Le Fate d'Oro
saputo che la sua mamma, an- data la mattina in città per vendere uova e polli, era stata investita da un carro, e, ferita, era stata portata all'ospedale
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fino in cima, le api, industriose, incominciavano a costruirne altre per deporvi il miele, che succhiavano dai fiori dei campi e dei boschi. Ma un bel
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voce per non spaventarla, e involontariamente ammirava con compiacenza i grossi artigli e il becco adunco di quella dominatrice dell'aria. Mentre la
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olio per empire la lucerna; e lui se ne stava al buio, in cucina, a sedere, e fan- tasticava. - Chissà se quando sarò vecchio que- sto figliuolo che
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l'im- boccatura della buia caverna, e giù a pre- cipizio per gli scogli. Essi giunsero a casa pieni di spavento. La barca del babbo tor- nava appunto in
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, piangeva lacrime di sangue. Il Re emanò un altro bando. - Comando e voglio che chiunque conosca un rimedio per far sparire il se- gno rosso dal collo
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, gli lasciava fare tanti capricci quante sono le ore del giorno. E per la reggia non si ve- devano altro che bestie che scappavano e paggi che
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: « Ognuno può imparare se vuole, ma nes- suna può esser bella come me.» Un giorno seduta nel giardino intrec- ciava una ghirlanda di margherite per
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C'era una volta un bimbo per nome Fiorino. Questo bimbo non avendo nè bab- bo nè mamma, nè alcun parente, fu adot- tato da una strega cattivissima
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La Regina di cuori era una potentis- sima sovrana, e alla sua Corte, per farle omaggio, stavano il Re e la Regina di pic- che, il Re e la Reggina di
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parti, poi si fermò sull'orlo del piatto, prese in bocca la frittatina e volò via. La vecchina rimase brutta, più brutta del solito, e per quel giorno
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viaggiatori che erano costretti a fermarsi in quel punto per abbeverare i cammelli. - Oh! - esclamava - se potessi an- dare alla Mecca, avrebbero termine i
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la rupe, si sprofondò nel lago, e il castello sparve come per incanto. Insomma, di tutte le sue praterie, del suo bestiame, dei suoi boschi, del suo
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misero in groppa, e il Bue Rosso andò via. Ma appena fu giunto in un bosco folto, ma aiutatemi a dir folto, fece un salto, e la vecchia cascò per terra
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C’era una volta un mercante ricco per venti, ma avaro, aiutatemi a dire avaro per cento. Questo mercante aveva moglie e tre bambine piccine
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C'era una volta, in una città di que- sto mondo, una ragazza bella come il sole. Questa ragazza, per nome Rosalba, aveva un'infermità fin dalla
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grandissimi pos- sessi. Ma il Conte e la Contessa sua mo- glie spendevano tanto per i poveri e fa- cevano per Capo d'anno tanti utili regali a tutti i
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guardi se uno si accostava per coglierne una ciocca, i fiori diventavano spine lun- ghe lunghe, le foglie si convertivano in ortica, e gli steli
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il mezzo di vedere con un oc- chio, perché sarebbe stato tagliato un buco nel sacco al posto di un occhio; l'altro giorno un buco per un orecchio; poi
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bimbo faceva lo stesso. Un giorno Fragolina era curva per terra, e con le manine piccine piccine coglieva e coglieva fragole per empire il panierino
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- partivano, carichi, per lontane terre. La gente lo inchinava come un monarca, i suoi sottoposti baciavano la polvere che egli calpestava, e perfino
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, biondo e sorridente, che fu chia- mato il principe Sole. Il Re non vedeva lume che per gli occhi di questo bambino, e disse alla Regina che gli
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, dicendole: - Questo lo serberò per darti la dote. - Sgricciolina non capiva neppure quel che il nonno volesse dire, e cresceva a vi- sta d'occhio, bella e
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