Le Stelle. Saggio di astronomia siderale
La più antica stella comparsa d’improvviso di cui rimanga memoria nelle nostre tradizioni è quella che brillò ai tempi di Ipparco nel 125 G. C., e
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parte da Biot, aggiungendovi le apparizioni più importanti registrate negli annali Europei e le altre accadute ai tempi nostri.
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Anno 389. Nell’Aquila presso α; segnalata da Cuspiniano, ai tempi di Onorio: essa brillava come Venere: sparì tre settimane appresso. È incerto l
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Anno 1604. Dopo la bella di Ticone la più insigne fu quella che ai tempi di Keplero nel 1604 comparve nel piede del Serpentario: questa era da
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fatti sulle stelle variabili, esaminando la costellazione del Cigno trovò presso la stella ρ ai 24 Novembre una stella nuova di 3a grandezza pari in
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Ilsig. Schoenfeld ha formato un catalogo delle più regolari che presentiamo ai lettori in fine dell’opera. Sono stati notati i loro periodi, e si è
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studio scientifico è mestieri una maggior precisione. Questa si ottiene col riferirle ai circoli della sfera celeste. Le costellazioni servono (come si
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come dicemmo poco fa, alle variazioni della stella immersa in essa la quale ai tempi di Herschel era di 1a e ora è di 4a soltanto.
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questi moti non lasciavano sicurezza veruna alle conseguenze pratiche. Era riserbato ai tempi moderni il fare osservazioni di tal precisione che si
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priori non può attribuirsi ai moti singolari delle stelle i quali di lor natura dovrebbero esser diretti per tutti i versi.
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prendere il risultato che deriva da un gran numero di stelle unite insieme, perchè venendo ai casi particolari vi è una troppo grande irregolarità
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Herschel però non usò tal metodo di precisione, ma semplicemente tracciando sulla sfera celeste i circoli massimi spettanti ai moti proprii di varie
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Naturalmente tal moto non può essere rettilineo e la direzione varierà col tempo; ma su di ciò la risposta ai tardi nepoti. Ove sia il centro di tale
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Stabilito così il moto del Sole, se si ritorna ai moti delle stelle si potrà sottrarre la parte che è di apparenza, e quel che resta mostrerà la
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sarà scartata se noi confrontando i varii settori dell’orbita apparente li troveremo proporzionali ai tempi impiegati a descriverli, perchè sappiamo che
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astronomiche dell’Almanacco Nautico di Londra, e date per il principio dell’anno 1879 che può servire ai dilettanti per molti anni consecutivi (Vedi
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Per ciò che spetta ai moti proprii comuni, si ha questo memorabile risultato: «la probabilità che due stelle aventi moti proprii comuni non siano
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cioè dai 45 ai 10" in 25 anni; le altre di moti minori al disotto di 10" si trova il seguente risultato:
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L’importanza di questi studi non isfugge a veruno. Fortunatamente lo studio delle stelle doppie è oggi ampiamente coltivato, e ai lavori degli
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Le posizioni delle stelle se sono costanti sensibilmente fra di loro nol sono però rapporto ai circoli della sfera, ma subiscono variazioni delle
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costantemente della stessa quantità. Vi sono altri piccoli movimenti, ma per ciò è mestieri ricorrere ai trattati di Astronomia ove sono descritti e
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costantemente della stessa quantità. Vi sono altri piccoli movimenti, ma per ciò è mestieri ricorrere ai trattati di Astronomia ove sono descritti e
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ai giri delle due sfere dell’orologio, quella dei minuti rappresentando la Terra, e quella delle ore un pianeta superiore, per es: Giove. Così
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consimile a quello che si è detto per l’Equatore. Questo sistema durò fino ai tempi moderni, in cui si ritornò assolutamente all’Equatore, essendo nulle
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moderni, attesa l’influenza dei numerosi errori dell’osservazione diretta: quindi è che si è costretti a ricorrere ai mezzi indiretti.
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, poichè i nodi dell’orbita corrispondono ai luoghi ove il Sole è in Dicembre e in Giugno: avviene pertanto che in tali stagioni mentre una stazione m ha
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indefinitivamente le osservazioni. Ma ciò non poteva sognarsi ai tempi di Halley. Egli vide invece che la differenza di tempo osservata tra l’entrata
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arriva al limite delle quantità appena sensibili e quindi inevitabili ai sensi comuni.
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Riassumendo pertanto il detto finora risulta che questo importante elemento è conosciuto con sicurezza fino ai decimi di secondo, e che può assumersi
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’avere una qualsiasi importanza scientifica. È quindi necessario venire ai primi astronomi della rinascenza.
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bianco impenetrabile ai più forti strumenti, essa invece dal lato del Toro, ove è larghissima, si vede tutta risoluta.
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furono discussi dai loro autori, e poi ultimamente da Struve, ed hanno condotto ai seguenti risultamenti:
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essa non è mai sì povera, come ai suoi poli.
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per l’Emisfero Australe ha distinto le stelle in classi ed è arrivato a risultati simili ai testè indicati, e più particolareggiati pel nostro
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era conosciuto ai tempi loro. Quindi sempre gl’inevitabili grossi corpi centrali primarii, e poi i secondarii di terzo, quarto e fino quinto ordine.
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È singolare che mentre le Nebulose ellittiche sono disposte a preferenza intorno ai poli della Via Lattea, le Nebulose irregolari invece siano sull
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le ultime sono così deboli che non costituiscono oggetti importanti, nè danno grandi speranze ai futuri speculatori.
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: contiene 1025 stelle. Corretto della precessione erronea rappresenta lo stato del cielo ai tempi di Ipparco.
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’incandescenza della materia incomincia la vita. Benchè questa non sia penetrabile ai suoi telescopii, tuttavia dall’analogia del nostro globo possiamo
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più ricco e meglio ridotto ai suoi tempi; nel 1814 ne fece una seconda edizione contenente 7646 stelle molto più corretta.
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È questo un supplemento ai cataloghi del 1° e 2° tipo dati nelle nostre prime memorie. Non vi è dubbio che molti spettri sono variabili, onde alla
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Colla divisione delle stelle in gruppi rimonta ai più remoti tempi la loro separazione in varii ordini di grandezze. Le più belle e lucenti furono
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riassunto, rimettendo pel resto ai Cataloghi pubblicati da lui e dagli altri. (Heis pag. 176 e 178). (v. il quadro pag. 48 e seg.)
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classificazioni serviranno ai posteri di un termine di confronto abbastanza sicuro. Egli si servì di un prisma per rilevare le differenze della
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più sembrano alludere ai lavori dell’agricoltura, nell’epoca in cui nei tempi antichi il sole percorreva queste costellazioni; ma questa coincidenza
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. Così per esempio la grande piramide di Gizeh costruita ai tempi di Cheops circa 2170 anni avanti l’era volgare ha due canali o tubi che dalla camera
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È nota ai nostri lettori l’importanza degli studi spettrali del Sole, mediante i quali si è giunto a riconoscere la natura chimica delle sostanze che
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Crediamo far cosa grata ai nostri lettori dando un sunto di questi lavori che non sono ancora compiuti; ma che le nostre forze non ci permisero di
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È bene avvertire che in parecchie di questo tipo, come in Procione, α Aquila, α Vergine ecc. si scorgono molte righe fine abbastanza ben visibili, ai
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: quando è piccola si riduce a sole poche righe lucide ai posti delle parti vive dello spettro di questo tipo.
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