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assorbente e si è trovato che in genere è assai poco elevato, e solo si solleva notabilmente in occasione di alcune crisi che costituiscono quelle che noi
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costanti, ma vanno e vengono e durano poco, e cambiano rapidamente. La fig. 20 mostra la serie delle protuberanze osservate in pieno Sole in Roma nel giorno
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dentro un bicchiere nel fondo del quale è un poco di Benzina liquida. L’apparato più comodo per l’uso col cannocchiale è quello qui disegnato (fig
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Al Cacciatore è sottoposto il fedel Cane Maggiore che ha in bocca la più bella stella di tutto il cielo, e poco sotto il Lepre. Avanti al Lepre
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certamente di aver posto in cielo, ma che poco si collega alle antiche forme. Il gruppo più bello del cielo australe è la Croce, ma essa non è pari alla sua
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, oggetti che fanno anzi ben poco effetto nei cannocchiali, tanto le loro componenti sono separate. Magnifico però anche con buoni strumenti moderni riesce
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mirabile celeste. L’anello nell’interno è quasi circolare, nebuloso leggermente: nel mezzo vi è una bella stellina un poco eccentrica. L’anello
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molto sfumati, mentre gli esterni sono netti. Dentro vi è una stella di 12a un poco eccentrica e due altre minutissime appena visibili.
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cade un poco a sinistra verso F e non coincide con alcuna: sembra una dell’azoto. Col tubo di Geissler a scintilla forte e rinforzata dalla bottiglia la
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come dicemmo poco fa, alle variazioni della stella immersa in essa la quale ai tempi di Herschel era di 1a e ora è di 4a soltanto.
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primitiva più energica, ed eccentrica; vedremo fra poco l’importanza della prima di queste conseguenze.
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Considerando questo moto nello spazio dietro le distanze ipotetiche suddette, risulterebbe essere di poco più che un raggio e mezzo (1,623) dell
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dimostrato che la direzione del moto solare poco altera i moti particolari, come può rilevarsi dalla tavola stessa, confrontando il moto della colonna II con
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Ma non tutte le stelle vicinissime sono congiunte fisicamente fra loro, però la maggior parte può dirsi che lo siano, come vedremo fra poco. Nella
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Un mezzo per conoscere le stelle fisicamente doppie potranno un giorno essere i loro colori; ma finora questo mezzo è assai poco studiato.
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Presso Struve scarseggiano i colori rossi, che abbondano in Herschel: la ragione è chiara da ciò che le lenti tingono un poco gli oggetti in verde, e
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moti maggiori che le piccole, onde se non sarebbe difficile trovare due stelle uguali in grandezza con moto uguale o poco diverso (come 61 Cigno), è
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Vedremo fra poco come la posizione di questi gruppi è tale che fa sospettare che essi tengano luogo di qualche stella grande semplice isolata a
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catalogo di poco oltre a mille. Se non che questa impresa che parve degna di un nume, come la qualifica Plinio, non era una semplice nuda numerazione, ma
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poco.
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’Ecclittica, relativamente alla quale la precessione non altera che poco le latitudini celesti, ma solo le longitudini di una quantità uguale al moto del
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scoperta è quella che rende tanto preziose le osservazioni dei passaggi di Venere, come vedremo fra poco.
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lontananza è così grande, e l’angolo di parallasse così piccolo che ogni misura diretta riuscì impossibile agli antichi, ed è molto difficile e poco sicura pei
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, poichè non accadono che ogni secolo o poco più, e poi si rinnovano 8 anni appresso. Da quello del 1639 al 1761 corsero 122 anni, da questo al 1769
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nell’ultimo passaggio. Ma anche senza ciò la lentezza del moto di Venere rende un poco difficile tale istantaneo apprezzamento, e non è difficile che due
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Le osservazioni del 1761 diedero per parallasse solare dei valori varianti da 8" a 10", ma le circostanze erano poco favorevoli, quindi si ripeterono
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oltre 26° oltre i 180° geometrici. Questa luce è stata un poco di imbarazzo in determinare il momento dell’entrata del pianeta e la chiusura dell’arco.
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parallasse, ma ancora le longitudini delle stazioni, onde il risultato definitivo si farà aspettare non poco.
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e noi ne speriamo poco frutto, poichè è noto che il diametro solare in fotografia varia grandemente sulle lamine secondo la durata dell’esposizione
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relativa, è poco sensibile e nulla serve nella pratica: ma tra i pianeti superiori il signor Galle notò che Flora, la quale ha una distanza media dal Sole
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la madre seria (l’astronomia). Cosa ben un poco più grave. È facile sputar sentenze dopo due secoli di progresso: ma allora!
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volle investigarne la causa fisica, cosa che a Cassini poco interessava. Roemer pertanto (1675) dichiarò che queste differenze provenivano unicamente
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poco più che la distanza della Terra al Sole, collocati entro i limiti di una distanza media posta tra 2,201 (Flora) e 3,482 (Silvia).
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maggiori moti proprii, supponendole più vicine, ma con ben poco successo. La sola che sembra aver risposto con sicurezza è l’Alfa del Centauro che avrebbe
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dagli astronomi, abbiamo già molti materiali per illuminare un poco la nostra ignoranza. In questa materia dobbiamo sempre avere avanti agli occhi il
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s’accende nulla sen perde ed essa dura poco (Dante. Par. XV). Nulla è più sorprendente di sì costante varietà in tanta immutabilità. Mentre tutto è
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Sud, ecc. Questa confusa indicazione noi abbiamo voluto esaminarla un poco più in particolare, ed ecco le conseguenze a cui siamo arrivati.
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di second’ordine: le Orbite di tutti questi sono poco eccentriche e pochissimo inclinate all’Equatore dell’astro primario. Eranvi infine le Comete con
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mutuo intrecciamento, poichè sono distribuiti in una zona larga poco più di quanto è la distanza media della Terra al Sole. Conosciamo inoltre molte
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Di più esso Sole sta anche un poco fuori del piano della Galassia, perchè questa zona non costituisce realmente un circolo massimo, ma un circolo
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del cielo, come dicemmo poco fa che forse sono prodotti da masse assorbenti ed opache poste fra esse e noi. Forse il problema della natura delle
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periodo di poco più di un mezzo secolo dacchè le conosciamo competentemente, non ci ha mostrato traccia sicura di mutazioni, e questo lasso non può
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uguale a quello di Dorpat (di 9,6 pollici inglesi) e che abbiam trovato avere una forza penetrante poco diversa dallo specchio di Herschel di 18
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Benchè agli astronomi in genere poco interessi questa materia, perchè non spetta alla parte siderale di precisione, pure per molte questioni di
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valore e intensità assoluta di luce sarebbe 2,32 volte quella del Sole. La luce di α Centauro poco differisce da quella di Arturo e di α Lira ed è 1/4
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stella. Da alcuni calcoli un poco ipotetici si trova che questa stella avrebbe una luce intrinseca maggiore di quella del sole ben 63 volte. Vedremo in
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mostrano una astronomia originale indipendente dalla nostrana. Certi caratteri con cui si indicano le costellazioni dai Cinesi sono così poco capiti dagli
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2° La qualità de’ vetri degli obiettivi influisce assai e molto ancora la perfezione degli oculari. Gli specchi metallici tingono sempre un poco in
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definito del campo. Come ciò possa farsi lo vedremo fra poco. Allora si può sopprimere la fessura e il collimatore stesso e così semplificando lo strumento
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li estese non poco, ma prevenuto da morte non potè compirli nemmeno lui. V. Astronomische Nach, N. 2009, 2016, 2032, 2011. Il Vogel pure se ne è
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