Le Maschere
Florindo e Rosaura! Patetici, svenevoli, languidi, gli occhi in bianco, le mani nelle mani, atteggiamento di duetto, assecondando l'"andante" con un
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Mette in movimento il pendolo che si mette in moto con un gran fracasso di batteria. Poi sempre ansante prende la scopa e scopa. Nel togliere la
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E l'orchestra attacca la sinfonia poco prima interrotta. l'"allegro moderato", "crescendo sempre", ora un "po' ritenuto", poi "sentito", "crescendo
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polverina ha gittato nel suo cervello; fugge ma porta con sé l'atto legale e anche le carte del Capitano. Nella fuga a Pantalone manca un piede
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Tutte le teste si inchinano e le spade, e le spatole, e i randelli, e le canne d'oro fanno un gran saluto a Rosaura.
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terrore. Gli occhi del terribile capitano cadono a caso su di un piccolo fanciullo che si dà a strillare, la madre sviene e il padre urta nella porta di
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Tartaglia si fa innanzi per parlare facendo a tutti con un gesto cenno di tacere... Ma, sforzi inutili! Si ritira facendo segno al pubblico che è
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il loro nome, e tutti i nomi gridati insieme furiosamente producono un baccano terribile.
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Il largo del parco dietro alla casa di Pantalone. È ancora notte, un calmo chiarore di luna, che poi impallidisce alla sopravveniente alba, illumina
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Ed ecco Arlecchino! L'artista assume l'allegra posa della nota maschera bergamasca: i piedi in terza, le gambe nella posa di un maestro di ballo
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Colombina fa la spesa e Brighella le mormora dolci paroline; Tartaglia fa la spesa e Brighella gli dà un biglietto; Tartaglia gli corrisponde col
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venire Pantalone rientra rinchiudendo la balconata. Colombina si avvicina alla carriuola di Brighella, ma la folla è molta. Rosaura dal balcone fa un
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La polverina afferra lui pure alla gola, e si mette ad urlare come un pazzo; La polverina fa smaniare suonatori, scrivani, servi! Gridano tutti!... È
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primo piano un balcone d'angolo. Dietro la casa di Pantalone piccola via. Dalla parte opposta: l'ingresso al Grande Albergo della Luna, la casa del
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Flaminia dà il braccio a Turchetta, Franceschina alla Marchesa... E tutti e tutte si fondono e si confondono insieme, in un grande inchino avanti a
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Intanto, come se si trattasse di un grande avvenimento, la gente esce dalle case, e uomini, donne e fanciulli guardano curiosamente verso il fondo di
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E le loro voci si spengono in un sospiro lungo, lungo, lungo! "A voi, ora!" dice Giocadio all'artista che fa il Capitano e a quello che fa il
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d'Orchestra fa segno alla falange dei professori di attaccare la sinfonia. Giocadio, tutto chiuso nel celebre palamidone delle grandi occasioni, entra un po
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La gran sala di casa Bisognosi al primo piano, di forma esagonale e di un gusto roccocò spaventoso. Vetriata alle portiere a fiorami, rabeschi, a
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, gonfiandosi, tubando nel naso come dentro a un corno da caccia, con degli: "Hum! Hum!..." dei: "Bah! Bah!... Ergo!... Dico!... Dixi!..." con battute di piede
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, un cappello da prete — mazzi d'erbe aromatiche, scope, cornici rotte — polverine per pulire il rame, bibbie tarlate e consumate e codici nuovi
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righe verdi color amante insolvibile, rialzata da un lato sopra la gonnella di seta bianca color fedeltà, tutta nastri rosso ciliegia colore della
Accademia della crusca
