Le Stelle. Saggio di astronomia siderale
deve tener sott’occhio le tavole I e II molto meglio del cielo stesso.
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esse vengono ad esser proiettate dentro il disco, e sulla vivissima fotosfera, allora trovandosi frapposte tra l’astro e l’occhio nostro producono un
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composta dalle Iadi, e il cui bel gruppo è ornato dalla rossa dell’occhio Aldebaran. Che il Toro aprisse altra volta la serie de’ segni rimane ancora
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Ad occhio nudo sembra che la stella muti continuamente posto, ma ciò non è vero in realtà. Le stelle subiscono certamente delle oscillazioni pei moti
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’occhio è formato da’ raggi che hanno attraversato diverse colonne d’aria.
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questi raggi elementari giungerà all’occhio dell’osservatore per esempio il rosso, non potrà parimenti giungervi il violetto, che essendo più refratto
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Ma se al Fig. 29 luogo del cartone mettasi l’occhio e si guardi la fessura attraverso il prisma essa fessura apparirà col rosso in basso e col
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Questo è il caso della stella, onde si vede che il raggio r che viene all’occhio è partito da un punto più alto che il raggio r.
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’occhio. Tuttavia paiono sufficienti alla spiegazione del fenomeno le semplici ondulazioni atmosferiche, le quali così agirebbero nel modo stesso che
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successivamente in rosso, giallo, verde, bleu ecc. Un occhio posto in quel punto vedrebbe l’oggetto luminoso comparire ora rosso, ora verde ecc. secondo il
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sembra una cometa veduta ad occhio nudo.
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dovrebbero cangiare colla natura del raggio illuminatore che arriva all’occhio, e quando si ha per esempio il giallo dovrebbe vedersi la riga D, e col
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all’occhio successivamente i vari raggi colorati dello spettro della stella prodotto dall’atmosfera ne fa variare il colore. 5° Se l’ondata è molto
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’occhio umano anche armato de’ più potenti suoi mezzi non arriva abitualmente a scorgere.
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ore diminuisce dalla seconda grandezza fino a sparire ad occhio nudo. Fu scoperta da Fabricio nel 1596. Decresce per circa tre mesi, e rimane quasi o
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del corpo dell’animale che figura nella Costellazione, così Rigel significa ginocchio (di Orione), Aldebaran, l’occhio (del Toro) e via discorrendo
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Oltre le stelle brillanti si trovano in cielo molte macchie le quali ad occhio nudo sembrano semplici nebbie luminose; tale è principalmente la via
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La piccola nebulosa visibile appena ad occhio nudo che sta nella Via Lattea nel Sagittario presso la stella μ (mi), è un intreccio sorprendente di
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intermedio è seminato di minuti punti che non soffrono misura. E tutto ciò in una piccola nubecola che appena è visibile ad occhio nudo all’orlo della
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campo ben più vasto di oggetti di questo genere, benchè di minor dimensione apparente e quasi tutti invisibili ad occhio disarmato. Messier et Lacaille
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centrale. Poichè accade qui quello che avviene a chi tenta di contare le stelle ad occhio nudo che moltissime gli spariscono guardandole ad occhio in
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gruppi sono a stento visibili ad occhio nudo come stelle di 6a in 7a appannate.
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, il che le fece credere composte di stelle, ma questo aspetto non è sufficiente a definir la questione come vedremo; con occhio inteso fortemente su di
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Molte stelle che vedute ad occhio nudo sembrano semplici, osservate cogli strumenti si trovano esser composte di due e talora di tre e più
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meglio che sia possibile, e passi tra tutti i punti col minimo di differenze. Si vedrà così a colpo d’occhio se la curva ha un contorno chiuso o aperto: se
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Infatti basta riflettere che l’orbita apparente è la base di un cilindro che partendo dall’occhio dell’osservatore è tagliato normalmente dalla sfera
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’orbita passa per l’occhio dell’osservatore. Allora si deve ricorrere ad altri espedienti e bisogna aspettare che la stella o rallenti il moto, o ritorni
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. E ciò è vero. Ad occhio nudo poche se ne possono numerare distintamente, e parve già miracolo agli antichi quello d’Ipparco di averne fatto un
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abbracciare che 13 in 14 gradi al più; girando l’occhio è chiaro che si può percorrere tutto il cielo.
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. . Ma queste non sono certamente tutte le stelle del cielo. L’occhio nudo ne vede realmente di più che non ne può contare, perchè al fissare dell’una al
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traccia di un circolo massimo della sfera lunare collocato nel piano Fig. 60 che passa per l’occhio dell’osservatore, la cui proiezione allora è una linea
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osservatori differiscano di 15 a 20 secondi, e probabilmente ciò deriva dalla diversa sensibilità del loro occhio, o anche dalla diversa luce che può
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Anche allo sguardo più disattento salta all’occhio l’enorme agglomeramento delle stelle in alcune regioni e la loro scarsezza in altre. Se dunque
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artificiale, che contemplava con occhio innocente l’ammirabile scena del cielo stellato. Là ebbero la prima volta il loro nome i gruppi delle loro strane
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13 volte maggiori in numero presso la Galassia più che al suo polo: costruendo le figure di questi numeri, esse danno ad occhio la spessezza e la
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Qui si vede a colpo d’occhio che domina una maggior frequenza di stelle nelle regioni II e V in cui la zona è attraversata dalla Via Lattea più che
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stelle di 6.a e 7.a, cioè nel punto di passaggio fra le stelle telescopiche e le visibili ad occhio nudo, il quale salto nella scala è stato già
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maggior densità. Per metter sott’occhio questa distribuzione prendiamo ad imprestito la figura di Proctor (v.fig. 78).
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sole pinnule ad occhio nudo: questi cataloghi furono recentemente ripubblicati dalla Società Astronomica dietro i codici più sicuri.
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un astro, che posto alla distanza stellare, sarebbe di sesto ordine! Cioè come quelli che sono appena visibili ad occhio nudo.
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dette di prima grandezza, le minori di seconda e via discorrendo fino al numero di sei gradi distinguibili. L’occhio nudo si ferma a questo, il resto lo
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Da questo quadro si rileva che un occhio disarmato, acuto come quello di Heis, può vedere anche delle stelle che, secondo l’uso comune, sarebbero di
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razionale della loro intensità in cifre precise. Per ciò egli propose STELLE VISIBILI A OCCHIO NUDO NELL'EUROPA MEDIA DISTRIBUITE PER COSTELLAZIONI E
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Le precedenti conclusioni sono relative soltanto alle stelle visibili ad occhio nudo. Per le stelle telescopiche la cosa è notabilmente diversa
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La parte superiore di questa tavola è fondata sull’esame delle stelle a occhio nudo: la parte inferiore sull’esame telescopico.
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Il salto che si trova tra le grandezze fissate ad occhio nudo e le telescopiche si spiega da ciò, che il telescopio rendendo l’immagine nell’occhio
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Se ogni stella differisce dall’altra in grandezza, non differisce meno nel colore. Comunemente le stelle si dicono bianche, ma anche all’occhio più
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I prischi osservatori benchè sprovveduti d’ogni strumento di precisione, pure mediante il mezzo semplicissimo degli allineamenti presi o ad occhio
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falsifica tutte, cioè la luce artificiale usata di sera, che essendo gialla guasta la neutralità dell’occhio e falsifica tutti i colori artificiali rendendo
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cannocchialino diminuiva molto l’intensità della luce, lo levai affatto e mi misi ad osservare ad occhio nudo attraverso il prisma, o solo con una debole
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