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luminoso, onde esso presenta un aspetto granuloso e reticolato. Le linee nere che trovansi nello spettro solare, conosciute col nome di linee di
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Se nello spettroscopio si introduca la luce della fiamma sodica accanto alla luce del Sole, mediante lo specchietto o il prismetto posto avanti alla
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, uno formato di righe di assorbimento metallico, l’altro di zone continue e sfumate a un dipresso come nello spettro di certe sostanze chimiche
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stellari paiono rigate, ma queste linee sono semplici variazioni d’intensità simili alle scannellature dell’azoto nello spettro di 1° ordine e non linee
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Esso è formato di zone continue sfumate e di righe lucide brillanti graduate in intensità. Le zone sono indecomponibili in linee distinte nello
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Dietro tali fatti la spiegazione della scintillazione è ridotta a definire «qual sia la causa che produce l’oscillazione de’ colori nello spettro
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Se non che abbiamo veduto che le righe spettrali della stella restano immobili nello spettroscopio, mentre che nel caso qui contemplato esse righe
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de’ due fuochi che ha il cannocchiale munito di tal lente. Quindi essa cade nello spazio del piano focale ove sono gli anelli secondari di diffrazione
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Anno 393 nel Marzo, ancora nello Scorpione, ma nella coda. Ann. Chinesi.
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Anno 134 av. G. C. Nello Scorpione tra β e ρ. Questa probabilmente è quella stessa di Ipparco. La vivacità e la scintillazione di cui si parla negli
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svaniscono restando vive le più forti, ovvero di osservarle colla luna presente. Una imperfetta definizione nello strumento congiunta a grande apertura
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che essi sono forniti di non debole luce intrinseca, e che nello spettro questa non si diffonde in uno spazio continuo allargato come nelle stelle, ma
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figurarsi la Terra sospesa nello spazio, non seppe darsi ragione del come essa si reggesse, se non supponendola nel centro del mondo. Fu solo dopo un
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cinque β, γ, δ, ε, ζ, e alcune compagne di questa vanno tutte nello stesso senso: mentre le altre due α ed η vanno in senso opposto. Vedemmo già che α
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certa legge di moto comune, cosa assai difficile ad ammettersi. Ma possono anche essere apparenti e dovuti al moto dell’osservatore nello spazio, cioè
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queste onde si sovrappongono e si compongono, ma non si accorciano nello spazio. Se il mobile si allontana, l’onda sarà tutta spostata, ma non allungata
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ottenuti bene spesso nello stesso osservatorio, e per la stessa stella, come si vede nei quadri di Greenwich e le enormi aberrazioni tra una osservazione e
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sistema sia mobile nello spazio.
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, e fissata la posizione più centrale di tale area, ebbe per coordinate del vertice di traslazione del Sole nello spazio i valori seguenti
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Considerando questo moto nello spazio dietro le distanze ipotetiche suddette, risulterebbe essere di poco più che un raggio e mezzo (1,623) dell
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È però necessario saper le distanze stellari per valutare il moto assoluto del Sole nello spazio. Struve fondandosi sui principii delle distanze
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mera combinazione accidentale spargendo le stelle a caso nello spazio: esso trovò che per riuscire ad avere le Pleiadi così vicine per semplice
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la realtà di un legame fisico qualunque; poi di riconoscere la curva reale descritta nello spazio dal Satellite medesimo onde stabilire la natura
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L’orbita apparente che noi vediamo non essendo che la proiezione dell’orbita vera sulla sfera celeste, molte curve poste nello spazio potrebbero dare
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sua posizione nello spazio. Quanto agli elementi meccanici, essi sono il tempo periodico e quello del passaggio al perielio, e questi si calcolano
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sistema solare col corteggio de’ numerosi suoi pianeti, comete, asteroidi ecc. non è che un punto nello spazio indefinito, associato da miriadi di altri
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Terra potesse star sospesa nello spazio senza veruno appoggio.
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Sia C il centro della Terra, O l’osservatore, V il luogo Fig. 66 a cui corrisponde nello spazio il centro di Venere o un punto del suo lembo fig. 66
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moli nello spazio.
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esistere nello spazio, comparando i risultati ottenuti da diverse supposizioni, di cui han fatto uso finora gli astronomi con quella che può dedursi dalle
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mediante un quadrante graduato le posizioni delle stelle rapporto all’orizzonte di un buon globo celeste dopo aver collocato Fomalhaut prima nello Zenit e
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Era interessante il cercare la relazione di questi circoli con quello del moto proprio del Sole nello spazio; qui ci limitiamo a dire che anche l
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Oltre i lavori di Herschel esistono altri grandi lavori di numerazioni di stelle che dar possono la legge di distribuzione nello spazio. Ne
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Distribuzione reale delle stelle nello spazio.
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distribuite in modo uniforme nello spazio; oppure appaiono più frequenti, perchè esse vi sono realmente più condensate?
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W. Herschel, nel principio de’ suoi studii stellari ammise l’idea di Huyghens che le stelle fossero egualmente distribuite nello spazio, e perciò
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, ma soltanto proporzionali; nè si tratta di distribuzione uniforme geometricamente, perchè essa è impossibile nello spazio, ma solo di una uniformità
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certo raggio, e supponendo le stelle di varie grandezze reali egualmente disperse nello spazio (giacchè non vi è ragione da supporre altrimenti), il
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Resta ora a vedere quale delle due serie sia conforme alla verità di fatto nello spazio celeste. Il saperlo direttamente è impossibile, ma
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Questo, che potremo chiamare teorema sulla distribuzione reale delle stelle nello spazio, è il solo risultato che meriti qualche fiducia nelle
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nello spazio. Herschel nelle osservazioni del Capo diede una statistica del loro numero nelle differenti parti del cielo. Da uno studio fatto su questa
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; e quindi nemmeno possiamo saper nulla di positivo sulla loro distribuzione reale nello spazio assoluto. Possiamo però assicurare che le stelle non
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Sciolta una volta la briglia a tali idee, si è venuto supponendo che molti mondi simili al nostro esistessero nello spazio, ma a noi ignoti, perchè
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. — Che molti corpi opachi esistano nello spazio i quali possono intercettare la luce, non vi è dubbio, ma questi sarebbero comparabili ai polviscoli del
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nello spazio e soccorrere al geologo che lo studia nel tempo. Anche in questo la scala è sterminata. La condensazione delle Nebulose è sì lenta che il
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qualche altra forza non ancora ben definita che opera nello spazio. Il rapido sviluppo delle loro code prodotte evidentemente da un regresso della materia
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dal Sole e si spande nello spazio la quale pervade i pianeti e ne determina le vicende più astruse. Noi siamo certi di questa forza, ma ignoriamo il
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. Regolo nel Leone, 9. La Spiga nella Vergine, 10. Procione nel Cane Minore. Nell’Emisfero Sud vi è 11. Riegel in Orione, 12. Antares nello Scorpione, 13
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venivano a formarsi nello stesso campo.
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Questo è il metodo che abbiamo seguito nello studio delle stelle minori che non ammettevano l’uso della fessura. Le strie principali essendo
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