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tavola cromografica col prolungamento lucido delle rispettive linee nere. (Vedi Tav. IIIcrom. , fig. 1).
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taglienti, come ce ne siamo assicurati esaminando le zone della 152 Schjellerup col prisma obiettivo.
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sfumature. Noi non abbiamo potuto verificare queste sue aggiunte. Però il carattere generale da lui dato sulla stella combina col nostro. Può essere che
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, sia esso col rosso collocato in alto o in basso.
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Ma se al Fig. 29 luogo del cartone mettasi l’occhio e si guardi la fessura attraverso il prisma essa fessura apparirà col rosso in basso e col
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e dopo attraversa un prisma il cui spigolo refringente è parallelo alla fessura stessa è rivolto in alto, si avrà su di un cartone lo spettro col
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giunse alla 3a grandezza; nel 1677, e 1682 era di sesta ed è restata tale col nome di P Cigno.
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loro aperto un campo ben più largo di ricerche. La prima stella a cui toccò in sorte questo studio fu quella del 1866, col che si inaugura veramente un
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Questo spettro è posto per inavvertenza col rosso a destra contro il solito.
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Abbiamo lasciato di descrivere in questa corsa alcuni gruppi più minuti che il lettore troverà meglio da sè col confronto di buone carte.
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si perde moltissimo, ma col cilindrico o un forte sferico si possono contare tutte le righe, mettendo un fortissimo oculare sferico, il verde è
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stella quando si vuole con precisione è sempre indicata colle coordinate di Ascensione retta e Declinazione, col che si toglie ogni equivoco, e i nomi
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studio scientifico è mestieri una maggior precisione. Questa si ottiene col riferirle ai circoli della sfera celeste. Le costellazioni servono (come si
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Per fissare la posizione di queste righe, ecco ciò che troviamo nelle nostre memorie. Fissata nella sera la posizione del micrometro col filo sopra
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credere essere esse pure formate di stelle. Questa apparenza si confermò assai per le ricerche di Bond col grande refrattore di Cambridge U. S., ed è
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VII. Lord Rosse col suo colossale strumento ha riconosciuto che queste ramificazioni sono tracce di archi spirali.
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compatibilissima col suo trasporto nello spazio; ne venne per conseguenza che il Sole stesso con tutto il suo sistema poteva essere in moto, e col Sole tutte
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Naturalmente tal moto non può essere rettilineo e la direzione varierà col tempo; ma su di ciò la risposta ai tardi nepoti. Ove sia il centro di tale
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sicurezza la natura curvilinea dell’orbita apparente, che col tempo vennesi sviluppando, e ora alcune di quelle hanno già compiuto più di un giro. Il
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Onde è mestieri premunirsi da tali errori col moltiplicare non solo le osservazioni, ma anche con una conveniente e saggia riduzione. Non solo in
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meglio che sia possibile, e passi tra tutti i punti col minimo di differenze. Si vedrà così a colpo d’occhio se la curva ha un contorno chiuso o aperto: se
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definirle, ma in pratica se ne prendono quanti più si possono e col metodo dei minimi quadrati, o altra maniera di interpolazione se ne determinano i
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osservazioni di Herschel. Col tempo spariranno certamente tali differenze.
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Termineremo questo articolo col riportare alcune conclusioni di Struve intorno al numero delle stelle fisicamente doppie in proporzione del numero
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., de’ quali chi colle osservazioni, chi col calcolo vanno estendendo le nostre cognizioni in questo vasto campo.
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col diminuire della grandezza. Ma per le stelle minori e telescopiche noi manchiamo di ogni dato preciso. Soltanto possono darcene una idea i
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opposizioni col Sole: ciò e facile capire, ed ecco come.
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simultanee col metodo indicato di sopra.
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senza l’uso di micrometri che misurassero la sua distanza al Sole, nè di altri mezzi di puntata incerta. Col suo metodo bastava soltanto avere un buon
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della luce, Bradley ravvicinò i due fenomeni, e concluse che lo spostamento era apparente, e dovuto al moto successivo di questa combinato col moto
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Era riservato alla perfezione de’ moderni strumenti il dargli una risposta decisiva. Bessel col suo Eliometro, studiando la stella 61 del Cigno, e
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legge fotometrica, e il loro splendore medio è tale quale sarebbe se una stella di ordine superiore fosse allontanata del doppio, col che essa
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Pesce Australe dalla parte opposta. Il polo boreale di questo nuovo circolo è presso α Cefeo e s’incontra quasi ad angolo retto col gran circolo
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massimo più prossimo. Essa taglia l’Equatore celeste a 108° e a 288° col ramo principale, e col secondario a 268°, restando il medio dal lato
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figlio I. Herschel nel 1864 è di 5079. Dopo questa epoca non poche altre sono state scoperte a Roma e molte lo sono state col gran riflettore di 0m, 90 a
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viaggiando nella profondità degli spazii venne ad incontrarsi col nostro sistema: varii frammenti di essa lo vanno ora scorrendo in orbite chiuse aggregate
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Comete riceverà col tempo nuova luce dallo studio delle meteore cosmiche, seguendo la via già in parte tracciata dal signor Prof. Schiaparelli. Ma nei
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lentezza dei loro movimenti non apparisce vestigio di centro di moto nè legge di regolare concentrazione; ma non è a disperare che col tempo sia per
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) indicherebbesi che la stella è di seconda in terza solamente; con (3.2) che è di terza in seconda predominando il grado indicato col primo numero. Ma
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Però l’esperienza mostra che si può spingere la visibilità più oltre che non fissano queste cifre. Da apposite ricerche col nostro refrattore che è
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spetta gli spettri stellari, iniziando così un Catalogo fisico delle stelle, che col tempo verrà perfezionato ed aumentato. In esso sono comprese
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crown C, C', C", fig. 8 col che aumentò Fig. 8. la dispersione, e costruì con esso un piccolo spettroscopio tascabile che venne presentato all
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lagna della poca luce avuta col prisma che in realtà avea un angolo refringente troppo forte.
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secondo cercatore, che fa col solito di cui è fornito l’equatoriale un angolo di circa 13°, cioè quanta è la deviazione del prisma; questo secondo
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evitare questa anche col prisma a visione diretta è mestieri che la lente cilindrica resti discosta dall’oculare, onde la linea focale non si formi nella
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È chiaro che le misure di confronto colle righe spettrali de’ corpi chimici non si possono avere nè con questo nè col prisma obiettivo. Però con un
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Più facilmente ci riuscì l’intento col piccolo prisma a visione diretta. Questo fu collocato nel tubo del porta oculare alquanto eccentricamente, e
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Questa classe è numerosissima e abbraccia più della metà delle stelle visibili. Per fissare lo stato loro presente e così assicurarci sei mai col
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ambedue sulla fessura, col meccanismo già descritto del piccolo prisma posto avanti alla medesima.
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per tipo α Ercole ove le scannellature sono ordinariamente irresolubili anche col gran prisma obiettivo, però talora e principalmente nei periodi che la
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