Le Stelle. Saggio di astronomia siderale
Noi non vogliamo trattenere ulteriormente il lettore su questi dettagli. Esso è con ciò messo abbastanza sul limitare di questa vastissima scienza e
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Arago suppose che ciò derivasse da interferenza de’ raggi vicini passati attraverso strati di aria di ineguale densità; per tal ineguaglianza
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Il Montigny non contento di ciò ricorse anche alle riflessioni totali dentro l’aria che potevano deviare il raggio anche completamente fuori dall
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spettro in una data direzione: che per le stelle a levante è verso il rosso, e per quelle a ponente in senso inverso, cioè al violetto. Benchè ciò non
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spettro, riflettendo che la loro luce non si diffonde in uno spazio continuo, ma si raccoglie in poche linee, che conservano per ciò grande intensità.
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scopre sfumata agli orli, e ciò la rende di misura difficile: essa ha due regioni più vive e richiama la famosa della Volpetta (Dumb-bell degli
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ciò non basta a definire il loro luogo preciso sul globo, ma per ciò si richiedono le così dette coordinate geografiche di Longitudine e Latitudine
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poichè la nebulosità non è simmetrica: fu disegnata nelle Memorie del 1852, è grande e bella benchè assai bassa. Da Herschel fu detta uniforme: ciò non
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hanno di simile. La nebbia pare staccata dalla stella centrale e formare un anello, ma ciò può essere illusione della luce della parte centrale che
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Decl. − 16° 13' 36". In questa è ammesso un cambiamento reale dalsig. Holden: Egli si fonda su ciò che certe stelle segnate fuori dell’arco nebuloso dai
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è di tipo spettrale diverso dalle altre, e che per ciò non sembra appartenere allo stesso gruppo. Ciò mostra che le prime fanno un sistema comune a
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Ciò si capisce meglio supponendo che la molecola si fermi dopo finita la prima ondulazione, poichè tutte le onde che nasceranno dalla prima si
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quella che avrebbe luogo pel punto quieto. Si capirà ciò che deve accadere, esaminando ciò che accadrebbe se la molecola camminando non potesse scuoter l
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Ma appena furono pubblicati questi risultati del signor Huggins, si vide che erano contrarii agli ultimi nostri e ciò fece una difficoltà. Il signor
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Per far vedere che non esageriamo in ciò le difficoltà, diremo che mentre alla Cometa di Coggia del 1874 lo spettroscopio assegnava un avvicinamento
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Naturalmente tal moto non può essere rettilineo e la direzione varierà col tempo; ma su di ciò la risposta ai tardi nepoti. Ove sia il centro di tale
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soddisfa al perimetro trovato, e quando ciò si verifichi la curva sarà una ellisse e se la curva venga aperta si vedrà se sia un iperbola secondo il
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Ciò stabilito consideriamo l’orbita apparente (fig. 48).
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notabilmente. Ciò in parte è dovuto alla imperfezione generale delle osservazioni, ma in particolare è dovuto all’incertezza sovente in 180° nelle antiche
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Per ciò che spetta ai moti proprii comuni, si ha questo memorabile risultato: «la probabilità che due stelle aventi moti proprii comuni non siano
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. E ciò è vero. Ad occhio nudo poche se ne possono numerare distintamente, e parve già miracolo agli antichi quello d’Ipparco di averne fatto un
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Bisogna ben distinguere questa che diremo occhiata al cielo, da ciò che s’intende per veduta generale al cielo. In una occhiata non si può
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La via tenuta dal primo Herschel è solo indiretta. Egli usò per ciò il suo telescopio a riflessione di 20 piedi di lunghezza focale, e 18 pollici di
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distanze di un sistema dall’altro. A ciò pertanto aiuterà il conoscere primieramente le dimensioni del nostro sistema planetario, e per ciò abbiamo
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opposizioni col Sole: ciò e facile capire, ed ecco come.
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indefinitivamente le osservazioni. Ma ciò non poteva sognarsi ai tempi di Halley. Egli vide invece che la differenza di tempo osservata tra l’entrata
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nell’ultimo passaggio. Ma anche senza ciò la lentezza del moto di Venere rende un poco difficile tale istantaneo apprezzamento, e non è difficile che due
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qualche cosa alla corte, con ciò stesso fu benemerito della scienza positiva, e non deve rimproverarsi per ciò, poichè senza tali concessioni
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traslatorio della Terra. Dicesi che venisse a ciò illuminato dall’incidente seguente.
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corpi del sistema planetario, e che includono per ciò come elemento fondamentale la distanza della Terra al Sole. I principali sono il movimento della
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tale assunto. Tuttavia se ciò è vero per un numero limitato di poche stelle, la cosa è diversa quando si tratta di un numero molto grande di esse e
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pretendere che ciò sia vero per alcuna in particolare.
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Ciò premesso, entriamo in materia.
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fondamentale e supplendo con nuove ricerche alle immense lacune che lasciano questi lavori fatti ad altro scopo, e utilizzati alla meglio e ciò sarebbe
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da ciò che le Nebulose ellittiche formano associazioni indipendenti della Via Lattea.
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come il Sole in tutta la sua estensione. Ciò non si verifica; è dunque da concludere che le stelle non sono infinite. Invece per sostenere l’ipotesi
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nelle variazioni del magnetismo terrestre e nelle manifestazioni elettriche delle Aurore Boreali; ciò fa prova che un’altra forza, oltre la gravità, parte
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I metodi usati per ciò sono diversi, e gli strumenti in uso diconsi fotometri stellari, o astrometri; e uranometria dicesi la scienza che se ne
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Il salto che si trova tra le grandezze fissate ad occhio nudo e le telescopiche si spiega da ciò, che il telescopio rendendo l’immagine nell’occhio
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Gli aggruppamenti delle stelle presso i popoli più remoti dell’Oriente, dell’India e presso i Cinesi sono tutti diversi dai nostri, e con ciò
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Per ciò che spetta le stelle doppie il fenomeno di colori diversi non è sempre illusione, nè effetto di contrasto, ma una realtà fisica. Infatti
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Noi abbiamo creduto far cosa utile di riprodurre questo catalogo, aumentato di alcune stelle che dobbiamo al signor Birmingham, e aggiungervi ciò che
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molta importanza: il pretendere di conoscere la loro natura materiale e composizione chimica si sarebbe creduto un assurdo; fortunatamente ciò non è
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ultimi; giacchè quello che nei primi si perde per assorbimento è compensato dagli altri, per ciò che perdesi in riflessioni troppo oblique. È vero però
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stelle minori, è necessario spesso ricorrere ad altri artifizi. Per ciò riconosciute che siano queste righe in alcune stelle principali, si può
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risoluzione non avevamo punto presente il già fatto da lui: e fu bene, perchè altrimenti forse non lo avremmo ordinato, e ciò perchè esso sempre si
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una riga spettrale ben definita, e si fissa così la distanza relativa della riga colla imagine diretta. Ciò fatto si passa ad un’altra stella, e
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Queste figure danno una idea di ciò che si vede nel campo dello strumento: ora veniamo ad alcuni risultati più particolari.
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queste stelle sono leggermente variabili, e per ciò anche il tipo non ha sempre la stessa purezza.
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Il Sole essendo pure una stella, ma a noi più vicina e meno inaccessibile, ci fornirà la spiegazione di ciò che avviene nelle altre.
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