Le Stelle. Saggio di astronomia siderale
Il signor Huggins si è occupato di questa stella e mette un rosso molto sviluppato e in esso molte righe nere al luogo ove per noi sono semplici
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Noi non vogliamo trattenere ulteriormente il lettore su questi dettagli. Esso è con ciò messo abbastanza sul limitare di questa vastissima scienza e
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La costellazione più bella tra le australi a noi visibile è Orione, il gran cacciatore, che è formato da un superbo trapezio di quattro stelle diviso
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di alcune vicende ancor problematiche accertate su varii corpi della sfera celeste, e che hanno relazione con noi stessi perchè relativi al nostro Sole.
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. Noi qui faremo un sunto delle stelle più famose e principalmente delle antiche menzionate nella enciclopedia cinese di Ma-tuan-lin tradotta per questa
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Raccogliendo in breve il detto finora noi vediamo che vi sono tre specie di variabilità dovute a tre cause diverse.
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Nè questi fatti mancano di suggerire qualche riflessione per noi stessi e pel nostro astro dominatore.
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dà la parte centrale del pezzo principale dedotta da misure fatte da noi nel 1885. (A. R.= 2h 10m Decl.= +56° 34').
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forse anche due. Lord Rosse trovò le regioni dell’asse maggiore sfrangiate: noi abbiamo veduto talora le frangie, ma stabilmente una semplice
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La scintillazione delle nebulose non è dunque un criterio rigoroso di decomponibilità in istelle, cioè in corpi solidi e composti come noi rilevammo
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"; ma che forse sono solo accidentalmente connesse: però la figura di H. è assai differente da quella che abbiamo veduto noi (v. Mem. del 1852 al 1855
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Van Der Willingen. Noi ignoriamo se altri lo abbia chiaramente confutato.
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strumenti, e che per ora anche prescindendo dal dubbio che regna sul principio teorico Vedi la nota precedente , noi manchiamo di un mezzo pratico
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accidentali e compensantisi reciprocamente. L’analisi matematica de’ moderni dà regole precise per fissare tale risultante, e qui noi non possiamo
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rivista che noi abbiamo fatto del Catalogo di Struve, abbiamo trovato che di 1082 stelle di questo Catalogo da noi misurate, circa 25 anni dopo di lui
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L’orbita apparente che noi vediamo non essendo che la proiezione dell’orbita vera sulla sfera celeste, molte curve poste nello spazio potrebbero dare
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in dubbio. Noi abbiamo potuto vedere quello di Sirio e misurarlo colsig. Struve, ma non mai quelli di Procione. Gli oculari, e forse anche gli occhi
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Una idea di tali sistemi può aversi dalle stelle che formano alcune nubecole isolate come quelle da noi già descritte (v. capo precedente § IX) e
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Da tutti questi dati noi cominciamo a intravedere la solidarietà reciproca dei corpi celesti, e la loro dipendenza sotto una legge di forze che è la
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solo i limiti del creato, ma anche a provare che nella profondità dello spazio regnano quelle stesse leggi delle forze che regolano i fenomeni a noi
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col diminuire della grandezza. Ma per le stelle minori e telescopiche noi manchiamo di ogni dato preciso. Soltanto possono darcene una idea i
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corteggio di quella stella che noi chiamiamo Sole. Questa cognizione poi ha per base le dimensioni stesse del nostro pianeta, e da questo dobbiamo dare
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La terra allora non divenne che uno dei tanti altri pianeti che circondano il Sole, nel che essa però nulla perdette della sua importanza per noi
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usa quello che è disegnato nella fig. 4 che dicesi Equatoriale. Noi diamo la figura di quello che trovasi all’Osservatorio del Collegio Romano
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numero realmente per noi incomprensibile, ma che guardasi come unità di misura nella scala del sistema solare.
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e noi ne speriamo poco frutto, poichè è noto che il diametro solare in fotografia varia grandemente sulle lamine secondo la durata dell’esposizione
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tempo impiegato dalla luce per arrivare da esse a noi non può esser minore di 32 anni. Questa è la conclusione che si trae dal fatto finora accertato, e
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Potrebbero adunque annientarsi tutte le stelle, e noi seguiteremo a vederle quasi tutte ancora per varie generazioni!
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le stelle di nona grandezza la luce arriverebbe a noi in 1024 anni; e che le ultime di sedicesima, visibili nel telescopio Herscheliano
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Il titolo di questo capitolo è certamente audace: noi non avremmo osato scriverlo se non ci avesse preceduto il Grande Herschel, e dal trattato si
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ed in file più lunghe. Onde noi realmente manchiamo di criterio certo, e bisogna anche qui andare coi criterii delle probabilità; e infatti sappiamo
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configurazione irregolare sia temporanea attualmente per noi, che siamo fuori del suo centro e che chi fosse al centro e potesse sapere le leggi del
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Un problema che noi lasciamo alla futura generazione, è la natura delle Comete: forse esse non sono che frammenti di una qualche Nebulosa, che
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Raccogliendo ora le vele dopo la non breve corsa fatta negli spazi celesti, noi possiamo così riassumere i principali risultati.
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’apparire le altre più piccole. Probabilmente le maggiori a noi più vicine formano uno di questi sistemi superiori, di cui fa parte il nostro Sole, molti
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tutte le direzioni: e noi possiamo penetrare in certe linee oltre i suoi limiti; in altre ci è impenetrabile.
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assurdo (Cauchy). . Ma sebbene non assolutamente infinito, il mondo per noi è come se lo fosse. Per esprimere in brevi cifre le distanze si adopera per
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noi, che per le stelle di prima grandezza, aventi un decimo di secondo di parallasse, cioè 10,000 (dieci mila) anni!
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Sciolta una volta la briglia a tali idee, si è venuto supponendo che molti mondi simili al nostro esistessero nello spazio, ma a noi ignoti, perchè
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contro il testimonio dei sensi, si è supposto che dovea esservi un mezzo assorbente che impedisse alla luce degli astri lontani di arrivare a noi
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17.° La vita empie l’Universo, e colla vita va associata l’intelligenza e come abbondano gli esseri a noi inferiori, così possono in altre condizioni
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Appresso si succedono questi lavori troppo numerosi e noi qui diremo solo dei principali rimandando per notizia degli altri all’opera di Chambers
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Il lettore troverà nel catalogo delle stelle rosse molte variabili da noi indicate, che non sono notate in questo catalogo, ma domandano conferma.
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Noi vi abbiamo aggiunte alcune stelle nuove trovate poscia sia da noi, sia dal signor Birmingham di Tuam, e vi abbiamo inserito nelle note una breve
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Questi risultati sono veri soltanto nel medio generale delle varie classi; per le stelle individuali le differenze sono immense. Così noi abbiamo
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Questa riga è corrispondente alla F del Sole, e devesi all’Idrogeno. La diciamo posta nel verde, ma per molti, come per noi corrisponde realmente al
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I fili di ragno per lo studio degli spettri delle stelle sono affatto inutili perchè non vi è luce sufficiente per vederli: perciò noi introducemmo l
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Benchè avessimo letto la memoria di Donati ove parla del prisma obiettivo di Fraunhofer, noi realmente non ne fummo colpiti, e quando facemmo questa
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esplosioni. Sulla causa di queste variazioni periodiche noi siamo perfettamente all’oscuro.
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Il Sole essendo pure una stella, ma a noi più vicina e meno inaccessibile, ci fornirà la spiegazione di ciò che avviene nelle altre.
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