Le Stelle. Saggio di astronomia siderale
Lo strato superficiale luminoso dicesi fotosfera. La sua struttura è quella di una massa flocculenta a modo di granelli sospesi in un fluido meno
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Veggonsi in essa non meno di 17 prominenze a modo di fiamme e nubi più o meno ramificate la cui descrizione è data nell’opera le Soleil, pag. 131
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protuberanze. Finalmente vi si vedono ancora molte zone ombrate che sono più fosche e sfumate, singolarmente nella regione meno refrangibile, e queste danno
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temperatura; laonde può credersi che le stelle che presentano queste zone sieno meno calde che quelle che danno sole righe metalliche lineari. Diremo qui
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spettroscopica, benchè esse siano meno sensibili. Nello spettroscopio abbiamo adunque la sovrapposizione di due spettri, cioè uno dovuto alla dispersione del
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di cui si ornano i lampadari. Un raggio luminoso partito da una stella attraversando la massa atmosferica viene deviato più o meno in alto o in basso
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e a sparizioni. Un’altra non meno famosa fu quella che comparve all’improvviso nell’anno 1572 ai tempi di Ticone nella costellazione di Cassiopea e
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cose per lo meno tanto inutili quanto le favole dei Greci. Andarono similmente falliti i tentativi di introdurvi i personaggi del Cristianesimo, e restò
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La prima è quella di un periodo più o meno corto determinato dalla occultazione della stella per un corpo opaco. Tale è Algol. La seconda quella di
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Questa nebulosa che è grande meno della metà del disco lunare veduta con discreto ingrandimento all’Equatoriale di Merz si divide in una moltitudine
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torneremo appresso. Nè in essi gruppi è mirabile soltanto il numero delle stelle, ma la varietà de’ colori è non meno sorprendente. Tale èp.es
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informare il lettore sulle classi più importanti di questi oggetti, e di dargliene una qualunque idea, la meno imperfetta che sia conciliabile colla brevità
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Nella Libra ve n’è un altro non meno bello e più largo e più risolubile di lui. Alcuni di questi gruppi sono irresolubili Fig. 40. M. 2. Gruppo dell
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Le prime furono così chiamate perchè nel campo del cannocchiale si mostrano come dischi più o meno ben terminati, di una luce quasi uniforme come
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centro è alquanto meno luminoso. Il diametro è = 25",8, il che vuol dire che se questa massa fosse solamente anche alla unità delle distanze stellari
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È degno di nota che gli archi presso l’asse minore in tutte queste sono più lucidi; mentre presso al maggiore sono meno brillanti, cosa che pare in
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Non meno importante è la planetaria dell’Idra (H. 2102 A. R. 10h 18m 2s Decl. δ = − 17° 55' 50"). Essa fu descritta da H. I. come un globo di luce
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può essere a meno che non abbia variato.
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tutto formato di stelle più belle e più grosse delle centrali, nelle nebulose ovali invece il bordo è il più diffuso e meno vivo che il centro.
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domina. Noi le vediamo più o meno obliquamente al loro piano di rotazione. Alcune sono vedute di costa e paiono quasi lineari; altre quasi
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3.° Le Nebulose irregolari sono non meno numerose e celebri. La più insigne tra le visibili in ambidue gli Emisferi è quella dell’Elsa nella Spada di
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Una Nebulosa non meno importante è quella che circonda η Argo nell’Emisfero Australe, posta in A. R. = 10h 39m. Decl. − 56° 47' che è vasta quasi
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più pulsazioni o meno secondo che si accosta al centro vibrante, o se ne scosta. Tal’è, se non erriamo, l’obiezione mossa alla teoria comune dal signor
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3a grandezza visibili entro 5 in 6 secondi di distanza e meno ancora, come ha dimostrato Struve. Ora di tali ne abbiamo più di un esempio, come α
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Considerando per un momento le conseguenze fisiche di questi sistemi luminosi multipli, e degli astri oscuri che li accompagnano, non possiamo a meno
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scandagli. In alcuni luoghi il numero delle stelle è tale che se ne sono trovate non meno di 588 in un solo campo, continuando esse a passare con
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si fa con Marte. Si può bensì riferire al Sole, ma sempre a grandi distanze e perciò in condizioni meno favorevoli, e siccome la parallasse agisce
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’ingresso che all’egresso, e scegliere le regioni in cui esso sarà più o meno comodamente visibile, e le stazioni geografiche più opportune sulle isole o sui
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mostratoM. André e sia un fenomeno diffrazione, che è più sensibile nei meno perfetti e nei più piccoli, poichè non è stata avvertita che da pochi
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È evidente da questo che la parallasse di Lalande e di Encke sono le meno probabili, malgrado che quest’ultima abbia avuto tanto favore per sì gran
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Foucault adoprò un metodo non meno ingegnoso. Esso faceva riflettere i raggi luminosi su di uno specchio girante con grandissima velocità. Il raggio
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moto era proprio non solo delle stelle circumpolari, ma più o meno di quasi tutte le stelle, onde l’ipotesi di una parallasse annuale generale
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La proposizione non è meno vera se al moto lineare delle molecole luminose nella teoria dell’emissione si sostituisca il moto di propagazione nella
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La Polare e la Capra avendo meno di un decimo di secondo, si lasciano. Ne segue pertanto che mancando le stelle generalmente di parallasse, la loro
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La Via Lattea non forma propriamente una zona continua, ma è una serie di chiazze luminose nelle quali le stelle sono più o meno condensate. Queste
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, le stelle visibili e contabili in tutto l’Emisfero Australe, esser circa 2 665 786 e in tutto il cielo 5 331 572, cioè non meno di cinque milioni e
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tanto più necessario, in quanto che i lavori di zone non possono tener conto che delle maggiori, lasciando tutte le minori che sono non meno importanti
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padiglione che parta dal Polo e vada a terminare nella Galassia. Nell’Emisfero Sud la distribuzione è meno graficamente marcata, ma pure si sostiene, e la
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Questo immenso lavoro, dovuto nella massima parte alla Famiglia degli Herschel, è stato compiuto in meno di un secolo Messier pubblicò il suo
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4.° Innumerevoli altri ammassi vi sono ancora di natura più o meno risolubile, ma più complicata, dove però attesa la distanza dei corpi e la
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assai estese sono incapaci di vita? L’immensità della fabbrica non verrebbe perciò meno alla sua dignità, nè allo scopo inteso dall’Architetto.
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gruppo non meno bello in forma di M allungato detto Cassiopea. In mezzo a queste la bella croce tracciata sul latteo chiarore del fondo del cielo
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Se ogni stella differisce dall’altra in grandezza, non differisce meno nel colore. Comunemente le stelle si dicono bianche, ma anche all’occhio più
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più o meno di daltonismo, se non in grado completo, almeno quanto basta ad avere differenze notabili nelle tinte o perdere di vista de’ colori
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avere i mezzi da introdurre le luci artificiali dentro lo strumento col che si fa a meno di qualunque scala. Però attesa la debolezza degli spettri nelle
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atmosferiche. Alcuni astronomi hanno asserito che potea farsi a meno della lente cilindrica, giacchè il prisma genera da sè una nappa dilatata; ciò è
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Il numero più o meno abbondante delle macchie dipende dalla copia delle eruzioni solari, e quindi dalla attività interna dell’astro che produce tali
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meno netto di colonne scanalate vedute in prospettiva. Queste colonne sono nettissime e ben visibili in α Ercole, e possono ridursi al tipo teorico
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, ma è meno refrangibile, benchè al luogo della D vi sia traccia di zona scura. Finalmente nei suoi particolari questo tipo è sommamente vario. Il più
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Il Sole essendo pure una stella, ma a noi più vicina e meno inaccessibile, ci fornirà la spiegazione di ciò che avviene nelle altre.
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