fosche assai quando essa è molto rossa e piccola. Diminuiscono poi di nerezza e anche di larghezza quando è gialla e grande. α
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spettro solare: del sodio D, del magnesio b, F e C dell’idrogeno collocate al posto relativo che esse hanno su questi spettri quando si ricevono
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fenomeni che sono stati finora soggetto di tante congetture, ma di questi parleremo quando tratteremo di tali stelle. In queste principalmente e
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