Le Stelle. Saggio di astronomia siderale
Le macchie non si osservano su tutti i punti del Sole, ma solo in due zone parallele all’equatore solare e distanti da esso di circa trenta gradi, ma
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Il signor Huggins si è occupato di questa stella e mette un rosso molto sviluppato e in esso molte righe nere al luogo ove per noi sono semplici
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, sia esso col rosso collocato in alto o in basso.
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essa produce uno spettro perfettamente misurabile. Questo spettro nel cannocchiale ha il violetto in basso, e il rosso in alto, e siccome il
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2.° Spettro verticale, stella a ponente: camminano verso il violetto; sia pure questo colore in alto o in basso.
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e dopo attraversa un prisma il cui spigolo refringente è parallelo alla fessura stessa è rivolto in alto, si avrà su di un cartone lo spettro col
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in tempo. Il periodo generale è di 12g 21or 53m. Nel massimo è di terza in quarta, nel primo minimo di quarta in terza, e nel secondo minimo di quarta
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È degno di nota che gli archi presso l’asse minore in tutte queste sono più lucidi; mentre presso al maggiore sono meno brillanti, cosa che pare in
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nebulosa ordinaria, noi abbiamo potuto tracciare le sue numerose lacinie da − 0° 50' fino a − 7° 30' in declinazione e comprende l’area triangolare limitata
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Una descrizione di tutti questi oggetti eccede i limiti di quest’opera: a supplire in qualche modo soggiungiamo in fine una lista de’ più belli e più
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In questa tavola la prima colonna contiene il nome della stella, la seconda la sua posizione approssimata in Ascensione retta α in ore e minuti, e la
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2.° Il signor Proctor ha graficamente costruito in alcune tavole i moti proprii principali di molte stelle, ed è arrivato alla conseguenza importante
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Donde risulta che i moti proprii sono in proporzione delle grandezze. Separando però le stelle in semplici e doppie, risulta che le stelle doppie
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Per far vedere che non esageriamo in ciò le difficoltà, diremo che mentre alla Cometa di Coggia del 1874 lo spettroscopio assegnava un avvicinamento
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unica geometrica (cosa assurda), se il nostro Sole è in moto, per questo solo fatto appariranno tutte in movimento; a quella guisa che chi cammina in una
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in A R = 261° e ½; Decl, + 27° in numeri tondi.
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celeste in direzione a quel moto perpendicolare, sarebbe di 3",508 in 70 anni in Asc. R. e 0",800 in declin e di 3",597 nel circolo massimo Op. cit. pag
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sistema, sia al moto particolare delle stelle. A sostenere l’osservatore in queste ricerche non fu certamente estranea la teoria di Mitchell del mutuo
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al centro, e attraente in ragione diretta semplice delle distanze; 2.° da una forza tendente al fuoco e in ragione inversa del quadrato delle medesime
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notabilmente. Ciò in parte è dovuto alla imperfezione generale delle osservazioni, ma in particolare è dovuto all’incertezza sovente in 180° nelle antiche
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Presso Struve scarseggiano i colori rossi, che abbondano in Herschel: la ragione è chiara da ciò che le lenti tingono un poco gli oggetti in verde, e
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Termineremo questo articolo col riportare alcune conclusioni di Struve intorno al numero delle stelle fisicamente doppie in proporzione del numero
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In secondo luogo si trova che i moti orbitali sono più frequenti nelle stelle più vicine, e il loro numero và decrescendo colla distanza: e che
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Bisogna ben distinguere questa che diremo occhiata al cielo, da ciò che s’intende per veduta generale al cielo. In una occhiata non si può
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Fu appunto dietro tali studii che il celebre astronomo concluse: l’astronomia Cinese aveva avuto i suoi principii in un’epoca antichissima in cui l
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La legge di Keplero espressa in formola è la seguente.
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Tal caso di osservazione rigorosamente simultanea, è quasi impossibile in pratica, ma vi si può supplire mediante osservazioni separate da qualche
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Dietro la figura è facile capire che gli osservatori A e B, fig. 58) i quali guardano insieme la Luna L, la riferiscono in cielo a due punti diversi
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, poichè i nodi dell’orbita corrispondono ai luoghi ove il Sole è in Dicembre e in Giugno: avviene pertanto che in tali stagioni mentre una stazione m ha
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Ora in queste due regioni la Terra ha una rotazione opposta rapporto ad un punto esterno; come accade in ogni moto circolare veduto dal difuori della
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). Siccome l’osservatore in O vede Venere abbassata dalla parallasse, è chiaro che esso dovrà in un certo istante vedere il suo lembo a contatto col
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Si vede però in genere che la quantità della parallasse solare che non arriva a 9" in arco è determinabile per mezzo di una quantità che arriva a
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Le stazioni più celebri sono state: nei mari del Sud l’isola S. Paolo, l’isola Kerguelen, l’isola Maurizio, varie città in Australia ecc. Nell
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2.° Che lo spostamento si faceva in modo che la stella era trasportata ad angolo retto rapporto al raggio vettore del Sole, e in direzione della
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della Terra sulla sua tangente in media di circa 19 miglia inglesi, chilometri 30 circa, Bradley trovò che l’angolo era veramente di 20" e un quarto
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In tutto a 18 ore, 102 scandagli, 16477 stelle, in medio 161,5 stelle per ogni scandaglio.
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Ciò premesso, entriamo in materia.
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questo lavoro formulata in cifre in un modo almeno approssimato la legge della densità apparente, non sarà più il problema in uno stato vago e
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I primi speculatori dissero la Via Lattea un anello, altri un disco spaccato in due; ma nessuna di queste forme può spiegare neanche in maniera
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Non si possono nemmeno mettere in questa categoriale Nubi di Magellano ove la massa vastissima si risolve in stelle e Nebulose minutissime, formanti
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La natura dello spettro di questi corpi li colloca per un lato fra i pianeti perchè hanno in parte nel nucleo spettro continuo, e per l’altro lato
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innumerevoli sistemi di ordine superiore. La forma di questo enorme ammasso ci è ignota; ma esso rapporto al nostro posto non ha profondità uguale in
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Perchè essendo essa sempre, assolutamente parlando, esprimibile in numeri, sarebbero questi soltanto o pari o dispari, e in ambi i casi toltone una
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» 27. È la celebre stella cremisi di Hind. Oggetto veramente degno di attenzione: secondo Schmidt nel 1865 era crescente in luce e calante in colore
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È una cosa importante in questa materia sapere quale sarà la grandezza limite delle stelle visibili in un dato cannocchiale. Johnson stabilì le
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Così le stelle in ogni tempo vennero distribuite in gruppi naturali, o arbitrarii che furono religiosamente trasmessi di generazione in generazione
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In certe costellazioni dominano con frequenza le stelle di alcuni colori speciali come nelle Pleiadi l’azzurro, in Orione il verdino, nell’Eridano e
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Fraunhofer trovò così che la Luna, Venere e Giove avevano spettro identico a quello del sole, come era da aspettarsi, ma le stelle in generale l
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sono assai vive malgrado la piccolezza delle stelle. In alcune la zona media è divisa in più righe separate, in altre è tutta uniforme. In altre vi sono
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Geissler eccitati con mediocre scintilla elettrica, in cui si hanno gli spettri rigati a persiane lucide sfumate, aggruppate in colonne separate da zone
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