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alle medie latitudini; le loro curvature sono indizio di numerose correnti che si trovano circolare nell’atmosfera solare.
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Fig. 27. Spettro del carbonio nell’arco elettrico.
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numerose nella stessa parte del cielo. Così, per esempio, nelle Pleiadi, nel Toro, nell’Orsa Maggiore domina lo spettro di primo tipo. Nell’Eridano, nell
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Il Montigny indicò la diversa refrazione che soffrono i raggi passati attraverso diversi strati d’aria. Notò esso come lo spettro che entra nell
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, ma sibbene ad un altro raggio bianco egualmente emanato dalla stella, ma che è penetrato nell’atmosfera da un punto situato al disopra di quello per
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Anno 389. Nell’Aquila presso α; segnalata da Cuspiniano, ai tempi di Onorio: essa brillava come Venere: sparì tre settimane appresso. È incerto l
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Anno 1012 nell’Ariete alla fine di Maggio. Relazione del Cronista Epidamo monaco a S. Gallo, morto nel 1088. Era lucidissima, ma subì molte
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fama, essendo le sue stelle appena eguali a quelle della nostra Orsa Maggiore. La stella Polare ivi è assai piccola e trovasi nell’Ottante e gli
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frastagli introdotti dai moderni, specialmente nell’Emisfero del Nord. E ciò ha fatto il diligentissimo signor Heis. Per l’Emisfero Australe la cosa è
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’Orsa. Nell’intervallo non vi sono righe distinte, ma uno spettro continuo. Il tipo si accosterebbe al 4°, ma manca quella del verde intermedio.
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nell’intervallo, ma troppo deboli per essere determinate.
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α Ercole è pure variabile e passa dalla terza alla quarta grandezza in un tempo non ancora ben definito. Il suo spettro è nell’epoca del minimo più
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Una stella assai importante per le sue variazioni è η di Argo nell’Emisfero Australe. Halley nel 1667 la mise nel suo catalogo come di quarta
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Un altra simile è nell’Aquario, (H. 4628 A. R. 20h 56m 31s Decl.= 21° 55' 5") ma essa è più difficile; la sua luce è più debole pure sull’asse
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Di queste masse alcune sono decisamente conformate a modo di anello vuoto nell’interno. Singolare è fra tutte quella della Lira (H. 4447 A. R. 8or
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mirabile celeste. L’anello nell’interno è quasi circolare, nebuloso leggermente: nel mezzo vi è una bella stellina un poco eccentrica. L’anello
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Una Nebulosa non meno importante è quella che circonda η Argo nell’Emisfero Australe, posta in A. R. = 10h 39m. Decl. − 56° 47' che è vasta quasi
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, ma nell’ultimo di L. Rosse è quasi svanita la regione ovale che da noi si vede benissimo. Ma il suo disegno è dichiarato da lui stesso incompleto
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Il moto dell’osservatore però deve produrre l’effetto di allungamento o di accorciamento nell’onda per il fatto che nel medesimo tempo esso riceve
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A fine di riuscire nell’intento malgrado tali difficoltà, analizziamo separatamente i fatti, e cominciamo dal supporre immobili tutte le stelle
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diano nel complesso una risultante notabilmente diversa dalla legge elementare. Si sà che nell’interno di una massa sferica i cui punti elementari si
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Guglielmo padre nell’Emisfero nord e Giovanni figlio nel sud. Essa è uno dei lavori più colossali istituiti in astronomia benchè non sia completa per la
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Nell’emisfero australe i fenomeni si sono trovati avere una perfetta somiglianza con quelli dell’Emisfero Boreale. Ma è cosa fuori di dubbio che se
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era una immensa pianura terminata per tutto dal mare, sul quale posava direttamente il cielo. Nell’Oceano gli astri si tuffavano o si estinguevano la
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prese nell’emisfero australe.
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tempo, purchè si tenga conto del cambiamento di posto della Luna in cielo nell’intervallo delle osservazioni. Nelle ricerche fatte nel secolo scorso, i
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' potrebbe facilmente dedursi dalla porzione della rotazione diurna fatta dalla Terra nell’intervallo delle osservazioni, se poi l’astro è mobile, bisognerà
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Le stazioni più celebri sono state: nei mari del Sud l’isola S. Paolo, l’isola Kerguelen, l’isola Maurizio, varie città in Australia ecc. Nell
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perielio, e la Terra nell’afelio. Sebbene la sua parallasse fosse minore assai di quella di Marte, pure avvertì esso che per la piccolezza del suo
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diffuse notizie le troverà nell’opera le Soleil, Vol. II.
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Lassell ha 4 piedi (1.m 30); quello di Lord Rosse, 6 piedi = 1.m 90; quello dell’osservatorio di Vittoria nell’Australia ha quasi altrettanto. Le
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. Dal Cigno ove è larghissima essa si suddivide come è notorio nell’Aquila, e il ramo principale corre per Antinoo, lo scudo di Sobieski e il Sagittario
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un’altra irregolarità. Però anche nell’intervallo dei due rami essa è assai ricca, e colà ove si biforca nell’Aquila ha per un medio 60 stelle per
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Si può adesso domandare se questa distribuzione di stelle abbia luogo anche nell’Emisfero Sud, e inoltre se le stelle dei diversi ordini di grandezze
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distribuzione, egli trovò che nell’Emisfero Nord la regione più ricca è nella Vergine, nella Chioma di Berenice e nei Pesci. Questa regione ha la sua
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Catalogo d’Ipparco fatto a Rodi nell’anno 128 a. C. e conservatoci da Tolomeo ridotto da lui all’anno 137 dell’era volgare con precessione erronea
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15.° Nell’immensa varietà delle creature che furono già, e che sono sul nostro pianeta, possiamo argomentare la diversità di quelle che possono
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strumenti e la esattezza dell’osservatore. Esso fu nuovamente discusso da Bessel nel 1818 nell’opera Fundamenta Astronomiae e contiene 389 stelle
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26.° Quanti altri misteri non devono trovarsi nell’immensità di quello spazio che noi non possiamo scandagliare?... Chi avrebbe immaginato dieci anni
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profittando dei lavori fatti nell’ultimo quarto di secolo, ma questo sarebbe lavoro gigantesco e di enorme spesa.
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Il seguente Catalogo fu pubblicato da principio dal sig. Schjellerup di Copenaga nell’Astr. Nach.N. 1591, 18 luglio 1866; fu poscia riprodotto con
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descrizione degli spettri desunti dai nostri studi; e quelli poscia descritti da D’Arrest, i cui materiali sono dati nell’Astr. Nach. numeri 2009
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. Regolo nel Leone, 9. La Spiga nella Vergine, 10. Procione nel Cane Minore. Nell’Emisfero Sud vi è 11. Riegel in Orione, 12. Antares nello Scorpione, 13
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Quelle di seconda abbracciano le 6 più belle dell’Orsa Maggiore dette il Carro, la stella polare nell’Orsa Minore, le belle di Cassiopea, la Cintura
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Il salto che si trova tra le grandezze fissate ad occhio nudo e le telescopiche si spiega da ciò, che il telescopio rendendo l’immagine nell’occhio
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In certe costellazioni dominano con frequenza le stelle di alcuni colori speciali come nelle Pleiadi l’azzurro, in Orione il verdino, nell’Eridano e
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Noi nel 1856 tentammo di classificarle mediante il colore della scintilla elettrica tratta da diversi metalli, e indicammo come riuscire nell’intento
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riassumerli, e ripetere ciò che abbiamo già detto nell’opera Le Soleil, quindi, ad essa rimettendoci pel resto, ci limiteremo qui a dire ciò che riguarda
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’aveano molto diverso. In Sirio notò una forte riga nera nel verde e due nell’azzurro; e trovò righe simili in alcune altre stelle; ma il sistemadi queste
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trovansi incandescenti nell’astro: uno studio simile doveasi pertanto eseguire sulle stelle. Due erano le cose principali da investigare: 1.° quali
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