Le Fate d'Oro
saputo che la sua mamma, an- data la mattina in città per vendere uova e polli, era stata investita da un carro, e, ferita, era stata portata all'ospedale
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All'ombra di un tiglio in fiore c'era un alveare che costituiva la ricchezza di un contadino. Quando le piccole celle del favo erano colme di miele
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; quando ella lo vedeva, abbassava gli occhi, tremava, e taceva: neppure il bambino che gli era nato gli voleva bene; quando lo sentiva accostare alla culla
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C'era una volta un Manovale povero, ma povero, che aveva tre figliuoli. La notte che gli nacque il maggiore, in casa non c'era neppure un pochino di
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porta? - E la porta di cristallo si spalancò e comparve una vecchia con una lanterna in mano. La donna era vestita del colore de- gli scogli ed il
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C'era una volta un Re che non sa- peva che cosa fosse soffrire. Lui era bello, lui era amato dai suoi sudditi, lui aveva una moglie che pareva un
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piangevano per le prepotenze del Principe. Serpolino, così chiamavasi il figlio del Re, quando non era prontamente ubbidito, saltava su tutte le furie; e il
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l’elemosina. - Non c'é nulla, - rispose la bimba. La vecchia era curva dagli anni e portava sulla testa un fastello di legna. - Fammi la carità
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, calpestandoli, si ferissero. Dissidio, che era così perfida con gli uomini e con gli animali, figuriamoci quanto fosse cattiva col povero Fiorino! E
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La Regina di cuori era una potentis- sima sovrana, e alla sua Corte, per farle omaggio, stavano il Re e la Regina di pic- che, il Re e la Reggina di
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sfamava. Un giorno la frittatina era pronta, fu- mante, sulla tavola, quando entrò nella cu- cinina un moscone dalle ali dorate; ronzò da tutte le
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Non v'era al mondo ragazzo d'aspetto più povero e miserabile di Saaud; aveva la camicia strappata, un colletto di vecchio ricamo, la giacchetta a
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C'era una volta, in Iscozia, un Conte, che da ricco era diventato povero, ma po- vero. Aveva un tempo belle praterie dove pascolava numeroso bestiame
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C'era una volta un Re, che aveva tre figliuole: le due maggiori eran superbe e cattive, la minore, invece, era la più bella e buona creatura che ci
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C’era una volta un mercante ricco per venti, ma avaro, aiutatemi a dire avaro per cento. Questo mercante aveva moglie e tre bambine piccine
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nascita che tutti i medici, tutti i maghi e tutte le fattucchiere del regno, non erano riusciti a guarire; era muta. Il padre, ricchissimo mercante, che
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Molti, ma molti anni fa, c'era, in un paese di questo mondo, un signore, che aveva ereditato dai suoi antenati il titolo di conte, un bel castello e
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coperta di capri- foglio. Estate e inverno, col solleone e con la neve, quel caprifoglio era in fiore e pro- fumava tutta la valle intorno. Ma Dio
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cumu- lava le funzioni di cuoca e di ciurma. L'ammiraglio era seduto a poppa e fa- ceva dondolare nell'acqua i lunghi tram- poli, mentre la nave
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avevano tanto incurvata la donna, che era diventata più piccina di Fragolina, più piccina di Mo- reccino. La vecchia chiamava così quelle due
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un giorno al bazar. Quando gli era morto il maschio pri- mogenito, uno schiavo, vedendo il padrone traversare il cortile con il suo passo calmo
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C'era una volta un Re vecchio vec- chio, che aveva avuto due mogli. La pri- ma gli aveva lasciato due figli: il mag- giore di questi era tanto buono
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C’era una volta un mercante ricco, ma ricco. Tutti gli invidiavano le sue ricchezze, la fortuna che aveva, la bella prole. Ma le disgrazie, che sono
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