Le Stelle. Saggio di astronomia siderale
Pegaso è rappresentato come un immenso cavallo alato e si riconosce facilmente in cielo per un grande quadrato che fanno tre delle sue stelle colla
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Le macchie non sono permanenti, e la forma e la quantità loro è variabilissima: talora, e anche per lunghi intervalli non ve n’è alcuna, mentre altre
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Ma, come è ben naturale, non è da aspettarsi che tanti e sì svariati corpi abbiano tutti rigorosamente la stessa proporzione di qualità e densità di
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È molto importante il confronto dei due tipi terzo e quarto, i quali al primo aspetto sembrano analoghi, ma non lo sono realmente. Prenderemo a base
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Dietro a’ suoi piedi seguono due belle stelle che disegnano i piatti della Bilancia, e che anticamente formavano le Chele o branche dello Scorpione
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In primo luogo è cosa indubitata che il fenomeno non è dovuto alla stella in sè stessa, ma è prodotto nel passaggio de’ suoi raggi attraverso la
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Ma l’occhio nudo è incapace di studiare accuratamente tutte le sue fasi, e gli strumenti ne svelano meglio il meccanismo. Guardando le stelle nelle
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Per ben comprendere questa teoria è necessario richiamare il meccanismo della visione attraverso i prismi. Se un raggio di Sole entra per una fessura
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refrazione, e ad alzare tutto lo spettro, talchè questo camminerà verso il violetto: a levante all’incontro alzandosi la stella diminuirà la refrazione e
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Allo zenit l’oscillazione è assai piccola e per lo più si riduce a dare delle righe longitudinali allo spettro. Ma qui vi è un’altra causa la quale
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La circoscrizione di queste costellazioni è così arbitraria e intricata, che si è pensato seriamente dagli astronomi se non valesse la pena di far
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Una delle più famose è la Omicron della Balena, la quale fu detta MIRA, la Mirabile appunto per queste variazioni. Essa nel periodo di 331 giorni e 8
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«27 novembre 1867. La luce è uguale a ζ Balena onde è di terza grandezza decisa. Il colore è un bel rosso rubino. Lo spettro è magnifico e del tipo
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«13 dicembre. È il massimo di bellezza che possa idearsi, le linee lucide sono più larghe e vive dal lato del rosso. Coll’oculare sferico ordinario
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Le stelle colorate in giallo-ranciato e rosso, in genere possono dirsi tutte variabili: tali sono α Orione che cambia irregolarmente quasi di una
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δ Cefeo; il suo perielio è di 5g 8or 47m 39s, e varia dalla terza alla quinta grandezza. L’intervallo tra il massimo e il minimo è di 3g 19or, e
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Una stella assai importante è Algol, ossia β Perseo che sta nella testa di Medusa. Questa stella è abitualmente di seconda grandezza, e resta nel suo
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Accanto a questo è un magnifico sistema di archi incrociati in molti modi, la principale stando a circa A.R.= 18h 20m, e Decl. − 18° 53. Il campo
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Nella Libra ve n’è un altro non meno bello e più largo e più risolubile di lui. Alcuni di questi gruppi sono irresolubili Fig. 40. M. 2. Gruppo dell
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Ma l’emisfero Boreale non è il più privilegiato per queste bellezze. L’australe è assai più ricco. Ivi due specialmente sono sorprendenti: quello del
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= 23h 19m 10s; Decl. + 41° 46' 3"). Lord Rosse fu il primo a indicare un foro nel centro di questa planetaria, ma con forte ingrandimento 1000 è
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La nebulosa è forse accidentalmente proiettata sul gruppo. La nettezza delle stelle e dell’orlo esterno suggerisce l’idea che essa sia una sfoglia
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stelle minute di cui abbiamo già parlato (v. pag. 69). Essa è chiaramente forata: si è detta anulare, ma il centro non è nero, e gli orli interni sono
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Si è detto che attorno al trapezio di θ' la nebulosità non esisteva. Ciò non e esatto. La nebbia vi è certamente perchè lo spettroscopio qui dà lo
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Pel suddetto polo e per la stella si conduce un circolo massimo della sfera che interseca l’Equatore ad angolo retto, e questo dicesi circolo di
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Se non che in astronomia il primo circolo di declinazione non è arbitrario come in geografia, ma è definito dalla natura, perchè si fa passare pel
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Una Nebulosa non meno importante è quella che circonda η Argo nell’Emisfero Australe, posta in A. R. = 10h 39m. Decl. − 56° 47' che è vasta quasi
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Dopo studiata la distribuzione e la natura fisica delle stelle è mestieri entrare ad investigare la meccanica generale dei loro sistemi e dei loro
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3.° Esaminando teoricamente tali movimenti è facile comprendere che essi possono essere o reali o apparenti, o l’uno e l’altro insieme. Nel primo
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e ricapitolando e riducendo tutto all'intervallo di 30 anni si ha
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strumento chiamato circolo meridiano o strumento de’ passaggi. Consiste questo in un cannocchiale che è mobile esattamente nel meridiano, e osservano i
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Ma in realtà anche il semplice contare le stelle non è facile. La vista si confonde, e quando si è al trarre delle cifre precise il loro numero
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Questa figura è tratta dalla triangolazione realmente fatta dal Boscowich tra Roma e Rimini, ed è una delle più semplici e brevi.
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Il metodo indicato per trovare la distanza della Luna, può servire per tutti gli astri; e quindi anche pel Sole. Ma per questo astro la sua
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È manifesto che questa specie di collo Fig. 71 o legamento nasce da una diffusione dell’orlo solare, e che il vero contatto non è quando Venere
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Il Polo Australe di questo circolo è, come abbiam detto, presso la stella Fomalhaut, cioè in 10or 45m di A. R, e 30° Decl. Sud, e il Boreale si trova
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Le poche stelle lucide che si scostano da questa zona sono quelle del Leone, del Cane Minore e dei Gemelli; queste formano ancor esse un’altra zona
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La differenza qui è considerevole e mostra maggiore accumulazione dal lato delle 18 ore che delle 6or. Alle 6or il massimo di un campo è 204 stelle
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Tutto quello che si può dire si è, che essa è composta principalmente di sterminati ammassi, i quali sono collegati da regioni, ove le stelle sono
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Un catalogo di stelle è una lista nella quale esse sono disegnate coi loro nomi e grandezze usuali, insieme colle coordinate di precisione e le loro
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21.° Il calore è la forza prima che anima l’Universo; e il calore non è che il movimento. L’energia si trasmette da un corpo all’altro mediante un
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» 20. Secondo Schoenfeld essa è solo probabilmente variabile: e doppia dist. 5": non è detto quale delle due sia variabile.
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» 27. È la celebre stella cremisi di Hind. Oggetto veramente degno di attenzione: secondo Schmidt nel 1865 era crescente in luce e calante in colore
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Le precedenti conclusioni sono relative soltanto alle stelle visibili ad occhio nudo. Per le stelle telescopiche la cosa è notabilmente diversa
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identici da tutti, 3.° se siano reali. A tale scopo Smyth raccolse moltissime osservazioni fatte da diversi sopra la stella β Cigno che è una delle più
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Quei gruppi, tra i quali i maggiori luminari, il Sole e la Luna e i principali pianeti, fanno la loro strada, attraggono più degli altri l’attenzione
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Questa classe è numerosissima e abbraccia più della metà delle stelle visibili. Per fissare lo stato loro presente e così assicurarci sei mai col
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3.° Il terzo tipo è quello che si trova nelle stelle ranciate e rosse; esso è formato di linee nere e lucide interpolate a zone o bande scure
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Però queste due figure sono come limiti: nella prima, di α Orione, le righe nere sono intensissime, e le zone sono deboli: ma la stella essendo
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È dimostrato oggidì che il Sole è una massa incandescente la cui superficie esterna è mobilissima, e presenta tutte le accidentalità proprie di una
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