Le Stelle. Saggio di astronomia siderale
Le macchie non si osservano su tutti i punti del Sole, ma solo in due zone parallele all’equatore solare e distanti da esso di circa trenta gradi, ma
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1°. La D del sodio non combina punto colla prima linea scura della 152 Sch. ma però combina con una zona più debole, ma la b di Arturo combina bene
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Ad occhio nudo sembra che la stella muti continuamente posto, ma ciò non è vero in realtà. Le stelle subiscono certamente delle oscillazioni pei moti
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Non tutte le stelle conservano la stessa grandezza, ma molte cambiano di splendore col tempo. Forse non ve n’è alcuna perfettamente costante, ma l
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Anno 393 nel Marzo, ancora nello Scorpione, ma nella coda. Ann. Chinesi.
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Anno 1012 nell’Ariete alla fine di Maggio. Relazione del Cronista Epidamo monaco a S. Gallo, morto nel 1088. Era lucidissima, ma subì molte
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Nel 1690 i missionari Europei a Peking ne osservarono una nel collo del Sagittario, ma pare che le notizie esatte di essa si siano perdute.
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certamente di aver posto in cielo, ma che poco si collega alle antiche forme. Il gruppo più bello del cielo australe è la Croce, ma essa non è pari alla sua
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’Orsa. Nell’intervallo non vi sono righe distinte, ma uno spettro continuo. Il tipo si accosterebbe al 4°, ma manca quella del verde intermedio.
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Stelle periodiche. Ma oltre queste stelle istantanee e di breve durata a tempi incerti, molte altre ve ne sono che mostrano dei periodi regolari e
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Ma di altri oggetti anche più misteriosi è seminato il cielo, che confusi dapprima coi gruppi, ora è indubitato che formano una classe o parte, cioè
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Qui facciam punto per non esser indiscreti; ma il lettore comprende quante idee si sveglino su questi sistemi, e quanta sia l’imperfezione della
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nebulosità, ma coi più forti scopre molti punti luminosi nel suo interno. Anzi spingendo questi non diviene che più bella e viva, il fondo e scintillante. Con
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una semplice ovale, ma realmente si trova composta di due grandi settori curvilinei assai vivi nella direzione dell’asse minore: essa è seminata di
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Considerando poi le stelle più piccole non comprese nelle osservazioni di Bradley, ma osservate da Lalande Groombridge e Piazzi, si trova che in 30
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’etere che a un’onda sì, e a un’onda no: in questo caso le onde non varierebbero di lunghezza, ma si succederebbero come nel caso in cui succedonsi
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A questa conclusione erano giunti naturalmente gli astronomi non appena ebbero una idea esatta del sistema solare; ma il verificare tal moto
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Onde è mestieri premunirsi da tali errori col moltiplicare non solo le osservazioni, ma anche con una conveniente e saggia riduzione. Non solo in
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Ma non per questo è tolta ogni indeterminazione del problema. L’ellisse di proiezione può nascere da più specie di forze: 1.° da una forza tendente
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Restano adunque solo le altre due ipotesi di forze; ma la seconda è garantita dal caso dei pianeti; dell’altra non si ha esempio nella meccanica
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coi potenti refrattori moderni. Secondo le osservazioni fatte a Washington, la seconda ne avrebbe più d’uno ma tutti questi sono ora messi di nuovo
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Un mezzo per conoscere le stelle fisicamente doppie potranno un giorno essere i loro colori; ma finora questo mezzo è assai poco studiato.
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sono fisiche, 271 ottiche: ossia l ottica per 6 fisiche. E questo a tempo suo, ma dalle recenti misure questo numero delle fisiche è assai cresciuto
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Le posizioni delle stelle se sono costanti sensibilmente fra di loro nol sono però rapporto ai circoli della sfera, ma subiscono variazioni delle
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Cap. James, risulterebbe esser la Terra non uno sferoide di rivoluzione attorno all’asse polare, ma uno sferoide a tre assi disuguali, con piccolissima
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Si è cercato in ogni tempo di fissare delle unità metriche naturali invariabili e che fossero facilmente reperibili in ogni età e luogo, ma finora
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diviene tangente all’orlo apparente fig. 72) ma quando essa tocca l’orlo Fig. 72 vero indicato da una linea punteggiata. Tal goccia o legamento fu creduto
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I risultati non sono ancora calcolati, ma le prime approssimazioni dedotte confermano già che la parallasse 8" 88 è assai prossima al vero.M. Puiseux
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la corte, ma serii e profondi. Le scoperte sue sui satelliti di Giove: le ricerche sull’orbita del Sole, la teorica delle comete, inesatta, è vero, ma
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Non possiamo entrare qui a descrivere il sistema planetario per minuto, ma ne daremo un cenno per completare questo articolo: chi ne desidera più
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quella dell’acqua stessa. È probabile che alcuni di questi corpi non sieno ancora ridotti a stato solido, ma siano ancora in istato caotico, o almeno
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Ma di tavole o descrizioni figurate, o di globi non abbiamo di loro che poche cose e più da ornamento che altro, non eccettuato il planisfero di
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Una tale distribuzione non può dirsi impossibile, ma bisogna trovare un argomento che l’appoggi a preferenza dell’altra che le suppone tutte
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, ma soltanto proporzionali; nè si tratta di distribuzione uniforme geometricamente, perchè essa è impossibile nello spazio, ma solo di una uniformità
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Ugenio suppose le stelle disposte in modo uniforme, ma ora abbiamo veduto che questa idea non è sostenibile. Wright, Kant e Lambert dissero molto
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Ma oggidì che il sistema stesso solare è tanto modificato e riconosciuto così svariato, sarebbe ozioso il voler continuare sulle loro pedate. Infatti
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Si credette per un gran tempo che la Via Lattea non fosse se non una di queste Nebulose, ma la natura gassosa di queste e la struttura stellare dell
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4.° Innumerevoli altri ammassi vi sono ancora di natura più o meno risolubile, ma più complicata, dove però attesa la distanza dei corpi e la
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sono uniformemente distribuite nello spazio, ma sono più numerose e più dense non solo apparentemente, ma anche realmente nel piano della Via Lattea. Le
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12.° Ma benchè immenso sia questo spazio, pure esso non costituisce il limite reale del creato, perchè non solo gli strumenti herscheliani non
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che non fu quello una novella creazione, ma uno di quei tanti incendii momentanei che non sono rari anche oggidì, ma solo son più difficili a
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. Ma essa forza non è la sola che domina nell’Universo; forse ancor essa è conseguenza dell’equilibrio dell’etere. Ma le Comete ci danno indizio di
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Il lettore troverà nel catalogo delle stelle rosse molte variabili da noi indicate, che non sono notate in questo catalogo, ma domandano conferma.
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Dai valori assegnati da varii astronomi si conclude che i rapporti colla luce delle varie grandezze non sarebbero a rigore costanti, ma decrescenti e
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V. Nuovo Cimento del Matteucci, Tom. I.; ma abbandonammo questa maniera perchè lo spettroscopio ci ha insegnato a ben meglio precisare la natura
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Fraunhofer trovò così che la Luna, Venere e Giove avevano spettro identico a quello del sole, come era da aspettarsi, ma le stelle in generale l
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Le tradizioni delle nazioni più remote nulla ci hanno conservato di queste origini, ma alcuni monumenti indicano abbastanza chiaro questi mutamenti
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Molte stelle minori bianche paiono avere spettro continuo e senza righe, ma studiate con cura si trovano di questo tipo colle righe però molto fine.
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La più insigne fra le eccezionali è la stella γ (gamma) di Cassiopea che presenta le righe spettrali dell’idrogeno non nere per rovesciamento, ma
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Il Sole essendo pure una stella, ma a noi più vicina e meno inaccessibile, ci fornirà la spiegazione di ciò che avviene nelle altre.
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