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1°. La D del sodio non combina punto colla prima linea scura della 152 Sch. ma però combina con una zona più debole, ma la b di Arturo combina bene
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stata incompleta prima di conoscere gli studi spettrali.
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Tale pertanto è la spiegazione del fatto fondamentale della scintillazione che riunisce le idee di diversi fisici emesse anche prima della invenzione
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Per procedere con qualche ordine parleremo prima delle stelle passaggere, o come le chiamano temporarie, indi delle stelle periodiche, e finalmente
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Anno 827; anno incerto, ma sicura l’epoca entro la prima metà del secolo IX e ne parlano gli astronomi Arabi sotto il regno del Califo Almamoun. La
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loro aperto un campo ben più largo di ricerche. La prima stella a cui toccò in sorte questo studio fu quella del 1866, col che si inaugura veramente un
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1.° che la prima stella (α = 20or 5m 22s, δ = + 35° 48') ha le sue due righe principali in coincidenza con le due suddette della stella campione dell
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apparve di prima a Burchell, e nel 1834 di prima in 2a ad Herschel, che nel Dicembre del 1837 la vide di prima e superiore ad α Centauro: diminuì nel
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La prima è quella di un periodo più o meno corto determinato dalla occultazione della stella per un corpo opaco. Tale è Algol. La seconda quella di
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indicati prima, e poscia confermati da più grandi istrumenti. La fig. 1 Tavola VI rappresenta la magnifica planetaria del Sagittario posta a 19h 36m 3s
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sono rapidamente condensantisi al centro, simili, e similmente orientate: forse sono in reciproca dipendenza. La prima ha lunghezza circa 7' e larghezza
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movimenti. Questa parte è una materia tutta differente dalla prima, ed esige misure assolute di grande precisione. Quindi anche questo è uno studio
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In questa tavola la prima colonna contiene il nome della stella, la seconda la sua posizione approssimata in Ascensione retta α in ore e minuti, e la
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primitiva più energica, ed eccentrica; vedremo fra poco l’importanza della prima di queste conseguenze.
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’ammettano pel suono in cui esse sono longitudinali. A questa teorica, e specialmente alla sua prima parte può ragionevolmente opporsi quanto segue. Dopo
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Ciò si capisce meglio supponendo che la molecola si fermi dopo finita la prima ondulazione, poichè tutte le onde che nasceranno dalla prima si
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A questa teorica, e specialmente alla sua prima parte può ragionevolmente opporsi quanto segue. Dopo fatta la prima vibrazione che sarà accorciata
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arriva la seconda avanti che la prima sia sviluppata, di sapere dico, se questo incalzarsi possa equivalere o no, per l’effetto ottico, ad un
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osservazioni de’ vecchi astronomi prima di Keplero per le osservazioni solari e planetarie.
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che essi fossero da tal causa perturbati. Questa congettura è stata verificata pienamente, perchè si è ora scoperto che la prima di queste due stelle ha
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pianeta ha compiuto un intero giro attorno al Sole, cioè distante dalla prima precisamente quanto è il tempo della sua rivoluzione attorno al Sole: esso
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dai geometri. Così se trattisi della distanza lunare, che è il corpo più a noi vicino, dovremo prima trovare una base opportuna, e su questa base
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, la prima passerebbe avanti al Sole ad ogni rivoluzione sinodica, cioè ad ogni sua congiunzione inferiore. Ma il piano dell’orbita di Venere VV' fig. 62
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nella prima stazione la durata è allungata, nella seconda sarà ritardata e viceversa. Quindi le durate dei tempi in cui si descrivono le corde sono rese
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dal lato destro V uscirà Fig. 68 Venere per l’osservatore O prima che per C fig. 69) e in queste stazioni combinate sarà accorciato. Fig. 69
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Oltre le incertezze suindicate dell’ingresso di Venere, le ultime osservazioni ne hanno manifestato questa volta un altra non sospettata prima. I
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pioggia calma come prima. Era dunque un fenomeno di composizione meccanica di movimento assai ovvio a concepire e che ogni giorno si prova andando in
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W. Herschel fidato sui nuovi suoi strumenti di forza non prima conosciuta, tentò il problema, ma indarno; fu però compensato ancor esso colla
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partendo da quelle di prima grandezza va fino agli ordini più minuti. Questa scala è nel quadro che più sotto soggiungiamo, (vedi il quadro appresso
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Risulta dunque che dando alle stelle di prima grandezza la parallasse di un decimo di secondo, avremo per esse il tempo della luce = 32 anni, e per
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porterà a molte ed importanti conseguenze. Ma prima di venire a concetti teorici di qualunque specie sulla distribuzione reale, è necessario esaminare
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Dalla semplice ispezione del globo apparisce che in somma il maggior numero delle stelle dalla prima alla quarta grandezza trovasi in questa zona. A
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Prima di passar oltre diremo che sarebbe grandemente desiderabile che questi lavori fossero ripresi da capo, che le cifre delle densità stellari
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Se le stelle ci appaiono più dense, solo perchè le linee visuali sono più lunghe, come esigeva la prima supposizione di Herschel; la proporzione
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Perciò riassumendo dai paragrafi precedenti la numerazione delle stelle, abbiamo la seguente tavoletta, nella quale la prima colonna dà le grandezze
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Per le carte più scientifiche e dettagliate che comprendono le stelle telescopiche, noteremo in prima il grande atlante di Harding, in foglio grande
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noi, che per le stelle di prima grandezza, aventi un decimo di secondo di parallasse, cioè 10,000 (dieci mila) anni!
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21.° Il calore è la forza prima che anima l’Universo; e il calore non è che il movimento. L’energia si trasmette da un corpo all’altro mediante un
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spazio. Essa è la causa prima dell’incandescenza degli astri per la forza viva prodotta nella caduta delle masse che determinò la loro condensazione
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» 12. L’ultimo periodo di Schmidt è 330 giorni esatti, prima davasi 331.33
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La prima colonna contiene i nomi volgari delle stelle secondo le costellazioni, le lettere di Bayer e il nome particolare se la stella lo ha. La
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dette di prima grandezza, le minori di seconda e via discorrendo fino al numero di sei gradi distinguibili. L’occhio nudo si ferma a questo, il resto lo
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Questi gradi di luce non sono distinti da nessun limite fisso e misurato, ma sono meramente arbitrarii e di convezione. Così la categoria di prima
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, altri combinando i gradi stessi tra i quali sono collocate. Così con (1.2) cioè prima e seconda, indicano che sta tra la prima e la seconda. Con (2.3
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Da questa appariva che una stella di prima grandezza allontanata del doppio, triplo, quadruplo sarebbe comparsa di seconda, terza, quarta grandezza
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esprime la grandezza della stella, la sua intensità di luce rapporto ad una di prima grandezza sarà espresso per 0,424n-1. Confrontando poi le sue
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grandezza è circa un quarto di una di prima, e che il rapporto fra quelle di seconda, terza e seguenti fino alla sesta può assumersi come costante ed
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importanti e delle più studiate. VediW.H. Smyth Sideral Chromatics, pag. 56 e seg. Dalla loro raccolta numerosa risulta, che la prima e più grande delle
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prima del piano di convergenza dei raggi, si formano dietro la lente due fochi lineari separati, che sono posti a distanze differenti dall’obbiettivo
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Però queste due figure sono come limiti: nella prima, di α Orione, le righe nere sono intensissime, e le zone sono deboli: ma la stella essendo
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