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variazione di assorbimento ora maggiore ora minore.
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; altri permanenti come quelli della loro variabilità. Passiamo ora a trattare di questi.
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colori, andando ora verticalmente, ora in senso inclinato. La stabilità delle righe nere era pertanto un indizio sicuro che la stella realmente non si
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successivamente in rosso, giallo, verde, bleu ecc. Un occhio posto in quel punto vedrebbe l’oggetto luminoso comparire ora rosso, ora verde ecc. secondo il
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bleu la F. Ora ciò non accade e le righe son fisse. Per dar ragione di questa immobilità, è necessario ricordare l’altro fatto già accennato dianzi
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Anno 945; tra Cefeo e Cassiopea, posa sulla testimonianza di Leovitius che la estrasse da una cronaca manoscritta ora perduta. Essendo sui confini
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') che era di 5a grandezza e di color rossastro: essa diminuì ben presto, ed ora è di 11a e va ancora diminuendo.
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Anno 1670 scoperta dal Certosinop. Antelmo nella testa della Volpetta accanto al Cigno, ora detta l’11 della Volpe. Essa avea luce bianca ed arrivò
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Finora gli astronomi non aveano potuto che ammirare le fasi di tinta generale e le grandezze di queste stelle, ma d’ora in poi lo spettroscopio ha
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Molte stelle notate negli antichi cataloghi sono ora perdute, nè si possono tutte credere errori d’osservazioni: talune certamente erano pianeti, e
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lo studio è ora raddoppiato.
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servire di base ad una classificazione fisica delle stelle, tentativo finora non fatto da veruno, e che ora appena abbozzato merita grandemente di esser
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Ma di altri oggetti anche più misteriosi è seminato il cielo, che confusi dapprima coi gruppi, ora è indubitato che formano una classe o parte, cioè
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primi osservatori ora sono dentro. Ma ciò secondo noi mostra troppa fiducia negli antichi disegni, quando l’arte di questi lavori non era così
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risultare diversi; perciò col tempo esse dovrebbero separarsi: ora avviene che varie di queste stelle dotate di moti considerabili conservano
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sicurezza la natura curvilinea dell’orbita apparente, che col tempo vennesi sviluppando, e ora alcune di quelle hanno già compiuto più di un giro. Il
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indietro nella sua direzione di movimento. Ma per ora tali casi sono rari.
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coi potenti refrattori moderni. Secondo le osservazioni fatte a Washington, la seconda ne avrebbe più d’uno ma tutti questi sono ora messi di nuovo
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di non restare sorpresi. In un sistema di tanta eccentricità quanta α Centauro, i pianeti di questo sistema ora devono esser scaldati da due Soli
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ricchi di nuovi sistemi svolgendo le orbite ora appena abbozzate.
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d’ora; mentre in altri punti del cielo il campo ne contava una o due. La legge di distribuzione di queste stelle sarà soggetto di un altro articolo
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a cercare di capire come mediante movimenti di sfere concentriche alla medesima si potesse render ragione dei moti apparenti de’ pianeti ora diretti
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Astraendo per ora dalla piccola inclinazione che l’orbita del pianeta possa avere su quella descritta della Terra attorno al Sole: sia (fig. 55) S il
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ora dalle proprietà delle proporzioni si sa che può scriversi
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Vediamo ora come da questi passaggi si potrà determinare la parallasse.
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Ora durante il fenomeno vi sono in Terra delle stazioni che corrispondono al caso segnato a destra della fig. 66) e delle altre al caso indicato a
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Fra Marte e Giove sono ora conosciuti fino ad oggi (l.°Gennajo 1877) 169 piccoli pianeti detti asteroidi, i quali sono distribuiti in una zona larga
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3.° Comete. L’origine di questi corpi è forse estranea al sistema solare come vedremo al capo ultimo di quest’opera, ma ora molte di esse sono
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Alcuni pretendono ora che questa luce sia un mero fenomeno terrestre, ma le loro ragioni non ci hanno punto convinto. Il dire che questa luce
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parte del cielo. Tutti i grandi telescopi, siano a vetri, cioè refrattori, siano a specchio, cioè riflettori sono ora montati in modo consimile, e l
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. Ora la risposta è facile. Una stella avente una parallasse di un intero secondo dista da noi 200 mila volte più del Sole e 67 mila volte più che
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Vediamo ora quali raggi le sfere devono avere per contenere le stesse classi di stelle supponendo che la loro densità apparente sia anche reale. La
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Resta ora a vedere quale delle due serie sia conforme alla verità di fatto nello spazio celeste. Il saperlo direttamente è impossibile, ma
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Ugenio suppose le stelle disposte in modo uniforme, ma ora abbiamo veduto che questa idea non è sostenibile. Wright, Kant e Lambert dissero molto
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Comete periodiche e altre non periodiche; talune delle quali fanno parte di correnti paraboliche di corpuscoli minori, cioè i meteoriti, ora estese in
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Con questo però non voglionsi esclusi i sistemi stellari che ora son troppo ben provati nelle stelle doppie, triple e multiple, anzi varii gruppi
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queste. Sopra tutto le Nebulose sembrano fare un sistema lor proprio che ora passiamo a studiare.
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Raccogliendo ora le vele dopo la non breve corsa fatta negli spazi celesti, noi possiamo così riassumere i principali risultati.
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satelliti, e si credettero finite le scoperte. Ora invece quali radicali mutazioni nell’idea stessa del sistema! Ora sappiamo che attorno al Sole tra
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25.° Così non ha guari che si credeva lo spazio celeste popolato solo di corpi stellari definiti e compatti; ora vi abbiamo scoperte masse enormi di
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. Chambers nel 1876 gennajo la trovò rubino, di nona grandezza e tre quarti; ora è bel rubino.
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variabilità delle stelle in grandezza deve ora associarsi la variabilità di spettro.
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Omettiamo molte altre degnissime raccolte di numerose stelle, ma questo basti a far conoscere con quanta perseveranza e precisione sia coltivata ora
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. Tanto i gruppi naturali, che gli artificiali, inventati per legare gli uni agli altri si dissero Costellazioni o Asterismi. Le denominazioni ora in
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Ora si vede che il rapporto va scemando colle grandezze; il che è conforme al fatto ben conosciuto che il rapporto fra due luci è più facile a
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, Martis remissor, Jovis nullus — ora Sirio è notoriamente azzurrognolo. Malgrado i dubbi filologici eccitati su questo passo da quelli che han voluto
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delle luci. Però le osservazioni spettrali delle stelle sono assai difficili, e furono già credute quasi impossibili; ma ora le difficoltà sono superate
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Passiamo ora ad esporre i risultati ottenuti.
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Queste figure danno una idea di ciò che si vede nel campo dello strumento: ora veniamo ad alcuni risultati più particolari.
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Tale è in poche parole la costituzione del Sole che risulta dal complesso di tutte le ricerche più accurate fatte fino al presente. Vediamo ora come
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