Le Fate d'Oro
tavola ne occupava il centro, e su quella tavola erano preparati cibi squi- siti. Bernardo sentì lo stomaco che gli ram- mentava di non avere mangiato
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avvenire più bello e più lieto. - Un vecchio pio era così immerso nella sua preghiera che il dolce vento estivo, che penetrava dalla finestra e ne
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, e tu ne porti a casa un ramoscello verde. - Dove fiorisce? - In molti luoghi, ma specialmente vicino alla miseria. - L'aquila spiccò il volo e sparì
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olio per empire la lucerna; e lui se ne stava al buio, in cucina, a sedere, e fan- tasticava. - Chissà se quando sarò vecchio que- sto figliuolo che
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sorella alla conchiglia; Or chi ignora le mie pene Prigioniera mi trattiene; Non più fender posso l'onda, Nè cantare sulla sponda, Con la rete fui
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l'ancora e voglio avere dietro a me un codazzo di navi potenti, come non ne ebbe mai altro sovrano sulla terra! - L'ammiraglio non si mosse, e Serpo- lino
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C'era una volta una bambina, che non aveva nè fratelli nè sorelle, nè babbo nè mamma. Stava con una nonna vecchia vec- chia, che non faceva altro che
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C'era una volta un bimbo per nome Fiorino. Questo bimbo non avendo nè bab- bo nè mamma, nè alcun parente, fu adot- tato da una strega cattivissima
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. - Miagola pure; se tu fossi un ra- gazzo, per farti stare zitto, te ne darei un pezzettino; ma sei un gatto! Discorri se ti riesce! - Il Fante, con
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come sfamarsi, prese alcuni rosicchi di pane, li mise ad ammollare e ne fece una pappina con l'olio. Ma quando stava per mettersi in bocca la prima
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cuore pieno di speranza. Ma la sua qualità di Hadji non gli dava nè vesti nè pane. Per questo egli andava vagando tutto afflitto, quando sentì un uomo
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mattina dopo, essa non pensava già più a quel che aveva detto la sera prima; se ne dicon tante delle cose senza riflettere! allorchè sentì mugghiare
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struggeva come una candela a veder patire le sue tre bam- bine, e un giorno si mise a letto e non ne uscì più, altro che per andare sottoterra. Prima
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non si acquista nè col de- naro, nè spargendo il sangue altrui, sia pure quello delle belve; il bene sboccia soltanto dai suoi stessi semi: dai semi
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solito pezzo di gesso ne se- gnò dozzine e dozzine. - Bene, signore; ve li manderò dopo che sarete partito. - Che cosa c'è in questi sacchetti
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guerra e la miseria regnavano dunque nei suoi Stati. Il Re discese la collina mestamente. Che cosa se ne faceva della vita, ora che gli mancava tutto
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, mentre l'ammiraglio, i quattro sapienti e il maestro se ne sta- vano tranquillamente a prendere il fresco in coperta, sei aristocratici, muniti ciascuno
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curvi sotto il fastello, cantando sempre; e al tempo delle fragole la bimba ne por- tava ogni giorno un panierino alla nonna; al tempo dei funghi il
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stanza, e la notte stessa ordinò ai suoi schiavi che ne murassero ogni uscita. Essi ubbidirono ai suoi comandi, e in poche ore la stanza era murata. La
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più al prin- cipe Celeste, che era saggio e buono, e al principe Duolo, che cresceva gentile e de- licato. La Regina, che ne era gelosa morta per
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sbalordire per la Principessa. Non c'erano perle abbastanza grosse per farle il vezzo, brillanti abbastanza belli per comporle la corona, nè stoffe
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