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quella della 152 sia magnesio e potrebbe essere carbonio. (Questa conclusione prima fu tratta dallo spettroscopio semplice, e poscia confermata col
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sfumature. Noi non abbiamo potuto verificare queste sue aggiunte. Però il carattere generale da lui dato sulla stella combina col nostro. Può essere che
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nell’intervallo, ma troppo deboli per essere determinate.
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si ravvisarono essere Urano e Nettuno, come si potè provare con calcoli retrogradi dietro gli elementi delle orbite loro dopo che furono riconosciuti
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’indice s dei secondi in tempo. I numeri di questa linea devono essere 1s, 8s, 12s, 13s, 20s, 21s. Altri sono composti di pezzi staccati comep.es. M. 9
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Nella linea orizzontale per errore sono messi apici invece dell’indice s dei secondi in tempo. I numeri di questa linea devono essere 1s, 8s, 12s
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essere, e soltanto essa sarebbe ad insufficiente temperatura per dare spettro lineare. 4.° Finalmente essi trovansi quasi tutti sulla zona delle
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Si misurarono gli angoli alle stelle vicine, e furono trovati identici con quelli di H. I. Quindi questi corpi devono essere lontanissimi.
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La posizione delle stelle per mezzo dei gruppi e delle costellazioni o degli allineamenti non può essere che grossolanamente approssimata: per lo
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può essere a meno che non abbia variato.
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hanno di simile. La nebbia pare staccata dalla stella centrale e formare un anello, ma ciò può essere illusione della luce della parte centrale che
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credere essere esse pure formate di stelle. Questa apparenza si confermò assai per le ricerche di Bond col grande refrattore di Cambridge U. S., ed è
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essere i Soli. Esse ci avvertono che vi possono essere masse gassose vive e isolate da imitare lo splendore discontinuo stellare. Le stelle nebulose
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. Si è sospettato un cambiamento anche in questa Nebulosa, ma finora la cosa può essere apparentemente dovuta all’effetto degli strumenti diversi, e
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credute affisse alla medesima in modo invariabile. Nè poteva essere altrimenti, poichè anche quando lo spirito umano ebbe fatto il gran passo di
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nelle ultime. Da questa sistematica distribuzione di segni è facile presumere che vi deve essere qualche causa comune che loro dia tal legge, e che a
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3.° Esaminando teoricamente tali movimenti è facile comprendere che essi possono essere o reali o apparenti, o l’uno e l’altro insieme. Nel primo
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probabilità, si rileva da questo solo dato che le stelle più grandi devono essere più vicine, attesochè lo spazio lineare percorso da un corpo qualunque
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siano finite, possiamo però assicurare di essere stati condotti alla conclusione, che molte di queste deviazioni possono essere vero difetto degli
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Considerando questo moto nello spazio dietro le distanze ipotetiche suddette, risulterebbe essere di poco più che un raggio e mezzo (1,623) dell
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Naturalmente tal moto non può essere rettilineo e la direzione varierà col tempo; ma su di ciò la risposta ai tardi nepoti. Ove sia il centro di tale
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Però anche questo sarebbe un criterio non infallibile, perchè potrebbe essere che i moti proprii si manifestassero solo con piccolissime differenze
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perchè non supera gli errori probabili delle osservazioni. È da avvertire che i semplici spostamenti angolari o in distanza possono essere effetto dei
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l’ellisse per proiezione: per esempio, potrebbe essere un circolo, una ellisse ed anche una curva a doppia curvatura; ma l’ultima specie di curva
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Un mezzo per conoscere le stelle fisicamente doppie potranno un giorno essere i loro colori; ma finora questo mezzo è assai poco studiato.
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non sempre apparisce, sia perchè realmente non è necessario, sia perchè può essere di gran mole ma di minor luce.
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Le stelle passano per essere innumerabili, e sono perfino un simbolo dei più enfatici che applicasi agli oggetti non aventi computo che li definisca
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riuscì ad essere rigorosamente la 10 milionesima parte del quarto del meridiano terrestre, ma ne differisce alquanto, essendo realmente il quadrante intero
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natura della loro orbita mediante la misura di parecchie di queste distanze, dalle quali rilevò essere una ellisse in uno dei cui fuochi sta il Sole
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di essere ricordato come saggio del loro acume.
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vantaggio di essere allora visibile di notte colle stelle, e perciò l’angolo non si potrebbe misurare ordinariamente colla facilità e precisione che
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. Da tale risultato si concluse la distanza di questa stella essere di 589043 raggi medii del grande orbe, e che la luce impiegava nove anni circa per
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gli strumenti subiscono considerabili variazioni. Tuttavia senza essere così esclusivi, noi diremo che una parallasse che non superi un quarto di
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in una media di moltissimi astri; allora le regole delle probabilità conducono ad ammettere che in generale le più grosse debbano essere le più vicine
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distanza deve essere non minore di dieci unità parallattiche, cioè 2,062,650, ossia in numeri tondi due milioni di volte quella del Sole, e che il
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la cosa è doppiamente improbabile; 1° perchè la velocità loro può essere infinitamente diversa; 2.° perchè la direzione del moto può mascherarne la
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Nettuno dal Sole, quindi l’azione deve essere insensibile. La cometa che ha orbita ellittica più sicura è quella d’Halley che fa il suo giro in 75 anni
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Qui si vede senza difficoltà come le stelle maggiori sono quasi egualmente distribuite; ma che le minori sempre più si addensano fino ad essere 12 e
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pure apparisce dal moto proprio delle medesime, quindi concludiamo essere non solo apparentemente, ma anche realmente le stelle più dense presso la
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spettrali isolate lucide, talchè non è sicuro che a quelle estremità siano tutte stelle, ma vi deve essere gran copia di semplice materia cosmica.
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che lo spazio occupato da certune deve essere sterminato, abbracciando vaste regioni celesti difficili esse stesse a determinarsi, e definirsi, come
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Esso però non può dirsi infinito; nessuna cosa composta di enti distinti e discreti può essere infinita Perchè essendo essa sempre, assolutamente
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Si è detto che il mondo deve essere infinito; ma se esso fosse infinito, e popolato d’infinite stelle, la vôlta celeste ci dovrebbe comparire lucida
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, ma da più Soli alternativamente, e dove le vicende climateriche succedentisi del caldo e del freddo, devono essere estreme per le eccentricità dell
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quale potemmo pur conoscere tante meraviglie, e la Sapienza dell’Autore di tutte le cose, è una infinita distanza che può essere intercalata da gradi
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20.° Le Comete sulle quali si speculò cotanto nel secolo scorso, si sono ora riconosciute non essere che ospiti stranieri al nostro sistema, e parti
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La luce generale del cielo stellato non è tanto scarsa quanto potrebbe sembrare a prima vista. Su di un’alta montagna o in aria pura dopo essere
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bellezza. Ma siccome lo stesso Arato dice essere oscura la vicina Costellazione del Cigno e trova difficile a riconoscere la Costellazione dell’Ariete
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, e i risultati ottenuti sono stati assai importanti, onde domandano di essere svolti con qualche estensione.
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famoso ottico G. B. Amici costrusse uno spettroscopio analogo a quelli che poscia cominciarono ad essere in uso per le ricerche chimiche, e se ne servì
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