Le Stelle. Saggio di astronomia siderale
Su di una regione assai povera di stelle grandi si stendono la Giraffa, il Mietitore e la Lince, e segue quindi la Grand’Orsa, di cui il Carro non
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, darebbe una riga lucida di posto e rifrangibilità identica alla nera. Così, per esempio, la fiamma ad alcool nella quale brucia il sal comune, dà una riga
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Anche la difficoltà di distinguere in certi casi il secondo tipo dal terzo, e il vedere come quelle di secondo cambiando colore tendano a divenire
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Così si raggiunge la zona delle costellazioni zodiacali. L’Ariete è distinta da due belle stelle che aprono la lista: segue il Toro, la cui testa è
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. Questo è un mostro immenso che è distinto da un ampio ventaglio di lucide stelle nel cui centro è una rossa viva, il suo cuore, detta Antares e che è
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Qual sia l’origine di queste onde non è difficile il definirlo. Sappiamo infatti che l’atmosfera presso l’orizzonte fa l’ufficio di un prisma, e che
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3.° Spettro orizzontale, le onde vanno per la diagonale progredendo verso il rosso o verso il violetto, secondo che la stella sta a levante o a
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Questo si rende manifesto considerando (come faceva il Donati) il meccanismo della visione della stella attraverso il prisma atmosferico. — «Un
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Per ben comprendere questa teoria è necessario richiamare il meccanismo della visione attraverso i prismi. Se un raggio di Sole entra per una fessura
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Questo è il caso della stella, onde si vede che il raggio r che viene all’occhio è partito da un punto più alto che il raggio r.
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Al Cacciatore è sottoposto il fedel Cane Maggiore che ha in bocca la più bella stella di tutto il cielo, e poco sotto il Lepre. Avanti al Lepre
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spettro in una data direzione: che per le stelle a levante è verso il rosso, e per quelle a ponente in senso inverso, cioè al violetto. Benchè ciò non
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Il chiarissimo Prof. Respighi ha invocato il moto di rotazione della terra come causa influente in tale movimento ottico. Secondo noi questo potrebbe
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Anno 369? non è indicato il luogo, durò dal Marzo fino all’Agosto.
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Anno 1578. Gli Ann. Cinesi senza indicare il luogo dicono la stella grande come il sole! (?)
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Anno 1230 tra il Serpentario e il Serpente alla metà di Dicembre, sparì alla fine di Marzo 1231.
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Il suo periodo da alcuni è spiegato coll’ammettere una rotazione del corpo della stella attorno al proprio asse, supponendo che da una parte essa sia
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δ Cefeo; il suo perielio è di 5g 8or 47m 39s, e varia dalla terza alla quinta grandezza. L’intervallo tra il massimo e il minimo è di 3g 19or, e
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La parte seguente pare più chiara della precedente e in quattro luoghi collocati quasi oppostamente in croce si veggono scintillare punti lucidi, il
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In astronomia il circolo fondamentale, a cui si riferiscono le posizioni delle stelle, è l’Equatore celeste, poichè esso può sempre facilmente
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Se non che in astronomia il primo circolo di declinazione non è arbitrario come in geografia, ma è definito dalla natura, perchè si fa passare pel
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Se le stelle hanno dei moti di traslazione loro proprii è ben naturale supporre che anche il Sole deve averne, e che per conseguenza tutto il suo
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1.° Primieramente il moto apparente si farà sempre in un piano che passerà per la stella, e per la linea percorsa dal Sole ossia (il chè è lo stesso
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Dopo Herschel il primo che se ne occupò seriamente fu l’Argelander. Confrontando le posizioni stellari del catalogo fatto sulle proprie osservazioni
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Herschel fu il primo ad immaginare il micrometro detto di posizione. Consiste questo in un micrometro ordinario, nel quale sono tesi due fili ad
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Le stelle doppie di cui si è finora calcolato il periodo sono poche assai, e di queste stesse incerte sono non poche. Solo il tempo potrà renderci
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Da questo quadro risulta che il rapporto tra le doppie fisiche alle ottiche resta lo stesso per le due classi di movimenti, il che vuol dire che
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Il polo celeste in sostanza non è che il punto a cui andrebbe a terminare l’asse di rotazione del globo terrestre prolungato fino in cielo; e l
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Gli Arabi sotto il Califfo Almamun cercarono farne una misura più accurata. Due squadre di geometri partirono da un punto delle pianure di Singiar
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dai geometri. Così se trattisi della distanza lunare, che è il corpo più a noi vicino, dovremo prima trovare una base opportuna, e su questa base
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Il primo a cui si attennero gli antichi fu di dedurre la distanza del Sole da quella della Luna: il metodo è però più ingegnoso che sicuro, ma merita
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contatti di Venere col Sole i due estremi, cioè il primo e l’ultimo non sono di alcun valore, non potendosi apprezzare con precisione il momento di
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1.° Che il movimento avea realmente il periodo di un anno.
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Il grande cannocchiale ne porta attaccato un altro minore che dicesi cercatore e serve a trovare gli oggetti approssimativamente per metterli poi nel
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Terra, e quello percorso dalla luce, era chiaro che misurato esattamente il valore dello spostamento prodotto e conoscendo la velocità della luce, si
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Il sistema solare si compone di varie categorie di corpi, come è notissimo.
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Il titolo di questo capitolo è certamente audace: noi non avremmo osato scriverlo se non ci avesse preceduto il Grande Herschel, e dal trattato si
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Il lavoro più celebre degli antichi è quello che ne fece Arato in istile poetico, sulla sfera di Eudosso, opera che ebbe il merito di esser
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Dal presente semplice cenno ben imperfetto di questa immensa formazione celeste, si vede che è impossibile il ridurla ad una rappresentanza
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Questo, che potremo chiamare teorema sulla distribuzione reale delle stelle nello spazio, è il solo risultato che meriti qualche fiducia nelle
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Cataloghi di Lacaille: il 1.° del 1750 contiene 398 stelle; il 2° di 515 stelle zodiacali, e il 3° di 1924 stelle australi osservate al Capo di Buona
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Catalogo di Piazzi fatto a Palermo ridotto al 1801, contiene 6748 stelle; fu l’opera che immortalò il celebre astronomo italiano, essendo il Catalogo
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21.° Il calore è la forza prima che anima l’Universo; e il calore non è che il movimento. L’energia si trasmette da un corpo all’altro mediante un
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22.° La gravità è una forza che regge tutto il creato, dal sassolino cadente sulla terra, alla Nebulosa che si va condensando nella profondità dello
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In quanto al numero delle stelle di diverse grandezze contenute nelle varie costellazioni, riportiamo qui dal Catalogo di Heis (pag. 178) il seguente
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Per Boreali il sig. Heis intende quelle che passano tra il polo e lo zenit di Münster: per medie quelle tra questo zenit e l’equatore, per australi
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Ora si vede che il rapporto va scemando colle grandezze; il che è conforme al fatto ben conosciuto che il rapporto fra due luci è più facile a
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Il Sole essendo una stella, si è cercato che rapporto abbia la sua luce con quella delle altre, il che giova a farci apprezzare l’intensità assoluta
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Il salto che si trova tra le grandezze fissate ad occhio nudo e le telescopiche si spiega da ciò, che il telescopio rendendo l’immagine nell’occhio
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Siccome però l’estensione di questo catalogo interromperebbe troppo il corso dell’opera, così abbiam creduto bene metterlo in fine, ove il lettore lo
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