Le Stelle. Saggio di astronomia siderale
Anche la difficoltà di distinguere in certi casi il secondo tipo dal terzo, e il vedere come quelle di secondo cambiando colore tendano a divenire
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Gli spettri però delle stelle del terzo e quarto tipo sembrano indicare una costituzione alquanto diversa e specialmente un eccesso di certi elementi
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Laonde per concludere diremo: «Gli spettri stellari di 1° e 2° tipo hanno linee di assorbimento dovute a vapori metallici come il Sole; quelle di 3
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Anno 1600 nel Cigno alla radice del collo di 3a grandezza, trovata da Janson scolare di Ticone. La stella andò diminuendo di grandezza soprattutto
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Anno 1848. In quest’anno il signor Hind all’osservatorio di Bishop in Londra scoprì nel Serpentario una nuova stella (α = 16h 52m 37, δ = − 12° 42
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Gli spettri di queste due stelle temporanee sono adunque simili, e forniti di righe lucide, il che conferma l’idea di violenti incendi.
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Una stella assai importante per le sue variazioni è η di Argo nell’Emisfero Australe. Halley nel 1667 la mise nel suo catalogo come di quarta
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Sotto vicino a questo è un altro gruppo formato di una specie di circolo di belle stelline disposte attorno a una più bella di esse notata a, e da
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Nella fig. 40 è disegnato il gruppo dell’Aquario che sembra un globo composto di una parte centrale nebulosa formata di minutissimi oggetti, e di un
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Anche il gruppo di Levrieri è degno di attenzione pei suoi bei raggi convergenti al centro che formano una vaga stella a più raggi formata di
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Esso invece di esser condensato nel centro ha quivi anzi uno spazio vuoto a modo di foglia trilobare. Le stelle sono mirabili per la loro quasi
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credere essere esse pure formate di stelle. Questa apparenza si confermò assai per le ricerche di Bond col grande refrattore di Cambridge U. S., ed è
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Molte sono le nebulose di questa categoria e vastissime. Si consulti l’opera di Herschel fatta al Capo di B. Speranza ove sono disegnati gli oggetti
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Il signor Huggins intanto dopo di noi fornito di migliori strumenti ha ripreso le ricerche e ha dato risultati, nei quali mostra molta fiducia. Per
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Considerando per un momento le conseguenze fisiche di questi sistemi luminosi multipli, e degli astri oscuri che li accompagnano, non possiamo a meno
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I. Di 72500 stelle di grandezza da 1a a 8a ½ furono da Struve trovate doppie 1973 entro 16" di distanza; cioè una sopra 367. Di queste doppie, 1702
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III. L’esistenza di un legame fisico non si limita alle stelle di distanza minima, ma ve ne sono dei casi di distanze considerabili, come è permesso
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Finora manchiamo di ogni dato per sapere se moti reali si verificano nel loro interno, ma è da sperare che questi oggetti non siano più trascurati. È
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Le zone di Bessel danno un contingente di 52199 stelle solo fino alla 9a grandezza nella zona posta tra + 15° e ‒ 15° di declinazione. Quelle di
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Queste misure furono fatte dapprima sulla unità usuale della tesa di Francia di sei piedi di Parigi, e trovato così il numero de’ piedi che entravano
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indiretto di osservare la distanza di un pianeta della Terra. Scelse a questo effetto il pianeta Marte, che quando sta nella opposizione viene ad una
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Da queste osservazioni la parallasse di Marte risultò circa 25" donde tenuto conto di tutte le correzioni, concluse la parallasse del Sole di 9" 1/2
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Ma fu un inglese, il celebre Halley, che insegnò agli astronomi la vera maniera di servirsi di questo pianeta per avere la parallasse solare, e ciò
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Consiste questo in un grande cannocchiale di 25 centimetri di apertura obiettiva, e 4.m 50 di lunghezza focale, portate da un nodo di costruzione
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È evidente da questo che la parallasse di Lalande e di Encke sono le meno probabili, malgrado che quest’ultima abbia avuto tanto favore per sì gran
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Queste grandi macchine poi sono tutte collocate sotto delle cupole girevoli fornite di ampie finestre che possono dirigersi liberamente a qualunque
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Cogli specchi le dimensioni delle macchine sono anche più gigantesche. Il rifrattore dell’osservatorio di Parigi ha 1.m 10 di diametro, quello di
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Quindi siccome la parallasse di un secondo suppone una distanza di 206265 di tali unità, si richiederanno 3 anni, 224 millesimi per percorrerla
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La Polare e la Capra avendo meno di un decimo di secondo, si lasciano. Ne segue pertanto che mancando le stelle generalmente di parallasse, la loro
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Risulta dunque che dando alle stelle di prima grandezza la parallasse di un decimo di secondo, avremo per esse il tempo della luce = 32 anni, e per
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Il lavoro più celebre degli antichi è quello che ne fece Arato in istile poetico, sulla sfera di Eudosso, opera che ebbe il merito di esser
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Oltre i lavori di Herschel esistono altri grandi lavori di numerazioni di stelle che dar possono la legge di distribuzione nello spazio. Ne
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W. Herschel, nel principio de’ suoi studii stellari ammise l’idea di Huyghens che le stelle fossero egualmente distribuite nello spazio, e perciò
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Per le carte più scientifiche e dettagliate che comprendono le stelle telescopiche, noteremo in prima il grande atlante di Harding, in foglio grande
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Nessuna distanza è ancora conosciuta di queste masse, di cui non si conosce la parallassi, e quindi non può assegnarsi la loro grandezza. È manifesto
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arrivavano a penetrare neanche tutto lo strato galassico nella sua profondità, ma nè anche vi arrivano gli attuali che sono di molti doppii superiori a
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Cataloghi di Lacaille: il 1.° del 1750 contiene 398 stelle; il 2° di 515 stelle zodiacali, e il 3° di 1924 stelle australi osservate al Capo di Buona
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Catalogo di Airy per 1849 concluso dalle osservazioni di 12 anni a Greenwich, che contiene 2156 stelle; opera di grande precisione, seguito appresso
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» 11. Stella d di confronto di Winnecke per U Gemelli.
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Una volta date le mosse, era facile proseguire; quindi venne bentosto il cielo popolato di fantastiche pitture che lo riempirono di vita e di poesia
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Riassumendo conchiuderemo che in una materia tanto vaga può ritenersi come termine medio in generale che: la intensità di una stella di seconda
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Herschel confrontando α Centauro colla Luna piena, assegna il rapporto 1 : 27408; ora l’intensità della Luna rapporto al Sole è di 1 a 891071 secondo
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Il lettore potrà per tal uso consultare gli Atlanti di Bode, l’Uranometria di Argelander, l’atlante di Heis, le carte di Dorna, e le carte di Dien
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Il grado di colore nelle gialle ranciate varia nelle diverse epoche, come in α Orione o Betelgeuse; Antares, Aldebaran, Arturo ecc. sono variabili di
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Più tardi riprese questo studio con un apparato di maggior forza, nello scopo principalmente di riconoscere se tutte le stelle aveano luce di eguale
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Ann. Di Fisica di Gilbert, vol. 74, 1823.
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Era questo prisma composto di tre altri, figura 7.a: uno mediano F di Flint pesante (borato di piombo) e due altri Fig. 7 C, C' di Crown: erano essi
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Catalogo di alcune stelle più belle di 3° tipo.
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Catalogo di alcune stelle principali di 4° tipo
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Lo studio degli spettri ci ha mostrato diversità interessantissime nelle stelle variabili e che ci possono dar la chiave per la spiegazione di questi
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