Le Fate d'Oro
vette all'urto del vento, la polvere si sollevava in nuvoli altissimi, il lampo solcava i neri nuvoloni e il nostro ragazzo camminava sempre. Aveva
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dolce sogno, e guardò in- torno a sè spaventata, per vedere chi le aveva rivolta quella domanda. Non vedendo nessuno, credè di aver sognato e a voce alta
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C'era una volta un Conte, che aveva un bellissimo castello. Egli incuteva terrore a tutti. Ognuno gl'invidiava il suo valore in guerra, i nu- merosi
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C'era una volta un Manovale povero, ma povero, che aveva tre figliuoli. La notte che gli nacque il maggiore, in casa non c'era neppure un pochino di
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porto in quel momento e la mamma aveva preparato una buona ce- netta. I bimbi, ancora spaventati, narra- rono della porta di cristallo. - Bambini
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C'era una volta un Re che non sa- peva che cosa fosse soffrire. Lui era bello, lui era amato dai suoi sudditi, lui aveva una moglie che pareva un
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C'era una volta un Re che aveva un figliuolo, tanto ma tanto capriccioso. Siccome il padre suo aveva un gran regno e non aveva altro erede che lui
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C'era una volta una bambina, che non aveva nè fratelli nè sorelle, nè babbo nè mamma. Stava con una nonna vecchia vec- chia, che non faceva altro che
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. Ma in quel momento una volpe, che aveva seguito Fiorino, si avventò alle gam- be della vecchia e la morse; poi andò ad accucciarsi ai piedi del bimbo
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torte deve portarlo, vivo o morto, al Re di cuori; se no, pena la testa. - La gente non aveva veduto nessuno, e domandava conto, sbigottita
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C'era una volta una vecchina piccina, ma piccina, che stava sulla vetta di un monte alto, ma alto. Questa vecchina non aveva che una gallina piccina
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Non v'era al mondo ragazzo d'aspetto più povero e miserabile di Saaud; aveva la camicia strappata, un colletto di vecchio ricamo, la giacchetta a
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C'era una volta, in Iscozia, un Conte, che da ricco era diventato povero, ma po- vero. Aveva un tempo belle praterie dove pascolava numeroso bestiame
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C'era una volta un Re, che aveva tre figliuole: le due maggiori eran superbe e cattive, la minore, invece, era la più bella e buona creatura che ci
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C’era una volta un mercante ricco per venti, ma avaro, aiutatemi a dire avaro per cento. Questo mercante aveva moglie e tre bambine piccine
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C'era una volta, in una città di que- sto mondo, una ragazza bella come il sole. Questa ragazza, per nome Rosalba, aveva un'infermità fin dalla
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Molti, ma molti anni fa, c'era, in un paese di questo mondo, un signore, che aveva ereditato dai suoi antenati il titolo di conte, un bel castello e
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C'era una volta una vecchina, piccina piccina, stentata stentata, che reggeva l'a- nima coi denti. Quella vecchina aveva una casina da bambole tutta
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Molti, ma molti anni fa, salpò un giorno l'àncora la nave dell'ammiraglio del Reame di Bengodi. Quella nave aveva a bordo, ol- tre all'ammiraglio in
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bimba non aveva altri al mondo che un fratellino scalzo e stracciato come lei, e una nonna vecchia, ma aiutatemi a dire vecchia. Gli anni e i malanni
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moglie. Quelle perdite avevano straziato il cuore di Hamid, ma nessuno aveva veduto il suo volto atteggiato a dolore, nessuno lo aveva veduto mancare
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C'era una volta un Re vecchio vec- chio, che aveva avuto due mogli. La pri- ma gli aveva lasciato due figli: il mag- giore di questi era tanto buono
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C’era una volta un mercante ricco, ma ricco. Tutti gli invidiavano le sue ricchezze, la fortuna che aveva, la bella prole. Ma le disgrazie, che sono
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