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deve tener sott’occhio le tavole I e II molto meglio del cielo stesso.
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Si deve al signor Janssen l’avere insegnato come esse si potevano vedere anche fuori dell’ecclisse mediante lo spettroscopio. Queste si vedono
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identità della loro origine per una qualche piccola differenza di confine, la quale, può spiegarsi in altra maniera. Non deve poi sorprendere che si trovi
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medio a 80° di distanza zenitale lo trovammo di 2", 8. Teoricamente secondo i calcoli delsig. Montigny dal rosso al violetto deve essere di 5", 5, a
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deve adunque considerarsi come composta di due parti: una bianca e costante, benchè prodotta come dicemmo da continua ricomposizione de’ raggi
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movimento; tuttavia questo andamento è generalmente costante in aria calma. Esso deve nascere primieramente dalla successione relativa delle onde aree
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rotazione qualunque, ma deve dipendere da un astro oscuro che l’occulta parzialmente durante un certo tempo, producendo un vero ecclissi parziale. Uno studio
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’attività costante, e che perciò esso deve variare, anche nella intensità della luce. Ma la valutazione diretta della quantità di questa variabilità e dei
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un oggetto discretamente luminoso è facile avere una scintillazione che è mero fenomeno fisiologico. Quindi gran cura si deve avere nello studio di
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Questa è una delle più importanti rivelazioni che la scienza deve allo spettroscopio, che basterebbe a rendere immortale il suo scopritore ilsig
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più dense e vive da simulare piccole stelle, onde la scoperta di Bond non deve dirsi illusione, e noi possiamo dire di avere verificato più volte questa
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Fra le Nebulose irregolari visibili nelle medie latitudini Nord deve mettersi la Nebulosa del Sagittario 4361 disegnata nelle osservazioni al Capo di
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nelle ultime. Da questa sistematica distribuzione di segni è facile presumere che vi deve essere qualche causa comune che loro dia tal legge, e che a
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(ceteris paribus) deve apparire tanto più grande quanto esso è più vicino. Ma per decidere se il moto sia dovuto all’una o all’altra causa è mestieri
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spazio che percorre il moto vibratorio nel mezzo durante il tempo della vibrazione molecolare» — non si deve verificare la variazione della lunghezza di
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Il moto dell’osservatore però deve produrre l’effetto di allungamento o di accorciamento nell’onda per il fatto che nel medesimo tempo esso riceve
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quella che avrebbe luogo pel punto quieto. Si capirà ciò che deve accadere, esaminando ciò che accadrebbe se la molecola camminando non potesse scuoter l
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durante il tempo della vibrazione molecolare» — non si deve verificare la variazione della lunghezza di onda, nè lo spostamento delle righe.
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Se le stelle hanno dei moti di traslazione loro proprii è ben naturale supporre che anche il Sole deve averne, e che per conseguenza tutto il suo
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Questo è quanto deve accadere nella ipotesi che siano fisse le stelle e tutti i moti siano apparenti. Ma se esse pure fossero in moto, la faccenda
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Fissata così la curva apparente, deve cercarsi la curva reale, e questa parte del problema, essendo indeterminata, è necessario supplirvi con qualche
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ogni qualvolta questa proporzione si verifica in una proiezione qualsiasi dell’orbita su di un piano, deve esservi una forza centrale, e perciò la
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. . Allora siccome la stella principale S deve stare nel fuoco della ellisse vera, tirando la retta CS e prolungandola fino al perimetro, la retta AB sarà
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’orbita passa per l’occhio dell’osservatore. Allora si deve ricorrere ad altri espedienti e bisogna aspettare che la stella o rallenti il moto, o ritorni
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Per vedere il peso di questo argomento primieramente deve farsi una riflessione. È un fatto provato già (vedi sopra § I) che le stelle grandi hanno
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, attesochè qui non si può considerare il corpo come soggetto a legge di rigorosa continuità nell’interno, pure qualche cosa di consimile deve aver luogo
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concluse che la circonferenza era 50 volte 5000 stadi cioè, di 250000. Però ben considerato tutto, questo risultato deve dirsi piuttosto un esempio
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fatta da quella coltissima generazione; ma finchè nuovi elementi storici più chiari nol provino, tale coincidenza per noi deve considerarsi come una
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più facili queste misure, tali unità saranno forse una base generale e naturale de’ sistemi metrici perfezionati, nè ciò deve sorprendere, perchè vi è
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astri, ben inteso che abbiamo tralasciato molte minute particolarità, delle quali si deve tener conto nell’atto pratico del calcolo e della osservazione
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due siti lontani. L’osservazione di una parte sola del fenomeno è affatto inutile alla soluzione del problema. Si deve al francese Delisle di aver
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la incertezza ora non è che nei centesimi, e questi si otterranno dalle riduzioni finali che a suo tempo saranno pubblicate. Non deve sorprendere un
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qualche cosa alla corte, con ciò stesso fu benemerito della scienza positiva, e non deve rimproverarsi per ciò, poichè senza tali concessioni
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, e non deve rimproverarsi per ciò, poichè senza tali concessioni moltissime spese fatte per la scienza vera, non sarebbesi fatte. Ogni tempo ha il suo
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ellisse attorno al Sole, ma il centro di gravità comune ai due corpi. Onde la Terra deve spostarsi ora da un lato dell’orbita descritta dal centro di
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dello spazio, e si stenta a credere alle miriadi di secoli che deve avere attraversato il nostro globo per compiere le formazioni geologiche cui
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distanza deve essere non minore di dieci unità parallattiche, cioè 2,062,650, ossia in numeri tondi due milioni di volte quella del Sole, e che il
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impossibile che la coincidenza sia accidentale e deve ritenersi come un fatto fondato in natura: sempre però limitandosi alle stelle in genere senza
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Nettuno dal Sole, quindi l’azione deve essere insensibile. La cometa che ha orbita ellittica più sicura è quella d’Halley che fa il suo giro in 75 anni
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pertanto un ordine deve esserci. E come andrebbe errato chi giudicasse capricciose le posizioni dei satelliti di Giove o di Saturno nella osservazione
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nella Via Lattea, e deve definirsi quale delle due ipotesi è preferibile.
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Lattea deve essere un sistema finito di stelle, la cui profondità nella direzione della visuale in certi punti, non può in genere differire molto dalla sua
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spettrali isolate lucide, talchè non è sicuro che a quelle estremità siano tutte stelle, ma vi deve essere gran copia di semplice materia cosmica.
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che lo spazio occupato da certune deve essere sterminato, abbracciando vaste regioni celesti difficili esse stesse a determinarsi, e definirsi, come
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quella del 1843 in Marzo. In tali circostanze la loro massa essendo penetrata da calore enorme, deve esser in parte volatilizzata, e per la rapidità
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possono arrivare i più forti strumenti herscheliani, si trova che essa è tale, che la luce deve impiegare un tempo 312 volte più lungo per arrivare a
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Si è detto che il mondo deve essere infinito; ma se esso fosse infinito, e popolato d’infinite stelle, la vôlta celeste ci dovrebbe comparire lucida
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variabilità delle stelle in grandezza deve ora associarsi la variabilità di spettro.
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Il migliore spettroscopio differenziale per le stelle è il prisma obiettivo usato già da Fraunhofer, che pei maggiori strumenti non deve avere che un
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