Le Fate d'Oro
le regioni della terra, io ti prometto una felicità non mai interrotta, una gioia senza pari. Il mio popolo ti ac- clamerà suo liberatore; io ti darò
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guardassero con compassione. Le api volavano, smarrite, lamentan- dosi; esse credevano che la Regina fosse già morta e dicevano: - Ma come è mai povera questa
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mezzo di farti amare! - Il Conte, giallo ancora di rabbia, si avvicinò all'uccello. - Nessuno mi vide mai soffrire, - mormorò fra i denti. - Ho raccolto
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sulla te- sta aveva tre stelle. Il Manovale, che non aveva mai visto una bellezza simile, rimase abbagliato, e, da seduto che era, si trovò in ginocchio
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scosse e Nennella mandò un grido. - Perchè siamo cresciuti? Perchè non siamo più bambini? - Come mai, mamma, siamo così cambiati? Eppure siamo stati
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andarono, guardarono il segno rosso, e non seppero che dire. Ave- vano vedute molte cose, ma un segno rosso a quel modo non l'avevano mai veduto. Il Re era
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l'ancora e voglio avere dietro a me un codazzo di navi potenti, come non ne ebbe mai altro sovrano sulla terra! - L'ammiraglio non si mosse, e Serpo- lino
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lunghi e pelosi. Un giorno passò un vecchio sudicio quanto mai, col viso tutto coperto di cro- ste e le mani sanguinolenti, e le chiese di riposarsi
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felice e contenta con la sua mamma, e non ebbe mai bisogno di ficcar lo spillo d'oro in terra per chia- mare la vecchina. E il moscone dalle ali d'oro
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il tetto della Casina del Toro e si diresse verso quella. Non c'era mai entrato quando era ricco; ma ora che non aveva più nulla, quella casina gli
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scòrse la don- nina, piccina piccina, che cardava senza fermarsi mai, la chiese alla Principessa, e le offrì in cambio di scegliere qualche cosa nel
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banchetto nuziale, e possiamo fare la strada insieme. - Il mercante s'incamminò, e per la strada seppe che la sposa era una povera ragazza, ma tanto mai
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dal desiderio di accompa- gnarla in quella trionfale escursione.... ma era troppo timido e quasi dubitava che la meritata ricompensa non potesse mai
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che il Conte era povero; ma vorrei che tu vedessi coi tuoi occhi quanto è mai povero. Quando sono arrivata, lui e la moglie avevano appunto terminato
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splendeva sempre sui suoi Stati; aveva tanti sudditi, che nessuno era mai riuscito a contarli, ed era più ricco di tutti i sovrani della terra. Il suo
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felici; i piccoli aristocratici, invece, si ar- rabbiavano quanto mai. Non potevano soffrire di navigare, vo- levano approdare in qualche luogo, e
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finivano mai: c'era quella del trono, quella del consiglio, quella delle guardie. Fragolina credeva di sognare. Alla fine c'era una camera con un letto dalle
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un posticino in tutte le case e ho visitato spesso la tua. - Tu non hai mai varcato la soglia della mia dimora; non ti conosco. - Tua moglie non è
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messe in te- sta, e dopo qualche tempo rinnovò al Re la domanda. - Mai! - le disse il Re. Nonostante, dopo un certo tempo essa tornò alla carica e non si
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