Le Fate d'Oro
ragazzo camminava sempre, senza sgomentarsi della bufera; ma una spossa- tezza immensa lo vinceva, e il sudore co- privagli la fronte. Egli si sarebbe
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fino in cima, le api, industriose, incominciavano a costruirne altre per deporvi il miele, che succhiavano dai fiori dei campi e dei boschi. Ma un bel
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suoi feudi e le sue immense ric- chezze, ma nessuno lo amava, neppure la moglie, che aveva scelta fra le fanciulle più nobili e belle del regno
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C'era una volta un Manovale povero, ma povero, che aveva tre figliuoli. La notte che gli nacque il maggiore, in casa non c'era neppure un pochino di
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. - Chi sa quel che ci sarà dentro, - disse Nennella al fratello. - Bussiamo, - rispose Felice; ma non poteva arrivare al battente. Allora pensò di alzare
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occhio di sole. Non desiderava altro che una cosa a questo mondo: avere un figlio maschio; e la Regina gli fece un figlio maschio. Ma il Re appena lo
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C'era una volta un Re che aveva un figliuolo, tanto ma tanto capriccioso. Siccome il padre suo aveva un gran regno e non aveva altro erede che lui
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: « Ognuno può imparare se vuole, ma nes- suna può esser bella come me.» Un giorno seduta nel giardino intrec- ciava una ghirlanda di margherite per
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semi sulle loro ali, ma nel traversare lo spazio, li hanno perduti. Tu dovresti provvedermi una pianta di edelweiss. - Ma come farò, Sacra Maestà, a
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. - Miagola pure; se tu fossi un ra- gazzo, per farti stare zitto, te ne darei un pezzettino; ma sei un gatto! Discorri se ti riesce! - Il Fante, con
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C'era una volta una vecchina piccina, ma piccina, che stava sulla vetta di un monte alto, ma alto. Questa vecchina non aveva che una gallina piccina
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potersi unire ad una carovana.... e come fare? Era titubante; ma essendogli venuto fatto di bere una sorsata d'acqua, si sentì su- bito nell'anima
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C'era una volta, in Iscozia, un Conte, che da ricco era diventato povero, ma po- vero. Aveva un tempo belle praterie dove pascolava numeroso bestiame
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fosse al mondo. Non soltanto il padre e la madre anda- vano orgogliosi di lei, ma anche tutti i sud- diti, grandi e piccini, del loro vasto reame. Una
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C’era una volta un mercante ricco per venti, ma avaro, aiutatemi a dire avaro per cento. Questo mercante aveva moglie e tre bambine piccine
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, - disse ser Or- lando, uno dei tre cavalieri - e se real- mente è bella quanto dite, metteremo a sovvallo il mondo, ma la guariremo. - Fatecela vedere
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Molti, ma molti anni fa, c'era, in un paese di questo mondo, un signore, che aveva ereditato dai suoi antenati il titolo di conte, un bel castello e
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coperta di capri- foglio. Estate e inverno, col solleone e con la neve, quel caprifoglio era in fiore e pro- fumava tutta la valle intorno. Ma Dio
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Molti, ma molti anni fa, salpò un giorno l'àncora la nave dell'ammiraglio del Reame di Bengodi. Quella nave aveva a bordo, ol- tre all'ammiraglio in
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bimba non aveva altri al mondo che un fratellino scalzo e stracciato come lei, e una nonna vecchia, ma aiutatemi a dire vecchia. Gli anni e i malanni
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moglie. Quelle perdite avevano straziato il cuore di Hamid, ma nessuno aveva veduto il suo volto atteggiato a dolore, nessuno lo aveva veduto mancare
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C'era una volta un Re vecchio vec- chio, che aveva avuto due mogli. La pri- ma gli aveva lasciato due figli: il mag- giore di questi era tanto buono
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C’era una volta un mercante ricco, ma ricco. Tutti gli invidiavano le sue ricchezze, la fortuna che aveva, la bella prole. Ma le disgrazie, che sono
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