Le Stelle. Saggio di astronomia siderale
Tale è pertanto la costituzione nota fin qui degli inviluppi solari. Le righe costantemente visibili al bordo del Sole sono indicate nella nostra
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Vedi gli studii dettagliati di questa stella a pag. 32 della memoria IV degli spettri prismatici dei corpi celesti, inserita negli Atti dell’Ac
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altre combinazioni, e perciò devono avere minore temperatura di quelle degli altri due tipi.
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’attenzione degli astronomi fu fissata specialmente sopra alcune più singolari che vennero appunto per ciò chiamate variabili. Essendo già tanto
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La potenza degli strumenti Herscheliani non riuscì in risolvere a stelle tutti gli oggetti caratterizzati comunemente come nebulosità, ma restava
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scopre sfumata agli orli, e ciò la rende di misura difficile: essa ha due regioni più vive e richiama la famosa della Volpetta (Dumb-bell degli
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La posizione delle stelle per mezzo dei gruppi e delle costellazioni o degli allineamenti non può essere che grossolanamente approssimata: per lo
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. Si è sospettato un cambiamento anche in questa Nebulosa, ma finora la cosa può essere apparentemente dovuta all’effetto degli strumenti diversi, e
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variazioni progressive dovute alla precessione degli equinozi e dei moti annuali periodici, esse erano differenti dalle osservate a’ suoi tempi di 37
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degli astronomi esso può determinarsi e riferirsi alle stelle; allora, conosciuta la sua distanza da queste, l’osservazione ordinaria del tempo si fa
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siano finite, possiamo però assicurare di essere stati condotti alla conclusione, che molte di queste deviazioni possono essere vero difetto degli
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di proiezione, onde conoscendo la posizione di questi diametri si ha colle formole note la posizione degli assi dell’ellisse proiettata, e quindi l
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degli osservatori possono produrre in questo punto facili illusioni.
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L’importanza di questi studi non isfugge a veruno. Fortunatamente lo studio delle stelle doppie è oggi ampiamente coltivato, e ai lavori degli
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delle stelle trovate e divideva il loro numero per quello degli scandagli, e la cifra risultante rappresentava la densità media delle stelle nella
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intrapresa ad Harward College col grande equatoriale di 16 pollici. Questi lavori parziali non fanno che dimostrare come il risultato degli Herschel è ben
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Cassini avendo provato inutilmente sul Sole il suo metodo delle parallassi degli angoli orarii, adoprato già per le comete, si attenne al metodo
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reclamavano degli studi più precisi in una materia di tanta importanza.
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Dovendo gli astronomi determinare sovente la posizione degli astri fuori del meridiano, lo strumento sopra descritto non potrebbe servire. Allora si
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ineguaglianze degli spazi resero inutile tale imprestito, e le abbandonarono da gran tempo, ritenendo solo la divisione del cielo in 28 parti, e poi le 28
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QUADRO DEGLI ELEMENTI PRINCIPALI DELLE COMETE PERIODICHE.
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Il lavoro più celebre degli antichi è quello che ne fece Arato in istile poetico, sulla sfera di Eudosso, opera che ebbe il merito di esser
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È cosa degna di osservazione che nelle Nebulose ellittiche l’eccentricità degli strati va diminuendo fino ad arrivare a dei nuclei quasi sferici
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Questo immenso lavoro, dovuto nella massima parte alla Famiglia degli Herschel, è stato compiuto in meno di un secolo Messier pubblicò il suo
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Marsiglia (v. C. Rendus 1877, ed Astr. Nach. n.° 2129, pag. 263. , e probabilmente cresceranno in numero colle dimensioni degli strumenti; ma tutte
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viaggiando nella profondità degli spazii venne ad incontrarsi col nostro sistema: varii frammenti di essa lo vanno ora scorrendo in orbite chiuse aggregate
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anche essi cinti da satelliti oscuri, avremo dei casi simili a quelli che si verificano in alcuni degli astri principali oscuri del nostro sistema
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11.° Calcolando con queste proporzioni dietro gli elementi più probabili della fotometria, e dei moti proprii, la distanza degli altri oggetti a cui
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argomentarne la generale esistenza negli altri. La costituzione atmosferica degli altri pianeti che in alcuni punti è cotanto simile alla nostra, non che
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Appresso si succedono questi lavori troppo numerosi e noi qui diremo solo dei principali rimandando per notizia degli altri all’opera di Chambers
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Catalogo di Bradley fatto a Greenwich ridotto al 1760: è considerato il lavoro che in precisione supera tutti i precedenti per la squisitezza degli
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descrizione degli spettri desunti dai nostri studi; e quelli poscia descritti da D’Arrest, i cui materiali sono dati nell’Astr. Nach. numeri 2009
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A saggio di questi cataloghi diamo quello delle stelle fondamentali che sono le meglio determinate, e che servono al regolamento degli orologi tratto
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uso presso noi, non sono di molto anteriori alla epoca della mitologia greca, e riguardano il periodo storico-favoloso della spedizione degli Argonauti
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suddividendole fino alla ventesima grandezza, Struve limita queste alla dodicesima soltanto, benchè la grandezza reale degli oggetti estremi sia la stessa. Questo
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più definita che non fa la vista naturale, facilita molto la visibilità degli oggetti, il che è tanto vero che un cannocchiale avente l’apertura eguale
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per la necessità d’intendersi nel distinguere l’immensa copia degli astri, e si conservarono con quello scopo medesimo che si conserva nel globo
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2° La qualità de’ vetri degli obiettivi influisce assai e molto ancora la perfezione degli oculari. Gli specchi metallici tingono sempre un poco in
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facile quanto pare il giudicare bene dei colori delle stelle. Primieramente gli occhi degli osservatori sono diversi e molti senza saperlo soffrono
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anche le più importanti stelle variabili di grandezza delle quali parleremo appresso. Ivi troverà oltre le posizioni e il colore, la descrizione degli
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Spettri prismatici delle stelle. — Storia e descrizione degli strumenti.
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troverà aumentato di varii accessori sopra la 1a edizione fatta nelle Memorie degli spettroscopisti italiani del 1876.
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I fili di ragno per lo studio degli spettri delle stelle sono affatto inutili perchè non vi è luce sufficiente per vederli: perciò noi introducemmo l
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avere i mezzi da introdurre le luci artificiali dentro lo strumento col che si fa a meno di qualunque scala. Però attesa la debolezza degli spettri nelle
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È nota ai nostri lettori l’importanza degli studi spettrali del Sole, mediante i quali si è giunto a riconoscere la natura chimica delle sostanze che
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Il primo studio fu per alcune stelle a meraviglia eseguito dai sigg. Huggins e Miller, i quali parte con osservazioni di confronti diretti degli
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Una idea degli spettri di quest’ultime due categorie che per brevità diremo a colonnato, si può avere guardando lo spettro dell’azoto nei tubi di
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Lo studio degli spettri ci ha mostrato diversità interessantissime nelle stelle variabili e che ci possono dar la chiave per la spiegazione di questi
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Le diversità degli spettri stellari rilevate nei colori relativi al nostro Sole, sussistono anche per l’azione chimica. I signori Draper e Huggins
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intendere quella degli altri.
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