Le Fate d'Oro
Una notte di vento impetuoso un ra- gazzo scalzo camminava in fretta sulla via maestra che conduceva alla città. I gàttici inchinavano le tremule
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, alla tempesta che li abbatte sulla terra svel- lendone le radici dal suolo natìo, dinanzi al fulmine che ne incendia le vette mae- stose. Due
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conosceva il segreto del suo dolore; quell’ aquila doveva morire. La mattina dopo salì sulla torre armato di frecce e d'arco e si mise in agguato
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sulla te- sta aveva tre stelle. Il Manovale, che non aveva mai visto una bellezza simile, rimase abbagliato, e, da seduto che era, si trovò in ginocchio
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Felice e Nennella erano figli di poveri pescatori. Un giorno camminavano scalzi sulla spiaggia, e vedendo uno scoglio, venne loro voglia di
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lui non acconsentirebbe mai a separarsi da quella cara bestiola, alla quale voleva tutto il bene del mondo! E chinan- dosi la baciò sulla fronte. In
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l'ancora e voglio avere dietro a me un codazzo di navi potenti, come non ne ebbe mai altro sovrano sulla terra! - L'ammiraglio non si mosse, e Serpo- lino
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l’elemosina. - Non c'é nulla, - rispose la bimba. La vecchia era curva dagli anni e portava sulla testa un fastello di legna. - Fammi la carità
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abita ai piedi del Monte San Bernardo, sulla riva di un gran lago. Giunto colà, tu la lascerai e ti arrampicherai sui fianchi del monte, e a quanti
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, del color dell'oro, fu- rono messe a freddare sulla credenza della sala del convito, e quel giorno stesso do- vevano esser mangiate a pranzo dagli
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C'era una volta una vecchina piccina, ma piccina, che stava sulla vetta di un monte alto, ma alto. Questa vecchina non aveva che una gallina piccina
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brandelli e la cin- tura con la fibbia rotta. Egli stava seduto sulla rena, accanto ad una piccola gora d'acqua, sperando di ottener soccorso dai
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, aveva dietro buona parte della popolazione; e chi non entrava sulla piazza si affollava alle finestre, si arrampicava sui tetti, in preda a un vero
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castello. - Ve la darò soltanto col patto che ritardiate di un giorno il vostro matrimo- nio col Duca, e che io possa andare sta- notte sulla terrazza
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com'era imbestialito! Prese un randello, e giù, bòtte da orbi sulla schiena della povera bam- bina. Allora il padre comandò a Maria di fare un'altra
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patria sopra una delle sue galere, che faceva il traffico col Levante, e i tre cavalieri lo pregarono di concedere loro il passaggio sulla sua nave
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di desinare ed erano davanti al camino spento. Stavano parlando intima- mente fra loro, perciò non ho voluto di- sturbarli e son saltata sulla tavola
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quei capi scarichi degli ari- stocratici, se il quarto giorno che dettavano legge sulla nave non avessero scoperto la terra e una grande città sulla
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C'era una volta una povera bambina, che camminava nell'inverno sulla neve con i piedi nudi, e nell'estate sulla terra aridissima e infocata. Questa
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ricevere una funesta notizia. - Parla. Hamid non ha bisogno di prepararsi. Nulla, di quel che avviene sulla terra, può scuoterlo. Che la volontà di
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vide il fratello. Chinatosi sulla sponda cercò di scandagliare il fondo, temendo che fosse caduto nell'acqua. Sole era infatti disteso sulla sabbia
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, ritraversò corridoi, scese scale, uscì fuori sulla piazza e si mise ad aspettare il passaggio del Re, che in quel giorno ap- punto doveva partire per la
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