Le Stelle. Saggio di astronomia siderale
L’Eliometro è uno strumento in origine destinato a misurare il diametro del Sole (Eλιος) ed era composto di due obiettivi distinti, e tale era quello
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analizzate collo spettroscopio, si trovarono contenere l’idrogeno, l’Helium ed altri vapori metallici, come sodio, ferro, magnesio, ecc.
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Il diametro terrestre veduto dal Sole s’estende 19",7 ed è in numeri tondi 12 755 chilometri.
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dilatarsi delle sue zone di assorbimento. È probabile che le stelle di 4° tipo ed altre stelle ci appaiano piccole per solo assorbimento.
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atmosfere di vapori metallici con eruzioni ed emissioni variabili col tempo. In esse dominano il sodio, il ferro e il calcio ed altre materie
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ne avrà già da sè rilevata l’immensa portata, tutta nuova ed inaspettata.
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presenta la natura nella comparsa di vere stelle che dopo aver brillato immobili al loro posto per mesi ed anni, ed esser passate per le fasi di un
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variazioni ed apparizioni.
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giunse alla 3a grandezza; nel 1677, e 1682 era di sesta ed è restata tale col nome di P Cigno.
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') che era di 5a grandezza e di color rossastro: essa diminuì ben presto, ed ora è di 11a e va ancora diminuendo.
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Anno 1670 scoperta dal Certosinop. Antelmo nella testa della Volpetta accanto al Cigno, ora detta l’11 della Volpe. Essa avea luce bianca ed arrivò
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periodo incerto, si accosta a 371 giorni, e varia dalla 7a alla 10a grandezza, ed è di colore rosso.
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profondamente solcato che nel massimo, ed allora le righe fine secondarie sono difficili a vedersi. Citeremo fra le variabili più importanti le
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il volume monumentale delle osservazioni fatte al Capo di Buona Speranza, e tutti questi lavori ed altri successivi furono da lui epilogati nel gran
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Toucano e l’altro di ω Centauro, in cui le stelle sono a migliaia: l’ultimo occupa almeno 20' ed è composto tutto di stelle di dodicesima e
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maggiore, ed ha una sfumatura nella parte seguente. Diametro maggiore 25", 37; minore 17", 23: ha punti lucidi all’asse minore: fu figurata nelle nostre
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punto di intersecazione dell’Ecclittica coll’Equatore. Sia (fig. 2) l’Equatore ed l’ecclittica, il loro punto di intersecazione cost1 è il punto di
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Chi desidera vedere una numerosa raccolta delle forme bizzarre di questi oggetti, oltre le memorie originali di Herschel e Lord Rosse, Lassel ed
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2.° Il signor Proctor ha graficamente costruito in alcune tavole i moti proprii principali di molte stelle, ed è arrivato alla conseguenza importante
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primitiva più energica, ed eccentrica; vedremo fra poco l’importanza della prima di queste conseguenze.
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I moti così trovati formano uno de’ fenomeni residui delle osservazioni, ed essi solo dopo una enorme durata di secoli si potranno ridurre a qualche
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Vi è però un caso che non si può esaurire con tali principii, ed è quando l’orbita vera si proietta in una linea retta, sulla quale il piano dell
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Questa figura è tratta dalla triangolazione realmente fatta dal Boscowich tra Roma e Rimini, ed è una delle più semplici e brevi.
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differenza però tra i diametri equatoriali. Ma queste delicate conclusioni sono ancora incerte, stante che troppo scarse ed imperfette sono le misure
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opposizioni col Sole: ciò e facile capire, ed ecco come.
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Chambers Descriptive Astronomy, Oxford 1867, ed altri autori specialmente inglesi.
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a tali enormi distanze che le loro azioni reciproche devono esser minime ed insensibili, e perciò sono anche minimi i loro moti proprii apparenti.
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porterà a molte ed importanti conseguenze. Ma prima di venire a concetti teorici di qualunque specie sulla distribuzione reale, è necessario esaminare
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Sud, ecc. Questa confusa indicazione noi abbiamo voluto esaminarla un poco più in particolare, ed ecco le conseguenze a cui siamo arrivati.
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costellazioni del Toro e dello Scorpione presso Antares ed Aldebaran, ed ha una inclinazione di circa 70° alla medesima.
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furono discussi dai loro autori, e poi ultimamente da Struve, ed hanno condotto ai seguenti risultamenti:
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certe medie fondate sull’osservazione, le quali se cambiano il carattere del fenomeno sotto un aspetto, sono però utili ed inappuntabili sotto altri
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° e 20° tanto al Sud quanto al Nord della Via Lattea, come si trova delineata nelle carte di Lubbock ed ha trovato
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per l’Emisfero Australe ha distinto le stelle in classi ed è arrivato a risultati simili ai testè indicati, e più particolareggiati pel nostro
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I lavori di zone di Devico e dell’Americano Bond ed altri conducono alle stesse conclusioni, cioè:
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ed in file più lunghe. Onde noi realmente manchiamo di criterio certo, e bisogna anche qui andare coi criterii delle probabilità; e infatti sappiamo
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Lattea come un complesso anulare di stelle, ed a riguardare il nostro Sole come collocato dentro questo anello, ma eccentricamente da un lato, e fuori del
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(v. C. Rendus 1877, ed Astr. Nach. n.° 2129, pag. 263.
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, di Lord Rosse, di Lassell, di De La Rue, di Bond, di D’Arrest, Huggins, Holden, Stephan, ecc. Ed a questi famosi osservatori, che furono in parte
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erano lavoro delle sue mani, e fatti con quell’amore che è ignoto agli artisti puri di oggidì; esso fu il primo ed il più fortunato de’ fondatori dell
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gassose, che formano le Nebulose. Alcune di queste sono di enorme estensione, ed hanno una densità irregolarissima; altre hanno una densità quasi
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lente. Altri strumenti sono stati inventati da Steinheil, da Wilde, ed altri, ma in tutti questi vi sono molti prismi, specchi e altre parti ottiche le
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Struve dietro un esame delle grandezze usate da Bessel, Lalande, Piazzi ed altri assegna le seguenti proporzioni:
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grandezza è circa un quarto di una di prima, e che il rapporto fra quelle di seconda, terza e seguenti fino alla sesta può assumersi come costante ed
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, ed altri autori.
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è rigorosamente monocromatica: un forte ingrandimento diminuendo la luce ed esagerando i dischi rende meglio distinguibili i colori.
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Per favorire le queste ricerche ed ovviare al grande incomodo che produceva la visione obliqua all’asse dell’obiettivo principale a cagione della
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Però, benchè sì eccellente, questo strumento è molto costoso, e non era sperabile che venisse molto diffuso, ed essendo non molto comodo per le
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cannocchiali. Quindi noi tentammo di mettere accanto al prisma maggiore un altro minore ed acromatico, ma avente la stessa deviazione di raggi del
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non apparivano vere linee filari e taglienti, ma semplici sfumature ed ineguaglianze di luce. Le linee di rovesciamento dell’idrogeno sono assai
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