Le Stelle. Saggio di astronomia siderale
Se nello spettroscopio si introduca la luce della fiamma sodica accanto alla luce del Sole, mediante lo specchietto o il prismetto posto avanti alla
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Se si osserva collo spettroscopio il luogo dove una macchia grande sta precisamente sull’orlo del Sole, sia nascendo, sia tramontando, si vede
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Queste due ultime figure mostrano una eruzione spirale del 15 ottobre 1871, e il cambiamento che essa fece nel brevissimo tempo di 15 minuti. Le
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Dall’esame spettroscopico di queste eruzioni esplorate fuori dell’orlo del disco, si è rilevato che le macchie non sono originate se non dall
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Fig. 27. Spettro del carbonio nell’arco elettrico.
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spettro di questo arco. Ma questo spettro prende un aspetto differente nei varii casi pratici secondo le combinazioni adoperate del carbonio. Nei tubi
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1°. La D del sodio non combina punto colla prima linea scura della 152 Sch. ma però combina con una zona più debole, ma la b di Arturo combina bene
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V. Nuovo Cimento del Matteucci, Vol. II. Pisa 1885.
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Anno 827; anno incerto, ma sicura l’epoca entro la prima metà del secolo IX e ne parlano gli astronomi Arabi sotto il regno del Califo Almamoun. La
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Anno 1584 presso π del Serpentario. Ann. Cinesi.
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Anno 1012 nell’Ariete alla fine di Maggio. Relazione del Cronista Epidamo monaco a S. Gallo, morto nel 1088. Era lucidissima, ma subì molte
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(4.5) Verde deciso suddiviso da altre linee fine solite del tipo; questa zona è separata da una forte linea nera assai larga del magnesio (? o
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Adesso sì che si può dire veramente mirabile. (Estratto del giornale di osservazioni).»
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Del resto tale distribuzione del cielo, direi quasi, in provincie, non ha nessun serio interesse per gli astronomi, giacchè la posizione di ciascuna
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Fig. 36. Una porzione del gruppo di Perseo.
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Le fatiche del primo Herschel e della sua sorella Carolina sono inserite nelle Transazioni filosofiche di Londra: quelle del secondo Herschel fanno
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Direzione del diametro maggiore del foro interno 146°. 2
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V. Mem. dell’Oss. del Coll. Romano, 1852-53.
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Il giorno siderale si conta dall’istante del passaggio del punto d’Ariete cost1 al meridiano dell’osservatore, fino al suo ritorno successivo, e un
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Moto proprio del Sole.
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Dopo Herschel il primo che se ne occupò seriamente fu l’Argelander. Confrontando le posizioni stellari del catalogo fatto sulle proprie osservazioni
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Stabilito così il moto del Sole, se si ritorna ai moti delle stelle si potrà sottrarre la parte che è di apparenza, e quel che resta mostrerà la
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Ma non per questo è tolta ogni indeterminazione del problema. L’ellisse di proiezione può nascere da più specie di forze: 1.° da una forza tendente
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gradi dell’Australe. Aspettiamo i risultati della grande disamina del cielo Australe (survey) fatta dagli Americani a Sant’Iago del Chili e quella
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Grandezza del sistema planetario.
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Per formarsi una idea adequata delle distanze stellari, è mestieri partire dalle dimensioni del nostro proprio sistema planetario, che forma il
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nel quadrante del meridiano terrestre, si divise questo numero per dieci milioni e una di queste parti fu chiamata Metro. Essa risultò di linee
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Costituita così la base fondamentale delle misure nella grandezza del globo terrestre, e conosciutane la sua dimensione in unità ordinarie, resta a
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Distanza relativa del Sole e dei pianeti.
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Distanza assoluta del Sole.
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Il primo a cui si attennero gli antichi fu di dedurre la distanza del Sole da quella della Luna: il metodo è però più ingegnoso che sicuro, ma merita
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Dovendo gli astronomi determinare sovente la posizione degli astri fuori del meridiano, lo strumento sopra descritto non potrebbe servire. Allora si
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Dal passaggio del 1769 si era conclusa la parallasse seguente dai diversi calcolatori
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2.° Che lo spostamento si faceva in modo che la stella era trasportata ad angolo retto rapporto al raggio vettore del Sole, e in direzione della
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Distanza del Sole conclusa dalla aberrazione delle stelle.
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Elementi principali delle orbite de’ Pianeti primarii riferiti all’equinozio medio dell’epoca del 1.° Gennajo 1850 a mezzodì medio del meridiano dì
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Stella 1830 del Cat.° di Groombridge 0, 226 Peters.
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ASPETTO GENERALE DEL CIELO.
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Descrizione del Cielo. — Carte e cataloghi di stelle.
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Si disponga un globo celeste in modo che la stella del Pesce Australe, detta Fomalhaut, occupi lo Zenit, l’orizzonte del globo traccerà un circolo
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V. Memorie dell’Osser. del Coll. Rom. Anno 1856-57.
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Era interessante il cercare la relazione di questi circoli con quello del moto proprio del Sole nello spazio; qui ci limitiamo a dire che anche l
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Questa irregolarissima zona non ha costante densità neanche telescopica, ma mentre dal lato dell’Aquila e del Sagittario lascia un fondo di cielo
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(v. Memorie dell’Oss. del Coll. Romano 1862.
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V. Nuovo Cimento del Matteucci, Tom. I.
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Questa riga è corrispondente alla F del Sole, e devesi all’Idrogeno. La diciamo posta nel verde, ma per molti, come per noi corrisponde realmente al
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la massa di flint sarebbe stranamente difficile ad aversi. Per comodità di trovare le stelle abbiamo montato sul corpo del grande cannocchiale un
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La conseguenza che sorge spontanea da questi fatti è in primo luogo, che la natura della materia costitutiva del Sole e di molte stelle è identica in
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spettro solare: del sodio D, del magnesio b, F e C dell’idrogeno collocate al posto relativo che esse hanno su questi spettri quando si ricevono
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Breve esame della costituzione fisica del Sole.
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