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cannocchiali stessi si vede che essa è un fenomeno ben distinto dalla scintillazione e dal cambiamento di colore che l’accompagna, perchè spesso la
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Per ben comprendere questa teoria è necessario richiamare il meccanismo della visione attraverso i prismi. Se un raggio di Sole entra per una fessura
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notabilmente le altre conosciute non era sperabile che vi si facesse attenzione. Però ben più esteso e generale è il movimento che regna effettivamente
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non bastassero a dissipare il dubbio i passaggeri fenomeni di fuochi istantanei che sembran stella che tramuti loco, ben altri di più alta sfera ce ne
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iscala ben minore e dopo quella del 1690 passarono 158 anni senza nessuna novità.
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') che era di 5a grandezza e di color rossastro: essa diminuì ben presto, ed ora è di 11a e va ancora diminuendo.
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loro aperto un campo ben più largo di ricerche. La prima stella a cui toccò in sorte questo studio fu quella del 1866, col che si inaugura veramente un
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dello spettro. Quando sono nella massima luce sono gialle; le loro righe sono fine, e lo spettro si accosta al secondo ordine ben deciso, ma quando
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α Ercole è pure variabile e passa dalla terza alla quarta grandezza in un tempo non ancora ben definito. Il suo spettro è nell’epoca del minimo più
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può compensare quella che manca nelle oscure; anzi ciò è molto probabile attesa la sua maggiore attività ora ben provata nei tempi delle macchie
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Uno di questi gruppi rappresentato nella fig. 37 consiste di molte stelline disposte sopra certi archi curvilinei ben distinti che dalla loro forma
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’ disegni di questi nuovi mondi, ma ben presto vi rinunziò vista l’impossibilità. Ma posteriormente perfezionati che furono i cannocchiali si ebbe un altro
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In questa lista sono compresi alcuni gruppi che nei piccoli strumenti sembrano globulari, ma nei grandi si trova che essi sono ben altrimenti
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La posizione di una stella, diceva Herschel, una volta ben definita costituisce un punto fisso d’immensa portata nella costituzione dell’Universo
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Geissler coll’idrogeno: la principale (a) cade vicina ad una oscura ben forte che è presso al mezzo tra b e F solari, ma la linea della nebulosità
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La nebulosità in alcune regioni del Sagittario è estesa ben più che in Orione, e il fondo chiaro del cielo dà indizio di linee spettrali. La luce di
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quanto quella di Orione. Essa è assai singolare perchè nel mezzo ha un’ampia lacuna a modo di lemniscata, della qual forma è ben difficile darne ragione
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punto di Ariete dà direttamente la sua ascensione retta. Come è ben naturale questo punto cost1 è invisibile, ma mediante le operazioni geometriche
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Se le stelle hanno dei moti di traslazione loro proprii è ben naturale supporre che anche il Sole deve averne, e che per conseguenza tutto il suo
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, assegnandone la direzione e la sua grandezza, era problema che esigeva un patrimonio di osservazioni di ben altra precisione di quella che non si possedeva
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attività appena concepibile, e che vi sono centri di moto, e orbite con velocità ben più considerabili che quelle che si trovano nel nostro sistema
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Come era ben naturale, le prime determinazioni di questi moti si riducevano a semplici frazioni di giro, ma erano sufficienti a far conoscere con
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essendo minime, un errore nelle misure di una frazione di secondo, è già una quantità enorme, e ben maggiore pel caso presente che non erano in errore le
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una determinazione precisa delle loro posizioni: cosa ben più difficile.
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Bisogna ben distinguere questa che diremo occhiata al cielo, da ciò che s’intende per veduta generale al cielo. In una occhiata non si può
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intrapresa ad Harward College col grande equatoriale di 16 pollici. Questi lavori parziali non fanno che dimostrare come il risultato degli Herschel è ben
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elementi ben distinti: 1.° di sapere quanti gradi si sono misurati: 2.° sapere quanta è l’estensione lineare in misure comuni o itinerarie di questi
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concluse che la circonferenza era 50 volte 5000 stadi cioè, di 250000. Però ben considerato tutto, questo risultato deve dirsi piuttosto un esempio
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difficoltà non piccola ai suoi tempi, ma essa va diminuendo ogni giorno più, e oggidì può dirsi quasi svanita. Per ben comprendere il vantaggio di
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’astronomia potrebbe far diminuire assai la stima di questa scienza che vantasi di tanta precisione; ma ben osserva il signor Airy che tal correzione
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la madre seria (l’astronomia). Cosa ben un poco più grave. È facile sputar sentenze dopo due secoli di progresso: ma allora!
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maggiori moti proprii, supponendole più vicine, ma con ben poco successo. La sola che sembra aver risposto con sicurezza è l’Alfa del Centauro che avrebbe
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La distribuzione delle stelle minori è anche essa molto ben marcata, qualora però si abbia cura di stare nelle medie senza voler entrare nei casi
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ben distinta che passa per queste costellazioni e non lungi dall’Orsa Maggiore da una parte e raggiungono le lucide della Gru e il Pavone non lungi dal
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Dal presente semplice cenno ben imperfetto di questa immensa formazione celeste, si vede che è impossibile il ridurla ad una rappresentanza
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alle medie; ben inteso che i numeri reali sono anche più sproporzionati in alcuni punti che in altri. Tuttavia neppure nei Fori o Sacchi di Carbone
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Con questo però non voglionsi esclusi i sistemi stellari che ora son troppo ben provati nelle stelle doppie, triple e multiple, anzi varii gruppi
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, perchè soltanto pochissime hanno ben assicurato più di un decimo di secondo di parallasse; onde la grandezza dell’orbita che la Terra descrive
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qualche altra forza non ancora ben definita che opera nello spazio. Il rapido sviluppo delle loro code prodotte evidentemente da un regresso della materia
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Marte e Giove circolano ben 169 piccoli pianeti (Gennajo 1877) che un inviluppo gassoso lo circonda, il quale si estende sovente fino alla terra
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» 91. La posizione non è ben sicura.
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per scoprire la variabilità delle stelle si suole confrontare fra di loro varie stelle di grandezza ben sicura, e disporle in serie relative graduate
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Ora si vede che il rapporto va scemando colle grandezze; il che è conforme al fatto ben conosciuto che il rapporto fra due luci è più facile a
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elementi di grandi dimensioni veduta alla distanza di 300 metri proiettata in cielo a non grande distanza da Sirio era ben lungi dall’eguagliare la
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V. Nuovo Cimento del Matteucci, Tom. I.; ma abbandonammo questa maniera perchè lo spettroscopio ci ha insegnato a ben meglio precisare la natura
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una riga spettrale ben definita, e si fissa così la distanza relativa della riga colla imagine diretta. Ciò fatto si passa ad un’altra stella, e
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forme ben definite e distinte, che per brevità noi chiamammo Tipi. L’esame delle stelle ci ha occupato per parecchi anni: furono esaminate quasi tutte
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È bene avvertire che in parecchie di questo tipo, come in Procione, α Aquila, α Vergine ecc. si scorgono molte righe fine abbastanza ben visibili, ai
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meno netto di colonne scanalate vedute in prospettiva. Queste colonne sono nettissime e ben visibili in α Ercole, e possono ridursi al tipo teorico
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difficili e si richiede per l’impressione fotografica da 20 a 30m di tempo con immobilità assoluta dell’aria e moto perfetto dello strumento. Cosa ben rara
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