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Le Stelle. Saggio di astronomia siderale

476446
Angelo Secchi 50 occorrenze
  • 1877
  • Fratelli Dumolard
  • Milano
  • astronomia
  • UNIPIEMONTE
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Le Stelle. Saggio di astronomia siderale

sull’altra possono dirigersi separatamente a due stelle vicine, e averne le immagini nel medesimo campo, sempre lavorando sul medesimo principio.

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bellissima stella e porta anche i Capretti, licenza invero più che poetica, o a più vero dire, indizio di altra più antica divisione di gruppi.

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porzione è all’orlo, un’altra resta ancora visibile, e allora non vi è nessuna difficoltà a riconoscerle sull’orlo stesso.

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che si avanti allo specchietto dello spettroscopio, l’altra opposta serve per lasciar libero l’accesso all’aria, e per evitare l’esplosioni che accadono

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spettro variabilissimo secondo gli elementi coi quali trovasi associata. Onde non devono sorprenderci varie differenze nelle zone. D’altra parte le

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spettrali semplici, l’altra variabile la quale va percuotendo il nostro occhio ora con un colore ora con l’altro. Alla prima di queste masse di raggi si deve

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Allo zenit l’oscillazione è assai piccola e per lo più si riduce a dare delle righe longitudinali allo spettro. Ma qui vi è un’altra causa la quale

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Anno 123 dopo G. C. nel Serpentario tra α Ercole e α Serpentario. Forse vi fu un’altra apparizione di stella verso l’anno 130 se pure non è la stessa.

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Anno 1264 altra stella ricordata da Leovitius: essendo notata una cometa nella stessa epoca non poteva esser questa altro che una vera stella fissa.

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Forse era l’Elio o altra vicina.

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rappresentate nella figura colle curve) il sodio D Forse era l’Elio o altra vicina. , altre del carbonio b o del Magnesio, e una viva nel bleu, forse la F

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variabili, e viceversa, onde lo studio di una concorre allo studio dell’altra. E non solo le grandezze, ma anche gli spettri sono certamente variabili, onde

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altra gran massa di stelle maggiori che la circondano. La stella grande è certamente accidentale e proiettata su di esso da enorme distanza. Questi

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Un altra simile è nell’Aquario, (H. 4628 A. R. 20h 56m 31s Decl.= 21° 55' 5") ma essa è più difficile; la sua luce è più debole pure sull’asse

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Un’altra stella cinta da nebulosa anulare è in (H. 2017. A. R. = 10h 1m 8s, Decl.= − 39° 49' 5"), ma non si distingue se siano connesse fisicamente

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Un’altra assai bella, apparentemente ovale è nel Toro (H. 1157. AR = 5h 26m 4s Decl. = + 21° 54' 50"). Questa però veduta con forti ingrandimenti ha

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° da Nord al Sud. La declinazione è così manifestante analoga alla latitudine geografica. L’altra coordinata è analoga alla longitudine: questa in

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(ceteris paribus) deve apparire tanto più grande quanto esso è più vicino. Ma per decidere se il moto sia dovuto all’una o all’altra causa è mestieri

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Tuttavia è pure evidente che spostandosi il centro vibrante, le origini delle onde varieranno, e che una incalzerà l’altra con legge diversa da

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l’altra, non che pure la copia dei moti negativi, tutto ciò induceva a sospettare di qualche errore sistematico.

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, assegnandone la direzione e la sua grandezza, era problema che esigeva un patrimonio di osservazioni di ben altra precisione di quella che non si possedeva

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2.° Per un’altra stella (sempre supponendo questa priva di moto particolare) accadrà lo stesso, e siccome i due piani s’intersecano nella stessa

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attorno all’altra in un’orbita chiusa descritta secondo le leggi dello forze centrali.

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definirle, ma in pratica se ne prendono quanti più si possono e col metodo dei minimi quadrati, o altra maniera di interpolazione se ne determinano i

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Restano adunque solo le altre due ipotesi di forze; ma la seconda è garantita dal caso dei pianeti; dell’altra non si ha esempio nella meccanica

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limitandosi alla 9a grandezza, e lasciando tutte le secondarie nella vicinanza immediata di qualche altra più bella.

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Le dimensioni della terra considerate come una sfera non sono più difficili a determinarsi di quelle di un’altra palla qualunque, le quali sono

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il Sole al meridiano di sopra, un altra n nelle callotte polari terrestri ha il Sole sull’orizzonte in una posizione corrispondente al meridiano

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stazioni, che hanno osservato una l’uscita, e l’altra l’entrata. Questa cognizione delle differenze di longitudine dei due paesi era certamente una

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Oltre le incertezze suindicate dell’ingresso di Venere, le ultime osservazioni ne hanno manifestato questa volta un altra non sospettata prima. I

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per ripararsi dall’acqua. Potevasi fin qui supporre sorto un vento repentino che trasportasse le gocce; ma giunto esso all’altra sponda trovò la

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scoperta delle stelle doppie fisicamente, cioè di stelle che giravano una attorno ad un’altra in un periodo loro proprio di tempo, e della durata di molti

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momentanea di una sera; perchè non ne conosce i cicli, così andrebbe errato chi credesse che le stelle non hanno altra disposizione che quella che noi

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moderne ricerche di altra specie.

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Le poche stelle lucide che si scostano da questa zona sono quelle del Leone, del Cane Minore e dei Gemelli; queste formano ancor esse un’altra zona

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un’altra irregolarità. Però anche nell’intervallo dei due rami essa è assai ricca, e colà ove si biforca nell’Aquila ha per un medio 60 stelle per

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nettamente terminati, che metà del campo è dentro, l’altra fuori della Via. Ma questi luoghi sono rari o eccezionali.

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L’altra ipotesi è che la densità apparente sia anche reale, e che le stelle siano più numerose non solo per effetto di prospettiva, ma anche perchè

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Una tale distribuzione non può dirsi impossibile, ma bisogna trovare un argomento che l’appoggi a preferenza dell’altra che le suppone tutte

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Però è da avvertire che le due ipotesi non si escludono l’una l’altra assolutamente, potendo darsi che le stelle in certe direzioni siano più dense

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Qui è chiaro che la scala fotometrica combina meglio colla ipotesi della condensazione che coll’altra, specialmente per le stelle minori: lo stesso

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altra non ammettono più paragone, almeno generale e rigoroso; però siccome in molte regioni vive della Via Lattea analizzate collo spettroscopio vi

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’ecclittica per avere maggior facilità a trasportare le loro posizioni da un’epoca all’altra. I moderni invece preferiscono le coordinate equatoriali in

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qualche altra forza non ancora ben definita che opera nello spazio. Il rapido sviluppo delle loro code prodotte evidentemente da un regresso della materia

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nelle variazioni del magnetismo terrestre e nelle manifestazioni elettriche delle Aurore Boreali; ciò fa prova che un’altra forza, oltre la gravità, parte

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loro luci, e 2.° perchè nessun limite preciso separa una serie dall’altra, nè si può dire dove un ordine comincia, e dove l’altro finisce.

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Se ogni stella differisce dall’altra in grandezza, non differisce meno nel colore. Comunemente le stelle si dicono bianche, ma anche all’occhio più

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facilmente la differenza delle tinte e una serve di confronto all’altra: nelle semplici nulla di questo.

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altra. Con una lente concava si corresse la differenza di focalità nei raggi prodotta dal prisma e l’imagine diretta della stella si trovò nitida quanto

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Per prendere le misure differenziali delle righe il micrometro è fornito di due punte metalliche, e una si pone sulla immagine diretta l’altra su di

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